LO STATO CHE PRENDE, LO STATO CHE DÀ

Dania: – Non hanno ancora deciso quale sarà il mio ruolo e quindi non sanno cosa farmi fare. Ieri, ad esempio, per familiarizzarmi con l’ambiente, mi hanno chiesto di aprire, con calma, gli armadietti della cancelleria per memorizzarne il contenuto! Per un’ora!!

Dadevoti: – Allora non c’è da preoccuparsi. Stai, semplicemente, facendo il servizio militare!

15 commenti su “LO STATO CHE PRENDE, LO STATO CHE DÀ”

  1. due domande:

    – capa inteso come frutto di mare?? (capa lunga o capa tonda)

    – cos’é ‘sto foglio di essel, carta da forno per cucinare le cape gratinate??

  2. Beh, hai una capa!

    Questo puo’ significare (per esperienza personale) che:

    1. la capa ti si vuole fare – vita d’inferno

    2. la capa non ti si vuole fare – vita d’inferno

    3. la capa e’ convinta che te la vuoi fare – vita d’inferno

    4. la capa e’ convinta che non te la vuoi fare – vita d’inferno

    5. la capa e’ lesbica – l’ufficio funziona perfettamente, e regna una atmosfera molto rilassata

  3. Beh, io ieri ho dovuto spiegare al responsabile dei sistemi informativi di una ditta di oltre 200 dipendenti come riconoscere i programmi in esecuzione in Windows (hai presente quei graziosi pulsantini presenti in basso, nel monitor, a fianco di un pulsante con scritto “Start”?)…

    … al RESPONSABILE DEI SISTEMI INFORMATIVI!!!!!!!

    Biondo

  4. Il mondo è in mano agli stolti!!

    AHHHHHHHHHHHHHH

    Dania

    P.s. la mia capa è una gentile signora di quasi sessant’anni.

  5. I biscotti, ahimé, posso cucinarli soltanto nel fine settimana, ormai :(

    Ma lo sapevate che un lavoratore dipendente deve andare in ufficio proprio tutti i giorni?? Ma proprio tutti!!!

    Lo trovo disumano!

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