Io, più di ogni altra cosa, sono pigra.
Sono pigra in tutto, nelle decisioni, nelle azioni, nelle emozioni.
Sono pigra la mattina, quando fatico a svegliarmi, sono pigra il pomeriggio, quando procrastino all’infinito.
Sono pigra negli inizi, sono pigrissima nelle fini.
Sono pigra quando devo cominciare una nuova vita e posticipo sempre e dico di no agli inviti e dico vengo dopo e poi non vado e resto a sguazzare nella pigrizia di chat lunghe, di divano, di libri lasciati a metà, di pantofole calde, di lunghissime docce bollenti, di telefonate mai fatte, di email mai spedite, di lavori da finire, di gatto che miagola e mi fissa.
Sono pigra e malinconica e poi di colpo faccio mille cose per riuscire ad avere il tempo libero di non fare nulla.
Mi piace perdere tempo per poi sentirmi in colpa per averlo perso. È un godimento malato e perverso.
Più di ogni altra cosa sono pigra. E aspetto solo perché è meno faticoso di cercare.
Non ho un cane perché sono troppo pigra per portarlo giù a pisciare. Non fumo perché sono troppo pigra per andare a comprare le sigarette.
Adesso mi è finito il caffè, ma sono troppo pigra per andare a comprarlo.
Mi faccio un tè. A me fa schifo il tè, ma sono pigra.
Più di ogni altra cosa sono pigra.
Quindi bevo il tè e aspetto la tua telefonata. Se non chiami tu, io non lo farò.
Più di ogni altra cosa sono pigra. Però sono anche un po’ stronza, mi dispiace.