A tutte le mie donnissime

Sono una donna forte. Non perché porto i capelli corti, ho parecchi tatuaggi, farei a pugni con chiunque non mi vada a genio e bestemmio come se il Padreterno mi avesse fatto qualche torto personale. Non sono forte perché sfrutto la gente, perché mi piace comandare, perché sono capace di arricchirmi, perché sono una lastra di ghiaccio, impenetrabile ai sentimenti, o perché non piango mai. Io piango in continuazione: al cinema, ai matrimoni, quando mi fanno i regali, quando mi …continua…

Un cottage (per due) a colazione

Non sono mai stata una persona mattiniera. Odio il suono della sveglia, tirar su le persiane della finestra d’inverno quando fuori è ancora buio, uscire di casa nelle ore fredde della mattina, infilarmi nella metro sempre troppo affollata e incontrare gli sguardi assonnati degli altri passeggeri. Quando ho deciso di lasciare il posto fisso per diventare una libera professionista, l’ho fatto soprattutto perché il mio cervello carbura lentamente prima di mezzogiorno, ha bisogno di molto, moltissimo caffè e di poche, …continua…

Stay Fit, gnam gnam: involtini di salmone per restare in forma

Le feste sono ormai passate da un mese, ma il loro ricordo resta indelebile con noi, nella nostra memoria e, soprattutto, sui fianchi. Negli anni passati, vittima dei sensi di colpa, riuscivo a smaltire in fretta gli eccessi natalizi, rintanandomi in palestra a sovrallenarmi durante la pausa pranzo (scelta strategica) ed eliminando qualsiasi possibile tentazione dalla dispensa di casa. Facevo sparire tutto, con una precisione maniacale, lasciando il campo libero solo a deprimenti pugni di riso e pallidi petti di …continua…

Una piccola precisazione

Siamo nel 2018, le auto vengono sparate su Marte, ma ci sono ancora milioni di testoni che pensano che femminismo sia il contrario di maschilismo. Il maschilismo è una visione del mondo che coltiva e difende la superiorità maschile. Il femminismo è un movimento che chiede parità tra i generi. Se non capite la differenza, perdonatemi, siete scemi.

Due di tre: torta salata per dire ti amo

Ci eravamo detti che noi non saremmo stati come quelle coppie lì, che smettono di corteggiarsi, che si lasciano andare, che fanno sparire la magia. A noi non sarebbe successo, di trascurarci, di lasciare un filo di barba di troppo, una ricrescita invadente, una calza smagliata. A noi non può accadere, dicevamo, di essere troppo stanchi o indaffarati per non trovare il tempo per una goccia di profumo, per un filo di mascara, per acconciare con cura i capelli, per …continua…

E se non ci vediamo, buona fine e buon inizio

Finisce un anno lungo, lunghissimo, eterno, eppure veloce, breve, corso via troppo in fretta. È stato l’anno in cui sono diventata diversa, improvvisamente troppo adulta, piena di responsabilità, occupata senza sosta a prendermi cura di un altro essere umano, piccolo, indifeso, eppure potente e grandissimo, che un tempo era dentro di me. Mentre diventavo grande, sono tornata anche bambina, con la voglia di scoprire il mondo, sempre a canticchiare filastrocche, a inventare parole nuove, a giocare, a sporcarmi i vestiti di …continua…

L’immensa fortuna di avere una Nonna Natale

Questo sarà il Natale più Natale di sempre. Dopo dieci lunghi anni passati al caldo in Brasile (ci si stufa anche dell’estate eterna, l’avreste mai detto?), mio fratello Paolo è tornato a vivere in Italia con la famiglia e per la prima volta da un’eternità saremo tutti insieme: il mio piccolo Alessandro, i suoi cuginetti, i miei fratelli, il mio burbero compagno che non ama troppo le festività. La casa di mia madre, nonna Carla, quella in cui abbiamo tutti …continua…

Tanta voglia di toast: gli strani comfort food in gravidanza

Ho avuto una gravidanza da manuale: primi mesi di nausee non troppo moleste, sonnolenza crescente (avrei dormito per giorni interi), ormoni scombussolati, lacrime per ogni pubblicità commovente e ogni foto di gattini su Instagram, piedi non troppo gonfi, capelli folti e pelle splendente. Tutto tenuto facilmente sotto controllo eccetto due cose: l’avversione per il caffè (ne sono sempre stata dipendente) e la voglia di toast. Fino al sesto mese non volevo mangiare altro che toast. O meglio, ci sono state …continua…

Proteggiamo i nonni, salviamo le mamme!

Invecchiando (o forse dovrei dire crescendo) sono diventata più apprensiva. Sto attenta agli spifferi, non mangio cibi di dubbia provenienza, guardo sempre con eccessiva cura prima di attraversare, esco con l’ombrello quando il cielo minaccia pioggia e tolgo le scarpe sulla soglia di casa per non portare troppi germi all’interno. Eppure, nonostante la cura minuziosa con cui cerco di tenermi lontana dai malanni, le prime malattie da nido di Alessandro hanno colpito lui, me e il papà e ho dovuto …continua…

Il tempo quando non fa il galantuomo

È il primo novembre, dal 2011, in cui non uscirà un mio nuovo romanzo in libreria. Stava diventando una piccola tradizione a cui iniziavo a legarmi. Era confortante sapere di avere un appuntamento fisso con i lettori più affezionati. Quest’anno è stato professionalmente tutto più difficile, perché la maternità è un’esperienza totalizzante, un lavoro 24/7, è vivere la vita di un altro essere umano dall’inizio, nutrirlo (letteralmente) col tuo corpo, essere presente a tutte le sue prime conquiste, restare sveglia per …continua…

Wonder Nonna, il mio nuovo supereroe

Ho passato gran parte della mia vita con un’inspiegabile paura di invecchiare, come se il meglio fosse sempre alle mie spalle e la vita diventasse troppo complicata col crescere dell’età. Eppure, da quando è nato Alessandro, il mio nuovo supereroe è una donna che si avvicina con un’incredibile energia ai settant’anni, nonna Carla, mia madre. Salta su un treno alla prima richiesta d’aiuto, sempre con il trolley pieno e le scarpe da ginnastica, culla il piccolo (che pesa già 10 …continua…

Centottantuno giorni dall’inizio del mondo

Oggi Alessandro Ghigo compie sei mesi. Lunghi e brevissimi, faticosi e bellissimi. Sono mamma da mezzo anno, ho cambiato ritmi, abitudini, gusti, qualche idea, qualche amico, progetti e sogni, eppure, abbandonato ogni altro impegno, a causa di una (spero) temporanea inoccupazione, ho scoperto di essere piuttosto portata per questa faccenda della maternità. Sono stati mesi di grande scuola, quella proprio “della vita”, in cui umilmente ho ascoltato, osservato, visto, sentito e annusato per apprendere. Ho imparato che i figli spaventano …continua…

I cinque migliori consigli per superare la prova costume senza troppi problemi (psicologici)

Con l’arrivo dei saldi sono andata a provarmi dei costumi da bagno. Questa frase da sola basterebbe già come “storia triste”. A cinque mesi dal parto, causa fame mostruosa da allattamento, mi ritrovo ancora una bella panciotta cicciotta poco attraente e una sana antipatia per tutte le Belen e le Bianchebalti piattissime a tre settimane dallo sfornamento. Impacciata nelle mie nuove forme, eccetto le tettone, che sfoggio senza pudori, ho quindi attinto alla saggezza di amiche, conoscenti e parenti per affrontare il …continua…

Il nuovo indissolubile plurale

Sono cresciuta in una famiglia allargata di zie, zii, cugini, vicini, compagni, amici inseparabili e nonni anziani. Mio padre è andato via di casa quando ero così piccola che non potevo nemmeno ricordarlo, inadatto o solo disinteressato a essere genitore, eppure mia madre ha riempito ogni spazio vuoto lasciato da lui, ogni assenza. Perché sono convinta che non siano fondamentali, seppur importanti, i ruoli, che non sia necessaria in assoluto la coppia, quanto l’attenzione, la presenza, la pazienza infinita, l’amore …continua…