Cose che mi ha insegnato il 2012 e che spero di ricordare a lungo

La prima regola per non soccombere è imparare a dire di no.

Le occasioni si presentano sempre quando sei disposto a cambiare strada.

La notorietà è effimera. Conta molto più chi sei di quello che sembri essere.

Le storie che hai dentro sono tutte importanti, soprattutto se sei pronto a raccontarle.

Non pensare ai tuoi successi come a traguardi, ma come a punti di partenza.

Se non sei in grado di gioire del successo e della felicità altrui, non sei pronto a meritarti il meglio.

Gli amici veri non chiedono, non pretendono, ascoltano, capiscono, sorridono, abbracciano, ridono. E ti fanno il culo quando stai sbagliando.

Sforzati di esserci, quando gli altri hanno bisogno di te. Fallo sempre.

Non importa l’età. Continueremo, tutta la vita, a innamorarci come adolescenti.

L’amore non basta. No, non basta. Ci vogliono presenza, gioco, desiderio, comprensione, compromessi e pazienza.

Il tempo cura davvero tutte le ferite.

Non è mai troppo tardi.

Non è mai troppo tardi.

Non è mai troppo tardi.

4 commenti su “Cose che mi ha insegnato il 2012 e che spero di ricordare a lungo”

  1. Nel 2012 io, tu, e chissà quanti altri, abbiamo avuto un anno “particolare”. Ma se ci avrà lasciato qualcosa che meriterà di essere ricordato, anche solo come monito o insegnamento, allora non sarà passato invano.
    Non è mai troppo tardi per imparare e per vivere, è proprio così!

    Spero di leggerti ancora anche nell’anno che arriva, sempre pensando, a ogni post e ogni twit: “ma come cazzo scrive bene…”. :-)

    Auguri, Dania.

  2. …Quindi il 2012 é stato,un anno positivo.

    Verissimo, “..come adolescenti”, non so se per tutta la vita, certo per tutta la vita che vale veramente la pena di vivere.

    Unica cosa, son dubbioso su “compromessi”, sei sicura? bah, vabbe, é una parola.

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