Inizio ad accettare i cambiamenti, a rassegnarmi alle cose che succedono anche se non voglio, ad assecondare il tempo che passa e che mi invecchia, a rinunciare alle cose che non posso avere, a godere di quello che mi resta.
Solo penso sempre a quella cosa che dicevamo da ragazzini, quell’idea della fuga, quel folle desiderio di svegliarci una mattina e salire su un treno a caso e vedere dove ci porta e andare avanti finché bastano i soldi, finché la distanza non fa troppo male, finché non ci manca casa e abbiamo voglia di tornare.
Penso sempre che ogni partenza è un viaggio per cercarmi e che dovrei perdermi davvero, adesso, per trovarmi.
Allora aspettami lì, dall’altro lato del mondo, perché lo sento, lo so, che prima o poi salterò su un treno a caso, su una nave, su un aereo, senza meta, finché mi basteranno i soldi, finché mi basterà il tempo, finché le distanze non si accorceranno, finché ti incontrerò per caso e potremmo di nuovo essere vicini e ridere come bambini e fare un pezzo di strada insieme e dirci che, tutto sommato, riusciamo sempre a sopravvivere.
Senza fiato! complimenti.
Bellissimo post!
grazie
bellissimo post,
Complimenti
Ho un volo tra poche ore. Davvero. Ma poco fa mi sono imbarcata su una nave, verso una parte di me che incontro raramente.
Un giorno vienimi a cercare.
ti adoro e sei adorabile