Leggo i fumetti di Dylan Dog dal 1990.
Stamattina, in treno, mi sono resa conto per la prima volta che io e l’indagatore dell’incubo stiamo diventando coetanei.
E ho deciso che smetterò di leggerlo quando diventerò troppo vecchia per sperare ancora di essere una delle sue amanti.
Come ti capisco! Dylan è sempre stato uno dei miei sogni erotici [sospir!]
Sì, ma qua rischiamo di farci mettere all’angolo da personaggi di fiche diciottenni!
Io ho smesso di leggerlo dopo il deludentissimo, paraculissimo, numero 200. Certe cose, la maturità (la loro, s’intenda) tende a distruggerle. Rimane tutto, rimangono i geni visionari di Stano e di Roi, quello un po’ sbiadito di Sclavi, ma Ruju è troppo anche per me.
Spesso volevo lasciarlo. Ma poi alla fine ci torno quasi sempre.
Pensa che io leggo Tex da molto prima.
E, al contrario dell’entourage del Premier, lì non c’è una donna neppure a pagarla.
L’unica lettura precedente che ricordo sono le pagine finali di Postal Market.
anche io leggevo tex…..
poi ho smesso quando mi sono accorto che stavo diventando piu’ rincojonito del vecchio Carson…:DDDDDDDDDDDD
State messi poco bene! Pensate che c’è chi sta peggio, io sono diventato il papà di Topolino e continuo a leggerlo!
Solo dal 1990? Come mai così tardi?
Prima del ’90 ero troppo giovane. Non sapevo nemmeno leggere.
E neanche guardavi le figure?
secondo me si riferiva al 1890, ha sbagliato la digitazione! 😀
imho Dylan Dog non scarterebbe una donna come Dania anche se di qualche anno più matura di lui. non è un tipo solo da 18enni lui.
DD l’ho visto quasi nascere, è stato a lungo uno dei miei fumetti prediletti… Ho una dedica personale di Tiziano sul numero 99, credo, che mi fece fare Bonvi, suo grande amico: Tiziano è una persona dolcissima che adora pazzamente i gatti (come Ade Capone, del resto: siamo in ottima compagnia), guardacaso.
Un giorno ti racconterò, naturalmente davanti a un buon bicchiere di Cabernet Sauvignon, come conobbi Bonvi e la storia del Leutenant Sluetter. Merita…
se ti fai bionda puoi provare a sedurre Diabolik, ma se sgarri… sai com’è lui è una persona dal coltello facile
Io lo leggo dal numero 45 nel lontano 89 o giù di lì e poi ho recuperato tutti i numeri originali.
Sarà sempre nel mio cuore ma ultimamente è l’ombra di quello che era quasi quanto LOST.
Tipico di molti fumetti seriali, decisamente inevitabile per un fumetto che ha funto da psicoterapia per l’autore. Ad un certo punto devi abbandonare i tuoi incubi.
Anch’io ho recuperato tutti gli arretrati. Ci ho speso una fortuna. I miei compagni di scuola me ne hanno anche rubato qualcuno, prontamente ricomprato dopo aver fatto loro la macumba. Oggi, qualcuno credo di essermelo perso. Lui è cambiato o io sono cambiata.
Io li ho quasi tutti dall’ 1 al 100, poi ho smesso perché davano dipendenza, anche se li disegnavano Stano e Roi.
Alcuni degli episodi migliori non sono di Sclavi, ma di Chiaverotti, peraltro… che lo sostituiva egregiamente.
Quanti ricordi… Memorie dell’invisibile, Golconda, Memorie o il fantasma di Anna Never? E il cross-over con Martin Mystère di Alfredo Castelli (uno dei migliori sceneggiatori italiani, un caro amico)
Ah, bei tempi…
“Io ne so una più strana: è quella del tizio che ha venduto l’anima al diavolo in cambio della felicità eterna… se un giorno capiti all’inferno lo riconosci subito: è quello che ride come un matto!”(Groucho, Il fantasma di Anna Never)
L’unica soluzione è diventare un fumetto e fermare per sempre l’avanzare degli anni.
C’è chi lo fa senza diventare un fumetto, chi trasformandosi in caricatura…
fino a poco fa anche Dania era un fumetto
avevo un po’ abbandonao la lettura del buon Dylan, diventato decisamente retorico. Ma da quando Recchioni ha iniziato sceneggiare..l’amore è tornato
Le relazioni lunghe sono così: a volte bisogna prendersi una pausa.
Io ho primi 120 numeri originali.
lo leggo dal 1988, l’ho scoperto durante il servizio militare e quando mi sono congedato ho fatto appena in tempo a comprare tutti gli arretrati.
Ma poi basta, preferisco Tex, Dylan a lungo andare era diventato scontato.