Le storie che finiscono prima ancora di iniziare lasciano l’amaro in bocca.
Come quando ti servono il tuo piatto preferito e c’è troppo sale, come quando ti rubano il parcheggio, come quando arrivi tardi a una festa e i tuoi amici hanno già brindato.
Stamattina dovevo svegliarmi a New York. Era un viaggio che sognavo da tantissimo. Sai quando ti prepari nei dettagli, studi le mappe, chiedi consigli, consulti google, leggi libri? Poi non sono potuta partire. Il mio biglietto non l’ha usato nessuno. Era di quelli che non potevi rimborsare. Mi sono immaginata l’aereo in volo con il mio posto vuoto. Si può provare nostalgia per un luogo che non hai mai visto?
In questi giorni parlo con tantissime persone. Mi sembra di dire sempre le cose sbagliate. Come se fossi capitata per caso in un posto in cui non dovrei essere. Come se fossi arrivata a spettacolo iniziato.
Ieri ho fatto un viaggio in macchina con gli amici. Quelli veri, a cui racconti le cose. Siamo stati in silenzio. È bello stare con qualcuno senza provare pudore per il silenzio, senza riempire i vuoti con tante parole.
Questa domenica mi sono svegliata presto per andare in palestra. Poi prenderò un treno e leggerò un libro bello. Poi mi chiuderò nella mia casa con le pareti rosse per capire un po’ di cose.
Poi ritornerò a fare le cose che faccio, senza pormi troppe domande, senza fermarmi, senza abbassare lo sguardo, facendo finta di niente.
ti ho scoperta da poco ;non seguo molto i blog,e poi sono un pò diffidente,ti mettevo nel calderone delle sex and the city girl di noantri.
Invece mi piace leggerti.In quel che scrivi ,come questo post,c’è la vita vera.
Hai ragione. Oggi è prorpio una Domenica da tristezza cosmica ed anch’io devo ingoiare una delusione da mancato viaggio a NY.
Ti seguo sempre.
Ciao Danie’.
Come stagione di transizione preferisco la primavera, l’autunno mi porta una tristezza immane, forse la stessa che sento in questo post.
Gli amori non vissuti, sono i peggiori. Ti resta in bocca l’amaro del “se mi avesse conosciuta meglio, se l’avessi conosciuto meglio…se,se,se” poi si, non ci pensi più, perchè si diventi assuefatti o intuitivi nello stroncarli in tronco?
Ti seguo da poco tempo,avevo un blog anch’io ai tempi di splinder, poi lo chiusi, con l’ennesimo amore finito. Medito di riaprirne uno tutto nuovo, dopo anni. Non ho mai smesso di scrivere, ma solo per me stessa. Chissà se sono ancora capace di averne uno pubblico. Il tuo è straordinario. Ti abbraccio M.
C’è da dire che hai preso bene il fatto di non essere partita.
Fosse capitato a me molto probabilmente avrei sequestrato un 737 della “Puzzone Airlines” a Fiumicino ed obbligato i passeggeri a cantare “Who let the dogs out” dei Baha Men finchè non avessero autorizzato il decollo per NY.
Visto che io a New York ci abito e lavoro, posso dirti che non ti stai perdendo nulla di eccezionale. Ma se ti capita di riorganizzare il viaggio, sappi che puoi contare su di me per consigli su logistica e ispirazioni
camu, lo farò senz’altro.
E’ incredibile che non abbia avuto occasione di scoprirti prima. Post eccezionali… Scrittura come se ne leggono poche: calma, cadenzata (che bello il suono delle parole che scegli e anche le pause), chiara, scorrevole, diretta. Ps. A breve compro il tuo libro :))!
Grazie
mamma mia che tristezza la palestra la domenica mattina! siamo messi male…