Un cottage (per due) a colazione

Non sono mai stata una persona mattiniera.

Odio il suono della sveglia, tirar su le persiane della finestra d’inverno quando fuori è ancora buio, uscire di casa nelle ore fredde della mattina, infilarmi nella metro sempre troppo affollata e incontrare gli sguardi assonnati degli altri passeggeri.
Quando ho deciso di lasciare il posto fisso per diventare una libera professionista, l’ho fatto soprattutto perché il mio cervello carbura lentamente prima di mezzogiorno, ha bisogno di molto, moltissimo caffè e di poche, pochissime parole (i miei colleghi più clementi evitavano di parlarmi prima delle dieci).
Mi piace lavorare il pomeriggio e passare le notti a scrivere. Posso resistere davanti allo schermo anche dodici ore filate e andare a letto solo quando le parole cominciano a confondersi, più o meno intorno alle tre, pur di restare a dormire fino a quando il sole è già alto.
Eppure il pasto che amo di più è la prima colazione.
Appena sveglia, potrei far fuori senza fatica un pranzo nuziale da dieci porzioni.
Non ricordo un giorno solo in tutta la vita in cui abbia volontariamente rinunciato a fare colazione. A volte riesco a farne due a distanza ravvicinata. O addirittura tre, se sono stata costretta a una levataccia.
Mi piace la classica colazione italiana col cappuccio&brioche in piedi al bancone del bar, ma considero un vero lusso una bella colazione salata, possibilmente con del formaggio e servita a letto dalla persona che amo (che la prepara mentre io resto a poltrire sotto il piumone ancora un po’… perché in fondo è questo l’amore!).

Da quando c’è Alessandro, ho visto l’alba quasi tutte le mattine, perché il piccolo vampiro ama vivere di notte. Però non ho perso l’abitudine alle mie mangiate luculliane per colazione e appena rientro dal nido, prima di mettermi al lavoro, preparo spesso un brunch infrasettimanale (ché sembra che il vero brunch si faccia solo sabato e domenica).

La mia ricetta del momento è stata ribattezzata Cottage a colazione, è leggera, gustosa e veloce da preparare ed è perfetta soprattutto quando si è in due (anche se poi io la mangio sempre da sola).

Ingredienti

– Fette di pane morbido (io uso quello a cereali perché la mattina mi sembra più salutare)
– Fiocchi di latte (cottage cheese) Bayernland a temperatura ambiente
– Miele
– Granella di mandorle
– Scaglie di cioccolato (a latte o fondente, a seconda dei gusti)
– Lamponi (o frutti di bosco)

Ingredienti cottage a colazione

Dopo aver tostato il pane, spalmate i fiocchi di latte mescolati con un po’ di miele e aggiungete la granella e le scaglie di cioccolata. Per rendere ancora più gustoso, potete aggiungere un po’ di miele in superficie e guarnire con i lamponi.
È pronto!
Buonissimo col tè, ottimo con il caffè, è anche una merenda deliziosa ed è perfetto da fotografare su Instagram.

cottage a colazione

Non sono mai stata una persona mattiniera. Ma se proprio devo svegliarmi, lo voglio fare nel migliore dei modi.

*Post in collaborazione con Bayernland.

Stay Fit, gnam gnam: involtini di salmone per restare in forma

Le feste sono ormai passate da un mese, ma il loro ricordo resta indelebile con noi, nella nostra memoria e, soprattutto, sui fianchi.
Negli anni passati, vittima dei sensi di colpa, riuscivo a smaltire in fretta gli eccessi natalizi, rintanandomi in palestra a sovrallenarmi durante la pausa pranzo (scelta strategica) ed eliminando qualsiasi possibile tentazione dalla dispensa di casa. Facevo sparire tutto, con una precisione maniacale, lasciando il campo libero solo a deprimenti pugni di riso e pallidi petti di pollo. Cercavo di lenire la fame con l’aria e la buona volontà. A volte, il frigo era così vuoto che dovevo mandare una spedizione di speleologi a cercare qualche residuo di cibo.
La dieta di privazioni e sudore funzionava.
Per qualche settimana.
Poi alla prima occasione, un compleanno, un aperitivo, una visita di mia madre, una cena di lavoro, una pizza con gli amici, un pacco di biscotti lasciato aperto da un ospite di passaggio, ogni buona intenzione andava a farsi benedire, la casa tornava a riempirsi di cibo e l’ago della bilancia a salire.

Con la maternità è cambiato tutto.
Nonostante bagordi e abbuffate, non sono ingrassata, (avete idea di quante calorie fa bruciare un pupetto di 11 chili che non vuole saperne di gattonare e chiede di essere trasportato sempre in braccio?) e soprattutto non ho nessuna intenzione di privarmi del cibo nel periodo in cui devo già privarmi del sonno perché Alessandro sta mettendo i dentini e di notte non dorme.

Devo comunque depurarmi, certo, ma il mio dopo le feste è fatto di cibo buono e leggero, nella giusta misura e da cucinare velocemente (perché il tempo è diventato il mio bene più prezioso). Oltre a un’attività fisica moderata e mirata, senza strafare, e possibilmente intervallata da qualche sonnellino.
O più di un sonnellino.

Una delle ricette che ripeto spesso e che mi dà più soddisfazione, in questi giorni, è quella degli involtini sfiziosi di salmone.
Facilissima da realizzare, può essere un pranzo veloce, uno spuntino gustoso o un ottimo aperitivo.
Per prepararli occorrono:

150 grammi di salmone affumicato a fettine
100 grammi di Alpigiana Bayernland
50 grammi di yogurt intero
100 grammi di pane di segale
Aneto fresco
Erba cipollina
1-2 cucchiaio di olio evo
Sale
Pepe in grani

Ingredienti rotolini salmone

Amalgama insieme l’Alpigiana con lo yogurt, l’erba cipollina e l’aneto tritati, pepe e sale e disponi il composto sulle fette distese di salmone. Affetta a listarelle sottilissime e lunghe il pane e aggiungine un paio di pezzetti al centro di ogni fetta di salmone, per tutta la lunghezza. Arrotola e metti gli involtini in frigo per almeno un’ora.
Prima di servire, taglia le fette grandi in cilindri di 4 o 5 centimetri e aggiungi l’olio.

Rotolini di salmone

Il pranzo è servito!
Non sono buonissimi?

(L’importante è non fare come me, che riesco a finirli prima ancora di metterli in frigo).

*Post in collaborazione con Bayernland.

Una piccola precisazione

Siamo nel 2018, le auto vengono sparate su Marte, ma ci sono ancora milioni di testoni che pensano che femminismo sia il contrario di maschilismo.

Il maschilismo è una visione del mondo che coltiva e difende la superiorità maschile.

Il femminismo è un movimento che chiede parità tra i generi.

Se non capite la differenza, perdonatemi, siete scemi.