Non capisco le donne che preferiscono i vent’anni ai trenta.
I venti durano solo dieci anni, i trenta almeno venti.
Non capisco le donne che preferiscono i vent’anni ai trenta.
I venti durano solo dieci anni, i trenta almeno venti.
Io, più di ogni altra cosa, sono pigra.
Sono pigra in tutto, nelle decisioni, nelle azioni, nelle emozioni.
Sono pigra la mattina, quando fatico a svegliarmi, sono pigra il pomeriggio, quando procrastino all’infinito.
Sono pigra negli inizi, sono pigrissima nelle fini.
Sono pigra quando devo cominciare una nuova vita e posticipo sempre e dico di no agli inviti e dico vengo dopo e poi non vado e resto a sguazzare nella pigrizia di chat lunghe, di divano, di libri lasciati a metà, di pantofole calde, di lunghissime docce bollenti, di telefonate mai fatte, di email mai spedite, di lavori da finire, di gatto che miagola e mi fissa.
Sono pigra e malinconica e poi di colpo faccio mille cose per riuscire ad avere il tempo libero di non fare nulla.
Mi piace perdere tempo per poi sentirmi in colpa per averlo perso. È un godimento malato e perverso.
Più di ogni altra cosa sono pigra. E aspetto solo perché è meno faticoso di cercare.
Non ho un cane perché sono troppo pigra per portarlo giù a pisciare. Non fumo perché sono troppo pigra per andare a comprare le sigarette.
Adesso mi è finito il caffè, ma sono troppo pigra per andare a comprarlo.
Mi faccio un tè. A me fa schifo il tè, ma sono pigra.
Più di ogni altra cosa sono pigra.
Quindi bevo il tè e aspetto la tua telefonata. Se non chiami tu, io non lo farò.
Più di ogni altra cosa sono pigra. Però sono anche un po’ stronza, mi dispiace.
Mentre camminavamo con il nostro solito passo distratto, qualcuno ha inclinato il mondo.
Abbiamo iniziato a precipitare, giù per questo nuovo pendio che era la vita, più veloci, sempre più veloci.
Dietro di noi gli oggetti, le altre persone, i ricordi, le tazzine del caffè vuote, abbandonate sul tavolo in cucina, il giornale appena sfogliato sul divano, il tubetto del dentifricio aperto, una camicia stropicciata sulla sedia in camera, la Tv accesa su un programma a caso, senza audio.
Abbiamo iniziato a precipitare giù, senza sosta.
A volte sembra quasi di volare, con il groppo in gola e l’ansia grande del momento in cui ci fermeremo.
Nell’attesa che la terra torni piatta, che ci si possa rialzare in piedi, scrollare di dosso la polvere, medicare le ferite e riprendere, lentamente, a camminare.
Driin, driin.
Dania: -Pronto?
GiovaneSignorina: -Buongiorno, è l’Estetica Beauty. La chiamavamo, signora, per proporle la nostra offerta sul nuovo laser anticellulite…
Dania: -La ringrazio, ma io non ho cellulite.
GiovaneSignorina: -Può sempre approfittare della nostra prova gratuita di mezz’ora, per vedere come funziona la macchina e che benefici dà.
Dania: -Scusi, ma se non ho cellulite, come faccio a vedere i benefici del laser?
[…]
GiovaneSignorina: -Va bene, signora, la ringrazio comunque. Si ricordi, se dovesse venirle la cellulite, che la nostra offerta è valida fino alla fine di maggio.