Giù

Il blog era “andato giù”.
Il server su cui era ospitato è esploso. Allora prendi i dati, spostali su un altro server e controlla e non va e recupera e aggiusta.
Sono stata quasi una settimana senza blog.
Non era mai successo, dal 2003, da quando l’ho aperto.
Un giorno, un giornoemmezzo forse sì. Ma una settimana, mai.
All’inizio dicevo adesso torna a posto. Dai, tra un’oretta c’è. Poi ho iniziato ad avere un senso di vertigine. Poi il terrore. Poi la rassegnazione.

Ed eccolo di nuovo qui.

Non è uno spazio di lavoro. Non è uno spazio commerciale. Non ci guadagno soldi, non sono obbligata a usarlo quotidianamente.

Ma è il mio cassetto dei pensieri, il mio salotto, il tavolo della cucina dove ricevo gli ospiti, il bloc notes dei ricordi e dei buoni propositi.

Per un attimo ho temuto di doverne fare a meno. Dopo quasi 10 anni.
Troppe parole a cui rinunciare, troppo lettori, amici, troppi messaggi in troppe bottiglie.

Ho avuto strizza.

È strano pensare che uno spazio virtuale che sembra fluttuare nella mente e nello spazio, dipenda da una macchinetta che può danneggiarsi. La tecnologia è incredibile. E fragile.

Malafemmena è tornato.

Stasera, da bere lo offro io.

(Grazie ad Andrea per avermi tenuto stretta stretta la manina, mentre deliravo per l’assenza).

(E grazie ai piccoli Umpa Lumpa che hanno rimesso tutto a posto).

Non piove quasi mai

L’autunno non mi piace. Mi massacra, mi appesantisce. Dormo molto e non mi riposo mai. Mai.

Mi sveglio la mattina con le occhiaie. Mi trascino in cucina per farmi il caffè, con gli occhi ancora chiusi. Il gatto mi fa le feste e io grugnisco.

Sono stanca e faccio cose. Un sacco di cose. E penso. Ma non molto. Non come dovrei.

Vado in giro. Per la promozione del libro. Per lavoretti. Per fare l’opinionista che significa sedersi davanti a una telecamera e dire la tua. Che di solito è una cosa molto poco interessante. Forse nemmeno brillante. Non sono mica tanto brillante d’autunno.

Mia mamma dice che col trucco giusto e le luci giuste sembro quasi caruccia. Mia madre. Ecco.

E io ancora penso che sia molto buffo che mi sia ritrovata a scrivere d’amore. Io. Cioè, proprio io. Ci avresti mai creduto?

Faccio un sacco di cose che mi capitano anche un po’ per caso e sono sempre stanca e vado in palestra quasi tutti i giorni e mangio sano, tranne quando mi abbuffo come se il mondo dovesse finire domani, e il mondo finisce spesso domani, molto spesso.

L’autunno mi massacra, ma non importa. Sto iniziando a parlare come te. E rido per le cose che farebbero ridere te. E penso a tutte le cose che vedo e alle persone che incontro e vorrei che le vedessi anche tu. Non ti piacerebbero. E penso che sono veramente stanca, anche se dormo un sacco. E non capisco se sia più estenuante l’autunno o l’amore. Forse tutte e due. Ma almeno, nell’amore, non piove quasi mai.