DILEMMA PENSIONI

Considerato il welfare ridotto e l’incidenza del sistema pensionistico sulla spesa pubblica e preso atto dell’innalzamento dell’aspettativa di vita, per cui un lavoratore che va in pensione con 35 anni di lavoro può viverne altri 25, solo in parte coperti da versamenti di contributi mentre il resto gravante sulla collettività, cosa proponi per dare fiato ai conti pubblici?

A. La soppressione obbligatoria dell’ex lavoratore una volta compiuti i 75 anni.
B. La condanna del giovane precario alla devoluzione dei suoi ridicoli contributi in gestione separata all’anziano pensionato.
C. La ghigliottina per ogni pensionato scoperto a svolgere un lavoro retribuito.
D. La guerra civile.
E. La creazione di un servizio obbligatorio di badanti italiane e laureate a spese del pensionato.
F. L’esilio in Libano di tutti gli italiani che abbiano superato i 60 anni d’età.

43 commenti su “DILEMMA PENSIONI”

  1. La Effe che non se ne può più di vedere sti ottuagenari che masticano rabbia e leggono Libero con le pensioni d’oro che gli paghiamo!

    E poi a natale vado a trovare i miei in Libano che mi tengono da parte quello buono.

  2. io sceglierei la F….comprendendo fra gli ultrasessantenni politici compresi, ed anzi, sarò piu preciso….in Libano….possibilmente a “tiro “….non fuori “tiro”

    roger

  3. Risposta seria: il problema e’ che l’attuale legge pensionistica ricalca poco e niente sia la societa’ italiana che il mondo del lavoro.

    La cosa ancora piu’ oscena, sono le proposte di modifica fatte dal governo: anni luce distanti dalla realta’, sembrano il parto di uno che e’ stato svegliato di soprassalto nel cuore della notte e abbiano costretto a mettersi alla scrivania a scrivere…

    Attendiamo fiduciosi che facciano una cazzata pure su questo argomento.

  4. mrZzz, meglio che dormi di meno e ti informi, invece di sparare cazzate: le “proposte di modifica” del governo non esistono ancora, se non nell’immaginazione di alcuni giornali.

  5. Io sono un comunista di m…. e propongo la soluzione “G” : pagare tutti quanti le imposte e le tasse. Come? Semplice , copiando per una volta gli odiati States : tutte le nostre spese contribuiscono a formare il reddito quindi possono essere portate percentualmente in deduzione ( un po’ come le spese mediche ). Vedi che poi la fatturina dal professionista la pretendi…e che lo sontrino al negozio te lo fanno…ecc ecc ecc..

    SArei proprio curioso di vedere le reazioni.

  6. Io sono una comunista di merda ma anche una lavoratrice precaria. Mi obbligano a versare parte del mio compenso (dal mio netto) alla gestione separata dell’Inps in qualità di contributo previdenziale che comunque non potrò riscattare e che paga le pensioni a 60enni, molti dei quali continuo a veder lavoricchiare come consulenti o semplicemente come disonesti in nero.

    Mi pare che nessuno abbia ancora fatto presente il problema tra i nuvi governanti (molti ex comunisti e TUTTI oltre i 60 anni!).

    Poi, va da sè, che pagare le tasse sia un dovere, ma la popolazione in Italia è vecchia e i giovani non possono sostenere la maggior parte della spesa previdenziale.

  7. Anche io l’altro giorno ho postato sulla cosa. C’è poco da fare, è un dramma: vedo il tiggì e sembra che piglino per il culo proprio me, dovrei lavorare fino a 105 anni per avere il 30% dello stipendio. Fessi e contenti (corrudos e appaliaos, si dice da noi).

    Direi la C, la ghigliottina va bene, o in alternativa l’ultimo di Biagio Antonacci.

  8. Secondo me un sistema pubblico previdenziale e’ imprescindibile in una societa’ civile.

    Attualmente un dipendente privato versa , fra inps e inail , il 9,19% del proprio lordo. Obbiettivamente pensioni dopo 35 anni di lavoro , degli attuali importi , e’ impossibile pensarle in un futuro dove saremo tutti vecchi. Due soluzioni : 1) aprire all’immigrazione , mettere tutti in regola e “svecchiare” cosi’ la popolazione. 2) prelevare dalla fiscalita’ generale cio’ che serve mantenendo le attuali cifre.

    Quindi un bel repulisti di evasori non sarebbe un male , come un’apertura all’immigrazione onesta e lavoratrice.

    Probabilmente sono un sognatore…

  9. La soluzione che propongo è la A. Sono sempre stato per l’eutanasia obbligatoria. Aggiungerei la soppressione di vip, calciatori, burosauri, banchieri, politicanti, giornalisti, opinionisti e altri parassiti.

    Un saluto

  10. PC1969: sei spassosissimo.

    NOn ti rendi conto che, senza andare a scomodare gli extracomunicari, noi giovani non siamo in regola.

    Un co.pro è tassato previdenzialmente al 14 % (9% trattenuti dal lordo e il resto che devi versare tu…te lo danno e te lo tolgono) e non abbiamo diritto a nulla: nè alla malattia (se non vai a alvoro perchè malato, non ti pagano la giornata e devi pure recuperarla) nè alle ferie.

    Inoltre, la gestione separata dell’inps è una colossale bufala perchè per poter recuperare i contributi versati, dovresti lavorare il triplo di un lavoratore normale.

    Ergo: noi precari aiutiamo i pensionato e, come tu confermi, non abbiamo neanche la solidarietà del resto dei lavoratori (come invece i pensionati) perchè nessuno si è mai preso la briga di capire come – comunisti e destristi – ce l’hanno messa in culo!

  11. Bhè D.

    Oppure, potremmo fare un altra opzione:

    ogni anno vengono sorteggiato tot over 75…..tipo un quarto nei “nuovi”, i quali vengono mandati in africa x un ricambio/scambio culturale; chiaramente perdento dirito a ogni sorta di pensione!

  12. Dania ,

    il bello ( o il brutto , boh! ) del blog e’ che non ci si puo’ guardare in faccia mentre si dialoga e quindi si rischia di essere fraintesi. Ti do’ ragione al 100% , i co.co.pro. fanno cagare , sono contratti di lavoro DIPENDENTE mascherato. Faccio parte del sindacato (SLC-CGIL) ed i rospi che ho dovuto ingoiare in questi anni li conosco solo io. Anche ora , ti garantisco.

    Che io sappia , del 14% delle tue trattenute solo una minima parte va all’inps e all’inail. Tutto il resto e’ un acconto irpef che dovrai conguagliare con il 730 ( auguri ).

    Comunque in questi giorni fioccano le cause all’ispettorato del lavoro di lavoratori co.co.pro. che richiedono il passaggio a tempo indeterminato ed il pagamento degli arretrati , fori della vicenda call center. E’ sufficente dimostrare di avere un’orario , un “capo” , una postazione di lavoro regolarmente occupata e di svolgere una mansione gia’ preesistente in azienda.

    La mia di prima e’ una possibilita’ per migliorare le cose e stare tutti un po’ meglio, sicuramente non in contrasto con la tua giusta incazzatura in materia.

  13. è tutto sbagliato, è tutto da rifare. le cose vanno viste al contrario. questo sistema non puo’ reggerere. i numeri parlano chiaro.

    bisogna fare un sistema di pensione al contrario.

    dai diciotto ai trenta viene data la pensione uguale a tutti, per non fare un cazzo, per drogarti, per andare a figa, per studiare, per viaggiare, per farci quello che vuoi. poi a trenta ti metti a lavorare fino a quando non schiatti.

    basta con i vecchietti al parchetto, mandiamoci i giovani. e i vecchi in ufficio e in fabbrica.

    in questo modo è fisso il numero di anni pensionabili (12) e invece tenderanno ad aumentare quelli di lavoro, in sintonia con l’aspettativa di vita più lunga.

    pensione subito per tutti e lavoro dopo. ecco il mio slogan.

  14. Sono d’accordo con dudcheque! Purtroppo sia io che lui non potremmo più usufruire dei benefici della riforma, avendo passato da poche settimane i 30…

    Ma qui viene incontro l’aumento della prospettiva di vita: campando oltre gli 80 (di media), si può prolungare il periodo di pensione fino ai 45!

    Biondo

  15. Io voto C, però ci sarebbe un problema, molti pensionati sono costretti al lavoro dopo il pensionamento, causa per la pensione ridotta e misera, mentre altri lo fanno perchè non sanno che altro fare perchè a dir loro si annoiano in casa o il passeggiare per le vie e monotono.

    Il problema pensione è un bel problemino, in ogni caso sono del parere pensione dopo 30anni di lavoro ( calcolando però le varie categorie, tra lavori pesanti e quelli più soft ) insoma, una pensione adeguata per poter vivere dignitosamente…e dopo? nulla lavoro, ne in bianco o nero…o incentivato, o altro, ma il lavoro ai giovani, subito appena si ha l’opportunità di un inserimento nel mondo del lavoro.

    Mi astengo nel dire chi manderei in esilio.

    Daniele

  16. Più seriamente, ho fatto due conti:

    Pensando ad un valore normalizzato di reddito mensile pari a 1.000 €, e ne metto da parte 500 (tra contributi del datore di lavoro e del lavoratore), lavorando 35 anni e volendo avere lo stesso reddito avrei accumulato 17 anni e mezzo di retribuzione. Se andassi in pensione a 60 anni ne mancherebbero (mediamente) quasi 6.

    E’ chiaro che il sistema non regge.

    Quindi si sta mettendo in piedi una guerra di generazioni: i giovani sono costretti a pagare per una pensione che non riceveranno.

    Discorso a parte per i lavoratori precari: oltre al lavoro precario non hanno neanche le tutele e gli accumuli previdenziali, e tutto per arricchire i datori di lavoro che, poi, evadono anche le tasse, o si possono permettere i SUV immatricolati autocarro.

    Da un governo che si dichiara di sinistra, mi aspetterei, più che l’indulto, provvedimenti di maggiore equità sociale.

    E io parlo da una posizione, per così dire, “privilegiata”.

    Biondo

  17. Legalizzare le case chiuse. Prostituzione fatturabile con iva al 30% deducibile anche dal privato (cosi’ e’ un anticipo che poi viene restituito).

    Casa del buco, dove compri eroina e ti devi fare li’ dentro, produttore pubblico e tassa al 30%. E zak abbiamo anche eliminato un bel rientro mafioso.

    SUV e auto a superconsumo: tassa mensile di mille euro NON deducibile ne’ da imprese ne’ da privati.

    Ci penso io, al debito pubblico. Datemi il potere.

  18. concordo con il punto 2 del #12, se la società invecchia diventa un problema generale e non più solo previdenziale, perciò ci pensi la fiscalità generale magari attingendo a certi megastipendi, megarendite e megasommersi.

    Il precariato è una merda ed è il vero e unico nemico della famiglia: un olocausto che impedisce alle coppie di sposarsi e far figli perciò non capisco perchè la chiesa non scomunichi chi tiene i propri lavoratori a bagnomaria anzichè cazzeggiare sui Pacs se veramente vuole he sforniamo marmocchi (naturalmente il precariato è una merda anche per chi è single)

    hannibal

  19. pbeneforti: faresti bene ad imparare un po’ di educazione e mostrare un po’ di classe.

    Ho parlato di proposte, avrei dovuto forse specificare di “componenti del governo” o di “esponenti della maggioranza”.

    Quanto al mio aggiornamento, se ti basta la rassegna stampa della CGIL… Mon sai chi sia io ne’ cosa legga. La prossima volta pensaci bene prima di fare il bulletto (non a casa tua tra l’altro).

    Mi scuso con la proprietaria del BLOG per lo sfogo.

  20. Sono comunista, ma non DI merda. Direi NELLA merda, piuttosto.

    Dopo tutti gli interventi governativi, da Dini in avanti, la situazione è stata progressivamente incasinata e distrutta. Da ultimo, il compagno di merende del Nano e del Bossi – ti prego, Dania: tieni la tua splendida Cenerentola e lascia perdere i nani, ché per toglierci dalle palle l’ottavo, Silviolo, ci sono voluti 5 anni e abbiamo dovuto ciucciarci quel brav’uomo di Prodi – quel trevolte pirla di Tramonti (cognome pregno di significato evocativo, neh?) ha distrutto quel poco di buono che ancora c’era, al grido di «manteniamo il lavoro ai vecchi, per inchiappettare meglio i giovani».

    Adesso, noi comunisti vorremmo uscire DALLA merda, e portarci appresso tutta ‘sta povera Italia, che, per la ricostruzione dopo gli ultimi saccheggi della Razza Padrona, avrà bisogno di un po’ di tempo. E anche di una seria riforma fiscale e sociale (che vada a cagare Maroni e il suo welfare!).

  21. sfoghi a parte il problema è serio e le fazioni in campo non sono comunisti merdacei contro fasci plutocrati, ma giovani sfigati contro vecchi rincogioniti arroccati sui loro privilegi.Tagli e taglioni hanno cercato di dare equilibrio a un sistema che ormai non sta più in piedi, bisogna che i giovani si organizzino in una fazione politica con un obiettivo: togliere alla vecchia guardia parte delle ricchezze accumulate e dei posti di lavoropotere più ad alto livello per riorganizzare una società e un futuro decente e a misura di sbarbatello. Anche perchè se aspettiamo che crepino i baby boomers per raccogliere eredità facciamo a tempo a crepare di fame

    hannibal

  22. >Ho parlato di proposte, avrei dovuto forse specificare di “componenti del governo” o di “esponenti della maggioranza”.

    bastava evitare di dire “proposte del governo”, dato che questa è un’oggettiva cazzata.

    il sonno fa brutti scherzi. infçrmati, gioia.

  23. articolerei meglio la F… con una contro-immigrazione o emigrazione…

    Zattere di pensionati bergamaschi in libia, varesotti in tunisia ecc.

  24. … l’argomento è interessante, la sede non è adatta…

    . grazie comunque a dania che non

    ci fa notare come talvolta le ns.

    uscite siano superficiali e, almeno in

    alcuni casi, demagogiche…

    poldo_ :¬]

    . io poi devo anche scusarmi per una

    “augurio” infelice circa il suo

    introvabile lavoro… lo faccio qui ed ora…

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