Scrivo tanto

In questi giorni scrivo così tanto che potrei quasi iniziare a dire a che è un lavoro, mentre il lavoro è un po’ vago, appare, scompare, viene pagato a 90 giorni, non viene pagato nemmeno dopo 120 giorni.

Ho chiuso dei progetti per iniziarne altri e sono stata molto concentrata a modificare la mia vita.

Poi sono successe cose, stragi, terremoti e tutto quello che ho mi è sembrato piccolo, così poco solido, così fragile.

Sono molto stanca, ma è una stanchezza condivisa. Sono gli entusiasmi esauriti di una generazione che ha capito, purtroppo, che il meglio è già alle spalle. Sono stanca e resto a galla e non è facile non affogare. Ma sopravviviamo, ci arrangiamo, teniamo duro. Beviamo caffè, la sera continuiamo con il nostro bicchiere di vino, siamo sempre pronti a trasformarci ancora, a partire, a cambiare vita.

Scrivo così tanto che non ho il tempo per parlare con nessuno. Però mi concedo qualche ora di pausa. Passeggio nell’estate precoce e penso, penso, penso.

Un giorno tutto andrà come deve andare e se non succederà daremo la colpa al destino.

Non ci resta altro da fare che continuare a vivere, bere caffè, fare l’amore, ridere, spendere i soldi che abbiamo, sperare ne arrivino altri, ridere ancora, avere fiducia, non avere paura.

Sono fatta molto male

Sono fatta molto male.

Se mi ferisci, io non dimentico. Posso perdonare, ma la memoria non molla, tiene tutto registrato, ci ripenso, ogni volta fa male come la prima volta, fino a quando non ci penso più e poi ti incontro e tutto torna come prima.

Sono fatta molto male.

Pretendo troppo. Da me stessa più che dalle persone. E se sbaglio non me lo perdono, passo il tempo ad accusarmi, a prendermi tutte le colpe, a colpirmi dove mi fa più male. Io so bene dove mi fa male, io mi conosco.

Sono fatta molto male.

E sono passati i mesi e quasi un anno e qui è tutto diverso: casa, amici, vestiti, lavoro, palestra, cibo, giornate, desideri. Però penso sempre che è tutto in sospeso, che è pieno di cose rotte che non si aggiusteranno mai, che ci sono cose nella vita che non si riparano e questo si chiama crescere e crescere significa capire e capire significa stare male.

Sono fatta molto male.

E bevo molto e non mi fa bene e prendo quelle medicine per l’ansia che con l’alcol sono un disastro e il mio fegato mi odierà e non riesco a volte a dire le cose, a fare quello che vorrei, sono troppo stanca, sono troppo demoralizzata.

Sono fatta molto male.

Ma so chiedere scusa. Chiedo scusa in continuazione, anche se non ho colpe. Chiedo scusa per salvare le cose e certe cose vanno salvate. Per altre non vale la pena. Altre ancora non le ho ancora provate, vissute.

Vorrei svegliarmi un giorno sentendomi di nuovo a casa. Sarebbe un giorno bellissimo.

Nel frattempo vivo. Che fatica! Magari dopo ti chiamo e te lo racconto. Se non rispondi ti lascerò un messaggio, che non ascolterai. Saranno le parole meglio spese della giornata.

E poi andrà tutto come deve andare.

Io voglio essere Peter Pan

Ho smesso di occuparmi dell’amore e mi sto occupando solo del lavoro.

Dicono che, anche se hai un’intesa vita sessuale, se sei donna non sei single. Sei zitella.

Dicono che la fortuna arriva solo a chi crede nelle cose e non è vero. La fortuna arriva quando cazzo vuole lei. Va così.

Dicono che sono pigra, per quello le mie occasioni sono sempre piene di compromessi. Lo dicono le persone che pensano di conoscermi e invece no. Sono pigra, è vero, ma le mie occasioni sono quelle che capitano a tutti. I compromessi fanno parte dell’essere adulti, solo che a me pesano di più. Io voglio essere Peter Pan.

Oggi fa caldo e sono nervosa. Il tempo passa e io non riesco a correre di più. Sapessi quanto mi farebbe bene partire, adesso, lasciando tutte le cose in sospeso. Tu non hai paura che il tempo che non vivi in viaggio sia tempo perso?

Ho ripreso a cucinare, dopo un anno e mezzo. Mangio molto meglio. Non mi peso da un mese e vivo più felice.

Vorrei avere una casa sola e non molti appartamenti e nessun nido. Oppure no, vorrei avere mille vie di fuga e una base in cui tornare.

La prossima volta che mi porterai a cena, sceglierò io il vino. Poi faremo finta di essere ragazzini e spegneremo i telefoni e toglieremo gli orologi e tutto questo tempo non ci farà più paura.

 

Grazie per il viaggio di notte in macchina a cantare Battisti

Ieri sono stata per la prima volta al Salone del Libro di Torino come autrice pubblicata. È stato bello.

C’erano anche gli amici. Quelli non mancano mai (soprattutto quando si beve gratis).

Oggi a Milano c’è il cielo azzurro e a Milano non siamo abituati al cielo azzurro azzurro. Non è Trieste, non è Napoli. Ma Milano con il cielo azzurro è bella. Io la guardo mentre bevo il terzo caffè. Al quarto mi fermo. Sto cercando di ridurre.

Penso che, se ci si crede davvero nelle cose, poi queste inizino ad andare bene.

Grazie per il viaggio di notte, in macchina, a cantare Battisti.

Domenica è sempre domenica

Domenica andrò a Torino.

A Torino c’è il Salone del libro.

Alle 14.30, in Sala Arancio del suddetto Salone, parteciperò a “Una stanza tutta per loro: chiacchiere tra scrittrici, nell’era del web 2.0.” con il mio libercolo 101 modi per far soffrire gli uomini.

Alle 17.30, poi, sarò al Salone Off, al Parco Ruffini in Viale Hugues, con lo stesso libercolo.

Poi berrò del vino, poi riprenderò il treno per Milano.

Mi sembra una cosa bella. Se ci sarete anche voi, vi offrirò il caffè.

The Poker Rum

Ho questa cara e bella amica, Michela, che per lavoro gioca a poker.

Quando lei che per lavoro gioca a poker e io che per lavoro perdo tempo ci incontriamo, passiamo il tempo a bere. E quando beviamo, a volte, lei mi racconta la sua vita da giocatrice di poker e dice cose tipo “Busto a venti dai premi. Pusho di bb su un raise con AK, snappa con KK”, e io sorrido e chiedo un altro bicchiere di vino al cameriere carino.

È successo che, a furia di bere e parlare di poker, mi sono appassionata e un giorno, davanti a un bicchiere di ottimo Ripasso, ho guardato Michela e le ho detto “ho un’idea!”.

L’idea, grazie ai fantastici ragazzi di Uramaki TV, potete vederla finalmente realizzata oggi.

È The Poker Rum.

Le prime due puntate sono già online.

Buon divertimento e non bluffate troppo.