Un mese fa ho partecipato come autore a una campagna di native advertising per il brand Yamamay, su VanityFair. Avevo un ruolo a metà tra Don Draper e Barbara Alberti ed è stato uno dei lavori più stimolanti fatti negli ultimi tempi. Oltre alle interviste per la parte video, ho scritto tre pezzi, sul tema primavera, femminilità e percezione del corpo. Vi riporto il primo, che amo molto, perché è un vero e proprio manifesto sul mio essere donna (imperfetta). Lo dedico a tutte quelle come me. Buona lettura.
Ho iniziato il conto alla rovescia in attesa della primavera.
Dicono che sia la stagione delle donne, perché il sole mette in circolo le endorfine e ci rende più luminose, più allegre, piene di energia e di voglia di fare, pronte, prontissime all’innamoramento. È la nostra stagione perché sbocciano i fiori (e non solo quelli di mimosa), perché i capelli crescono più velocemente, perché la pelle è più liscia e la pancia più piatta (sia benedetta la scarsa ritenzione idrica!), perché puoi lasciare a casa i cappotti e le sciarpe, mostrare il decolté, indossare i sandali, girare in biciletta. Quando arriverà la stagione più bella, quella che lascia alle spalle il gelo e il grigio dell’inverno, con le giornate che si allungano e la luce del sole più brillante, con gli alberi fioriti, le fragole, i vestiti più leggeri e gli aperitivi all’aperto, voglio che nessuno mi dica che tipo di donna devo essere.
Non accetterò consigli su cosa è giusto e cosa, invece, non si dovrebbe fare, non voglio regole da seguire per conquistare, tecniche per far capitolare, stratagemmi per abbindolare. Non ditemi che devo perdere tre chili, che dovrei fare la frangia, che il pizzo non mi dona, che non ho più l’età per portare il rosa.
Non voglio cambiare il mio corpo, voglio assecondarlo.
Questa primavera voglio essere me stessa.
Non fatemi sapere che gli uomini vogliono le donne dolci o che le vogliono aggressive, che devo parlare di più o devo stare zitta, che devo sorridere oppure fare l’imbronciata. Non mi lascerò condizionare da chi pretende che sia meno di quello che sono o chi mi chiede di diventare molto di più, da chi vuole nascondere il mio corpo o da chi vorrebbe esporlo come un vessillo. Sono stanca di essere una bandiera, io voglio solo essere una donna. Una donna che prende decisioni giuste o quelle sbagliate, con l’inviolabile diritto di decidere di testa sua. Voglio che il mio corpo diventi la primavera, che sbocci, che sia luminoso, e che a volte, come capita anche nei mesi belli, sia una nuvola nera, piena di tempesta.
Questa primavera voglio mostrarmi. Indosserò abiti corti, sottovesti leggere, minigonne. Metterò camicie di seta e cotone candido e ricamato. E non mi interessa se non sono formosa, se non sono slanciata, se ho qualche rotolino, se non ho più l’età. Voglio le braccia nude e le gambe libere di portarmi dove desiderano, di correre, di accavallarsi per sedurre.
Questa primavera voglio giocare con i capelli, arrotolarli sulle dita, tenerli davanti agli occhi o raccoglierli. Voglio sentirli scendere sulle spalle, fermarli dietro un orecchio, lasciarli crescere fino a metà schiena o tagliarli. Voglio smetterla di preoccuparmi della piega perfetta e trovarmi bellissima anche appena sveglia, tutta scarmigliata come dopo aver fatto l’amore.
Questa primavera voglio dare il bacio più romantico di sempre.
Cercherò la luce giusta, la perfetta colonna sonora, lascerò che mi infili la mano tra i capelli sulla nuca e che annusi il mio profumo, prima di raggiungere le labbra. Lo darò a occhi chiusi o aperti, non importa, e solo se ne avrò voglia. E anche se non trasformerà il mio ranocchio nel Principe Azzurro, sarà comunque un momento da ricordare per sempre.
Questa primavera voglio guardare il mio uomo come se fosse il più grande amore della mia vita, anche se ci diremo addio con l’inizio dell’estate.
Questa primavera smetterò di credere al vissero felici e contenti e inizierò a credere al vissero ogni minuto intensamente.
Questa primavera non voglio cercare l’uomo giusto, voglio cercare l’emozione giusta.
Questa primavera voglio essere me stessa. Anche se sono imperfetta, anche se faccio degli errori. Perché, nonostante tutto, io lo so che sono la donna migliore che posso essere.
[Gli altri due pezzi li trovate qui: Felicità: tutti i segreti per sorridere in primavera e Primavera: è arrivato il momento di conquistare il tuo lui (e il mondo)]