Primo maggio di Passione

Avrei preferito dedicare tutto il lungo fine settimana, festa dei lavoratori compresa, alla scoperta di quale copricapo il nostro premier indossasse durante il diciottesimo compleanno della nostra futura ministrodiqualcosa.

Trascorrerò, invece, tre giorni a Matera, durante il Matercamp, provando l’ebbrezza di distruggere i tacchi a spillo tra i sassi.

Tutti coloro che parteciperanno con me al remake 2.0 della Passione di Cristo, possono provare a contattarmi al telefono (sulla vostra sinistra).

Tutti gli altri sono invitati, stasera, alle ore 22, alla seconda scandalosa puntata di A letto con Dania, sul canale ustream della dottoressa.

Non è una questione privata

“I tempi sono maturi perché la festa della liberazione diventi festa di libertà. La resistenza è un valore fondante della Costituzione ma bisogna avere rispetto per tutti i combattenti, fossero essi partigiani o repubblichini, perché questo non vuol dire essere neutrali.”
Silvio Belusconi
– Onna, 25 aprile 2009.

Tarcisio Devoti, il padre di Daniele, nel dicembre del 1945 decise di seppellire il fucile che imbracciava quando aveva liberato Udine, il 1° maggio dello stesso anno, con i suoi compagni partigiani del Battaglione Julio della Brigata Osoppo.
Era partito partigiano a 17 anni, sulle Prealpi Giulie, per fuggire ai rastrellamenti tedeschi e fascisti, sempre più feroci in tutta la zona.
Alla fine del 1945 decise di seppellire il fucile, perché quella guerra terribile era finita, perché avevano vinto, perché lui che era stato costretto a sparare per permettere a noi di essere liberi, di vivere una vita senza terrore, di crescere in un paese antifascista, non avrebbe dovuto più usare un’arma.

Ieri, dopo soli 64 anni, dopo le dichiarazioni aberranti del nostro presidente del Consiglio, ci è venuta voglia, per la prima volta, di andare a scavare, sotto il cespuglio di more, per recuperare il fucile.

Non lasciamo che la memoria della nostra storia sia cancellata. Perché, se lasciamo cambiare la storia, se lasciamo che il revisionismo renda gli ideali osceni e sbagliati simili a quelli giusti, se permettiamo al Paese di lasciarsi togliere, nel torpore anestetizzato che ci pervade, anche l’unico pezzo di riscatto che, nella storia recente, ha ottenuto con tanta fatica, avranno vinto loro, quei fascisti che Tarcisio ha combattuto, con fame e freddo, sui monti.

Il privilegio della memoria

“C’è che noi, nella storia, siamo dalla parte del riscatto, loro dall’altra. Da noi, niente va perduto, nessun gesto, nessuno sparo, pur uguale al loro, m’intendi? uguale al loro, va perduto, tutto servirà se non a liberare noi a liberare i nostri figli, a costruire un’umanità senza più rabbia, serena, in cui si possa non essere cattivi. L’altra è la parte dei gesti perduti, degli inutili furori, perduti e inutili anche se vincessero, perché non fanno storia, non servono a liberare ma a ripetere e perpetuare quel furore e quell’odio, finché dopo altri venti o cento o mille anni si tornerebbe così, noi e loro, a combattere con lo stesso odio anonimo negli occhi e pur sempre, forse senza saperlo, noi per redimercene, loro per restarne schiavi. Questo è il significato della lotta, il significato vero, totale, al di là dei vari significati ufficiali. Una spinta di riscatto umano, elementare, anonimo, da tutte le nostre umiliazioni: per l’operaio dal suo sfruttamento, per il contadino dalla sua ignoranza, per il piccolo borghese dalle sue inibizioni, per il paria dalla sua corruzione. Io credo che il nostro lavoro politico sia questo, utilizzare anche la nostra miseria umana, utilizzarla contro se stessa, per la nostra redenzione, così come i fascisti utilizzano la miseria per perpetuare la miseria, e l’uomo contro l’uomo.”

Il sentiero dei nidi di ragno, Italo Calvino.

La storia è già stata scritta. A noi il dovere di conservarne giusta memoria.

Iattura

Driin, driin.

Dania: -Pronto?
GiovaneSignorina: -Buongiorno, è l’Estetica Beauty. La chiamavamo, signora, per proporle la nostra offerta sul nuovo laser anticellulite…
Dania: -La ringrazio, ma io non ho cellulite.
GiovaneSignorina: -Può sempre approfittare della nostra prova gratuita di mezz’ora, per vedere come funziona la macchina e che benefici dà.
Dania: -Scusi, ma se non ho cellulite, come faccio a vedere i benefici del laser?

[…]

GiovaneSignorina: -Va bene, signora, la ringrazio comunque. Si ricordi, se dovesse venirle la cellulite, che la nostra offerta è valida fino alla fine di maggio.

A grande richiesta

I più illustri scienziati di fama mondiale hanno dimostrato che, dalla chiusura dello show più amato dai perditempo, l’Italia è sensibilmente peggiorata.

C’è stata la crisi finanziaria ed economica, ci sono state le polemiche sul testamento biologico, Franceschini, il Papa, il terremoto e i mille copricapo di Berlusconi.

Sentendoci in colpa per il triste declino del Paese, dopo aver rinunciato a contratti milionari con SKY, Rai e Mediaset, torniamo, stasera, alle 22 circa, con la prima puntata della nuova serie di A letto con Dania.

Per partecipare alla trasmissione, basterà collegarsi al nuovo canale di Dania, armati di spasso e ironia.
La chat vi permetterà di interagire con gli altri partecipanti e con la dottoressa e il suo sedicente assistente.

Non mancare alla nuova puntata del programma che cambierà la storia del buongusto!

Potrebbe essere l’imperdibile occasione per dire: anch’io sono stato A letto con Dania.

A letto con Dania, ogni giovedì, alle 22 circa, sul nuovo canale di Dania.

Un post chiamato EKTORP

Non è difficile realizzare post belli e proporli sul web in una fascia di prezzo alta. Per produrre post belli a prezzi bassi, invece, bisogna sviluppare metodi efficienti in termini di costo e al tempo stesso innovativi.
Questo è stato l’obiettivo del blog MALAFEMMENA® sin dalla sua nascita, nello Småland, in Svezia. Ottimizzando l’uso delle lettere e della parole prime e adattando la produzione in modo da soddisfare le esigenze e i gusti delle persone, abbiamo potuto mantenere bassi i costi e trasferire il risparmio ai nostri lettori, in linea con la filosofia Dania.

Lo staff di MALAFEMMENA® ti mette a disposizione le migliori parole:

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Crea tu il tuo post, usando le istruzioni che trovi nei libri su “come scrivere un blog”, che giacciono impolverati sugli scaffali delle migliori librerie.


SE FAI DA TE RISPARMI!

Crediamo che tutti abbiano il diritto di vivere il blog come preferiscono.
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Per tutti i possessori di DaniaFamily, in omaggio, un caffè aromatizzato all’aringa.

Liberamente ispirato a un negozietto di provincia chiamato IKEA.

Lolita in declino

Consapevole della nostra capacità di rendere un libro appetibile e di portare una sfacciata fortuna agli autori, un’amica ci ha chiesto di fare da padrini a Porno Bloc, Rotocalco morboso della Romania post post-comunista.

La dottoressa, grazie all’occhio del suo fotografo, interpreta il libro in stile post post-lolitico.

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Il libro verrà presentato a Padova, il 17 aprile, alle ore 19.00, presso la libreria EFFETTI PERSONALI.

Se anche tu vuoi fare di Dania e Pro-fumo i padrini del tuo libro, mandacene una copia (ma non sperare che uno di noi due lo legga).

Assestamenti

Ci sono parole che non so scrivere, macerie che non so ricostruire, faglie che non so chiudere, ricordi che non so raccontare, lamenti che non so ascoltare.
Ci sono scienze che non fermano le polemiche, fatalismi che non mascherano lo sdegno, solidarietà che non placano la rabbia.
Ci sono silenzi che non aiutano, grida che non si sentono, pianti che non purificano, sorrisi che non rassicurano. Ci sono famiglie che non proteggono, giustizie che non puniscono, amori che non bastano.
Ci sono retoriche che non so abbandonare, cinismi che non so abbracciare, limiti che non so superare, virtù che non so possedere.
Ci sono morti che domani non resusciteranno, ci sono nati che domani non ricorderanno.

Ci sono post che non so finire.

Auguri.

Educatemi

Nei commenti a un post di qualche mese fa, un intrepido lettore mi consigliava alcuni romanzi di un autore, Edgar Keret, all’epoca sconosciutomi.

Pur essendo sempre stata restia ad accettare consigli letterari, preferendo scegliere i libri attraverso un consolidato rituale di maratona da libreria, durante il quale mi sottopongo alla lettura di un numero indecente di quarte di copertina, fino ad arrivare alla vertigine che mi spinge a comprare i testi che più si intonano al colore del mio abito, ho seguito il suggerimento, scoprendo un autore molto piacevole.

La rivelazione di avere un pubblico così attento da essere in grado di intuire il mio gusto, non sempre condivisibile, in materia di libri mi spinge a tentare un esperimento mai realizzato prima, nel mondo aspro e duro dei blog.

Per la prima volta, una blogger, seppur di vecchia data, non vi suggerirà, recensendoli indegnamente, libri da leggere, ma chiede a voi di suggerirle dei testi che possano colpirla, emozionarla, interessarla o, semplicemente, farle passare dei gradevoli pomeriggi off line.

Segnalatemi i testi che più potrebbero piacermi, quelli che avete amato o quelli che avete odiato, ma che pensate io possa gradire. Riscrivete voi, per me, la quarta di copertina dei romanzi e dei saggi che reputate imperdibili. Salvate i librai dalla piaga della lettrice indecisa con la sindrome di Stendhal.

Educare me renderà migliori anche voi.

Il presente vale, anche, come invito a regalarmi dei libri (non necessariamente quelli che avete scritto voi).