Update your legs

Tra le tante cose fatte in questa estate che sembrava autunno, c’è anche un racconto breve che trovate nella raccolta Update your legs.

Update your legs

È solo in ebook, è gratis e potete scaricarlo anche in inglese (metti che ti viene voglia di leggere cose esotiche). Qui trovate qualche informazione in più anche sulle altre amiche che hanno partecipato al progetto.

Un racconto che parla di donne, di amore e tradimenti, che mi ha dato l’occasione per riguardare un po’ di Truffaut ed entrare nel cervello dei maschi (il protagonista – ebbene sì – è un uomo).

Tra le cose che accadranno in questo autunno che sembra estate, invece, le mie prossime vacanze in Brasile e l’uscita del mio nuovo romanzo il 20 novembre.

Buona lettura.

Il futuro è un posto meraviglioso

Sono in vacanza.

Non ferie, vacanza, perché noi liberi professionisti ci ritagliamo il riposo quando abbiamo poco o niente da fatturare.

Ho passato nove mesi a lavorare ininterrottamente, anche nei fine settimana, ed è una cosa bella, anche se faticosa, perché oltre a bollette e mutuoaffitto pagato, ho anche avuto l’illusione che la crisi stesse per sparire. D’estate mi sono chiusa in casa a scrivere. Tutto agosto a Milano, da sola, rintanata nel mio appartamento silenzioso insieme al gatto. Ho scritto un romanzo, un racconto e tre proposte per nuovi libri. Ho fatto pace con le parole e adesso mi sembra di averne tantissime da usare e troppe storie da raccontare. Consegnato il libro nuovo, chiuse un paio di collaborazioni, sono in vacanza.

Parto in viaggio, a visitare posti belli, prendere appunti, buttare giù soggetti, abbozzare capitoli, salutare gli amici.
Da grande mi piacerebbe fare questo: viaggiare, scrivere, leggere, fotografare, mangiare, chiacchierare.
Piacerebbe a tutti, certo, ma io ci credo davvero che possa diventare un lavoro. Forse non l’unico, ma – diciamo – il principale. Dopo aver fatto tanto, atteso, sperato, rischiato, perso spesso e raramente vinto, dopo aver faticato, elemosinato il mio dovuto e tenuto la testa bassa per portare a casa la pagnotta, credo che sia giunto il momento di sognare a occhi aperti e voce alta e di puntare il più in alto possibile.
E se non dovessi farcela, posso sempre rimettermi a fare quello che faccio da una vita intera: la simpatica precaria che, nonostante tutto, crede ancora che il futuro sia un posto meraviglioso.

Ci vediamo presto.