Disperati e belli

Oggi piove. Non pioveva così tanto da tempo. Milano con la pioggia è Milano, così umida e grigia, così sporca e lucida, così veloce e piena. La osservo dalla finestra e non ho voglia di uscire e il mio mondo è in uno schermo e non ho bisogno di docciarmitruccarmivestirmi per andare a lavorare.

Sono giorni disperati perché non riesco a fare quello che dovrei, non riesco a finire le cose, a scrivere, a pagare i debiti. Sono giorni disperati e belli, perché sono pieni di ritorni, di incontri, di parole e bicchieri di vino.

Ho camminato per chilometri e chilometri e poi il tempo è passato. Un tempo credevo di poter vivere di arte e talento, adesso inizio a credere che servano disciplina e metodo. E fortuna. Serve tanta fortuna.

Mi sono circondata solo di persone a cui voglio bene e che mi vogliono bene. Cammino ancora a zig zag per evitare gli ostacoli e per evitare te. Oggi piove e mi sento serena. Sono giorni disperati e belli. Meno male che ho l’ombrello.

6 commenti su “Disperati e belli”

  1. Io quando penso queste cose (pensavo più che penso) penso poi chissà se fossi piena ma proprio piena di soldi di brutto, sarei lo stesso in grado di essere preoccupata e malinconica così? Poi mi rispondo che no non sarebbe la stessa cosa. Lo sarei malinconica/annoiata/preoccupata , ma in modo proprio diverso.

  2. …e’ ancor tiemp…..
    …e qualc cos mor ma rest…nu bel iurn.

    “sto ascoltando enzo avitabile e pino daniele” da consigliare,buona serata.

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