“A causa dell’agitazione sindacale del personale della società incaricata, oggi il servizio di pulizia a bordo dei treni potrebbe non essere garantito.”
Non vedo l’ora di ascoltare le altre 364 scuse.
“A causa dell’agitazione sindacale del personale della società incaricata, oggi il servizio di pulizia a bordo dei treni potrebbe non essere garantito.”
Non vedo l’ora di ascoltare le altre 364 scuse.
Drastica scelta di Bill Gates di chiudere il suo profilo su Facebook.
L’assistente di Office aveva rifiutato la sua richiesta di amicizia.
La Svezia ha un tasso di suicidi altissimo.
In Svezia hanno inventato l’Ikea.
L’Ikea vende un divano letto chiamato BEDDINGE LÖVÅS.
Il BEDDINGE LÖVÅS è un divano letto con le doghe di legno.
Dopo pochi mesi dell’acquisto, una doga del nostro BEDDINGE LÖVÅS si è rotta.
Siamo andati all’Ikea per comprare una doga nuova da sostituire a quella rotta e riparare il nostro divano.
L’addetto del servizio clienti ci ha comunicato che la prassi non prevede la sostituzione di una sola doga. Il telaio del divano è venduto già montato e l’Ikea sostituisce solo i pezzi che nella confezione risultano non montati.
L’unico modo per riavere un divano integro, se ancora in garanzia, è smontarlo, riportarlo all’Ikea, far analizzare la doga rotta da un responsabile qualità e sperare che costui approvi la sostituzione di tutto il divano con uno nuovo (da rimontare).
Non avete delle doghe in magazzino?
No, non sono previste.
Siamo andati nel reparto letti.
Nel reparto letti vendono doghe di diverse fogge e fatture.
Nessuna doga dei letti va bene per il BEDDINGE LÖVÅS.
Il responsabile del reparto ci ha laconicamente confermato la trafila per sostituire un divano in garanzia.
Al reparto divani, la commessa, dopo averci confessato che avrebbe volentieri sottratto a uno dei mobili in esposizione una doga da regalarci, se avesse potuto, ci ha suggerito di riportare il nostro divano, se in garanzia, per farlo cambiare con uno nuovo. A discrezione del responsabile qualità.
Ci ha però invitati a passare prima al reparto occasioni per cercare qualche divano difettoso da comprare e a cui sottrarre i pezzi per riparare il nostro.
Al reparto occasioni non c’erano divani.
C’era Gianfranco, un commesso che ci ha chiesto se poteva esserci d’aiuto.
Cercavamo solo una doga del nostro fottuto BEDDINGE LÖVÅS.
Lui aveva un BEDDINGE LÖVÅS rotto, in magazzino.
Poteva darci una delle doge del suo esemplare rotto.
Il BEDDINGE LÖVÅS in magazzino era lì a marcire e non serviva a nessuno.
Saremmo solo dovuti andare al servizio clienti a chiedere di lui.
Lui sarebbe arrivato dal retro con la doga.
Al servizio clienti, dopo un’ora e mezzo dalla prima visita, abbiamo chiesto di Gianfranco.
Lui è arrivato e ci ha portato la doga.
Gratis.
Il nostro BEDDINGE LÖVÅS è tornato come nuovo.
Alla faccia del responsabile qualità.
In Svezia, molto spesso preferiscono suicidarsi.
Non dev’essere un paese felice senza Gianfranco.
25 luglio 12:29
cara Daniela scusa se ti rispondo solo oggi.
purtroppo ho raggiunto il limite massimo di 5000 amici stabilito da facebook, ma se ti va puoi iscriverti alla pagina dei miei sostenitori . Scrivi Veltroni nel cerca ed è il primo risultato alla voce pagine, con oltre 26.000 iscritti. Lì trovi le stesse identiche note, segnalazioni, foto, video ed eventi.
un abbraccio, walter
25 luglio 14:18
Grazie Walter, ma, viste le recenti evoluzioni, non credo di essere più interessata alle vostre iniziative e al PD in generale.
Cari saluti,
Daniela
Non mi sento in colpa nel rifiutare gli inviti ai matrimoni dei membri della mia famiglia e dovrei sentirmi in colpa per non aver risposto al tuo poke su facebook?
Le nuove rivelazioni sul lupanare di Palazzo Grazioli fanno sembrare la Lewinsky, col suo tailleurino macchiato, un’eroina ingenua dei fotoromanzi di Cioè.
Dania si affida alle sapienti mani del Maestro.
Dieci cose che vorrei fare prima di morire:
1. Prendere una seconda laurea.
2. Vivere in una casa fronte mare.
3. Imparare a suonare il pianoforte.
4. Fare un viaggio lungo un anno.
5. Creare il mio harem.
6. Vivere in una comune di artisti.
7. Scrivere un romanzo di formazione.
8. Recitare in un film di Almodóvar.
9. Essere felice un mese intero.
10. Non morire.
B.: -Ultimamente la frequenti spesso, ma non riesco a capire cosa abbiate in comune.
Dania: -Ad entrambe piace molto suo marito.
Da grande voglio fare l’enfant prodige.
Vorrei che i responsabili della gestione delle Ferrovie dello Stato fossero colti da un malore, fulmineo e insopportabile, la mattina appena svegli; che l’ambulanza arrivasse in ritardo, già strapiena e sporca; che fossero caricati in piedi, aggrappati ai finestrini e viaggiassero, in direzione dell’ospedale, a passo d’uomo, nonostante la strada libera. Vorrei che l’ambulanza si fermasse a 500 metri dall’ospedale, inspiegabilmente, per lunghi quarti d’ora, e che fossero costretti a rimanere a bordo fino all’apertura delle porte, esattamente davanti al portone d’ingresso. Vorrei che fossero caricati su un barella rivestita di tessuto impregnato di unto decennale; che fossero messi in fila, dietro decine di barelle, in un corridoio puzzolente con luci al neon e polvere; che, quasi vicini alla porta del medico, un inserviente chiedesse loro di pagare un biglietto e di tornare indietro, a piedi, all’ingresso, per farsi apporre un timbro e poi rifare tutta la fila. Vorrei che giunto, finalmente, il loro turno, sudati, con una temperatura tropicale e senza aria condizionata, perdessero la coincidenza col medico per soli tre minuti e che, accasciati ormai sul pavimento lurido, schivando sacchi e scatoloni, senza più speranza, un’infermiera dalla voce metallica sussurrasse placidamente loro: Ci scusiamo per il disagio.
F: -Ciao Daniela, da quanto tempo! Ti ricordi? Primo anno G.B de la Salle… che stai a ffà?
Dania: -Ciao, non ricordo molte persone del mio anno al de la Salle. Eravamo in classe insieme?
F: -Sì, ricordo un litigio efferato tra te ed il prof di storia. Che ridere se ci penso ora…
Bhe, comunque normale che non ti ricordi: credo forse che non abbiamo mai parlato…
E dopo più di 15 anni, hai sentito il bisogno di venirmelo a dire su Facebook.
Domani, alle 22, ultima puntata di A letto con Dania prima della sospensione estiva.
La bassa: -Ad una mia amica è stato impedito di entrare in un bar perché era con il cane.
La mora: -Succede.
La bassa: -Sì, ma lei ha l’autorizzazione ad entrare ovunque con il cane!
La mora: -Se c’era un cartello, forse potevano impedirglielo.
La bassa: -Ma lei è cieca!
La mora: -Ah be’, allora almeno il cane dovevano farlo entrare.
Da stanotte, scatta la zona rossa per il G8 dell’Aquila.
Delusi i black bloc: in città non è rimasto molto da devastare.