What a wonderful world

Cenerentola, brava ragazza, ci insegnava che i sogni son desideri.

Io preferisco, di gran lunga, ricevere in regalo le scarpine piuttosto che perderle.

Ringrazio di cuore il galante e sconosciuto principe azzurro che ha realizzato un mio piccolo desiderio e mi ha strappato un sorriso.

Di seguito, nell’ordine: particolare di scatola con preziose scarpe; particolare di Dania con preziose scarpe.

scarpe Kurt Geiger, linea Carvela

Dania con il prezioso regalo

Le bellissime décolletté faranno compagnia, nell’armadio, agli stivali avuti in dono mesi fa.

Foto di pro-fumo.

Il mio testamento biologico

Nel pieno possesso della mia forma fisica, sebbene troppo spesso logorata dall’ipocondria, vivo con l’idea che il tempo che ho a disposizione sia pari all’eternità.
Anche nei brevi attimi in cui mi concedo il tormentato piacere di immaginare una mia precoce dipartita, spettacolare e artistica, evito completamente la riflessione sul dolore e mi figuro una veloce uscita di scena, che lasci improvvisamente gli altri, sbigottiti, a gestire il mio vuoto.

Sono così profondamente attaccata alla vita che ho bisogno di partecipare, con corpo, mente, idee, passioni, rabbia, ironia, riso, pianto, voce ad ogni suo momento.
Ho sempre più bisogno di condividere quello che vivo, di renderne partecipi gli altri attori, di rifletterci sopra, di scriverne, di riprovare a vivere quello che ho amato o quello che avrei voluto fosse diverso.

Sono l’insieme del mio fisico, del mio spirito, delle mie pulsioni, delle mie azioni, delle mie emozioni, delle idee, dell’istinto, della mia cultura, della mia voce, dei miei sguardi, dei miei malanni, dei miei orgasmi.
Dover rinunciare a qualche parte di me significherebbe non vivere più la mia vita.

Nell’infinita fortuna dell’essere completamente cosciente e autosufficiente, con un corpo funzionante, nonostante i suoi piccoli difetti, non posso immaginare di non essere.

Per questo motivo, approfitto adesso della mia profonda lucidità e della mia salute per lasciare a voi il mio testamento biologico, nella speranza che, qualsiasi cosa accada, anche la scelta più difficile possa essere fatta, da chi di dovere, coerentemente con la mia esistenza.

Tenetemi con voi, anche con un corpo non funzionante, purché io possa comunicare, ridere, piangere, capire e farmi capire, scrivere, leggere, imparare cose nuove.
Lasciatemi, invece, andare se dovessi smettere di respirare, mangiare, bere, parlare, scrivere, comunicare, reagire, amare la vita.
Non trattenetemi se dovessi diventare un vegetale, se le macchine vivessero per me, se il mio corpo fosse solo il contenitore di una utile, ma spesso ottusa, tecnologia.

Lascio a voi l’incombenza e l’onere di raccontare, a chi chiederà spiegazioni, perché non voglio essere una pianta, alimentata e idratata da un macchina.

Se una chiesa interverrà a condannare il mio desiderio di smettere di non vivere, ricordate loro che Dio è un essere misericordioso e ironico.

Se davvero vorrà punirmi, mi farà rinascere albero.

Con l’augurio che anche la volontà di Eluana sia rispettata.

Palinsesti

Domani sera, giovedì 10, saremo in diretta per l’ultima puntata di A letto con Dania della stagione.

Il caotico live in streaming, nato 3 mesi fa, nel momento della più creativa disoccupazione, si è rivelato un divertente esperimento per affinare la sublime arte della perdita di tempo, di cui siamo maestri.

L’appuntamento di domani, oltre all’impavida dottoressa e all’ineffabile Pro-fumo, vedrà ospite, nel letto più chiacchierato del web, la generosa Searching, longeva frequentatrice del format.

Per seguire la trasmissione, basta collegarsi, dalle 22 in poi, con casse, microfono e webcam (non è necessaria) qui.

Partecipa anche tu! Potrebbe essere l’occasione che aspettavi per poter dire: anch’io sono stato a letto con Dania!

Senza peli sulla lingua

Sabina Guzzanti, indignata, dal palco del No Cav Day, grida allo scandalo per la nomina a ministro della Carfagna: –A me non me ne frega niente della vita sessuale di Berlusconi, ma tu non puoi mettere alle Pari opportunità una che sta lì perché t’ha succhiato l’uccello. Non la puoi mettere da nessuna parte ma in particolare non la puoi mettere alle Pari opportunità, perché è uno sfregio

Non ti è sorto il dubbio, Sabina, che il Premier, nella sua infinita generosità, volesse farci capire che a tutte è data la pari opportunità di fare carriera politica elargendogli una fellatio?