Piove e io non ho fatto progetti. L’anno rotola verso la fine e mi sembra di non aver ancora iniziato a camminare.
Quando mi chiedono “ma tu cosa vorresti fare?”, non dico più viaggiare, scrivere, recitare, leggere, ascoltare musica, cucinare, io dico “vorrei essere felice”.
Sono stati tempi strani per me, veloci, nuovi, confusi, emozionanti e disperati. Non mi sono arricchita. Anzi. Vivo di prestiti e attese, sperando che un giorno la vita mi bonifichi il dovuto e mi faccia sentire serena, senza acqua alla gola.
Non sono nemmeno soddisfatta e forse questa è la chiave per crescere, per dare sempre di più, per diventare migliori.
Per molto tempo ho dato retta alle persone sbagliate, quelle che pensano di conoscerti senza sforzarsi di farlo davvero, e ho perso tutte le mie motivazioni. Ho iniziato a fare le cose che la gente si aspettava da me, perdendo la passione e diventando una ragioniera dei sentimenti.
Qualche settimana fa è successo qualcosa. Mi sono accorta che non ho più paura delle lancette dell’orologio, ho capito che amo davvero il silenzio che mi circonda e che la solitudine non è privazione, ma è crescita, benzina per le emozioni più profonde, rispetto per te stesso.
Allora ho preso le decisioni che avrei dovuto prendere tempo fa, ho scritto le email alle persone giuste, ho richiamato quelli che pensavo di dover tenere distanti e ho allontanato quelli che mi hanno resa infelice.
Stamattina non ho acceso la musica, ho comprato un nuovo ebook, archiviandolo insieme a tutti quelli in cui spero di tuffarmi presto, ho scritto il buongiorno alle persone che mi amano, ho fatto partire la lavatrice, ho bevuto molto caffè, guardando gli ombrelli che camminavano sotto la mia finestra, e mi sono messa a immaginare la prossima avventura.
Ti adoro.
Sembra che tu stai scrivendo quello che io sto pensando.
Con affetto da donna in attesa della prossima avventura a donna in attesa della prossima avventura.
Martina
BloggHer women’s kaleidoscope
Anche io come te, sto cercando di immaginare la mia prossima avventura. Pensando un pochino più a me stessa, alla mia vita, a cosa non va e a cosa vorrei cambiare. Tante idee nella testa, sogni da realizzare. Un giorno, forse, sarà tutto più chiaro. Per ora mi affido all’istinto sperando possa guidarmi lungo il mio cammino! Un grande saluto!
Io vorrei che la mia prossima avventura fosse una passeggiata, una chiacchierata, una confessione a pieni polmoni dei miei sentimenti. Quello che non posso dire a nessuno, non posso ammettere nemmeno a me stessa, mi tormenta così tanto che non vorrei altro che liberarmene. E vorrei, in tutto questo, che anche lui provasse lo stesso.