TRANQUILLO, COME DOMENICA MATTINA

Alle ore 8:23 di domenica 11 settembre c.a., fui svegliata, come più volte negli ultimi mesi, dal rumore di un potente trapano proveniente dall’appartamento adiacente, recentemente acquistato da una coppia di giovani sposi.
Alle mie proteste, dopo troppe domeniche di tolleranza, il futuro giovane vicino mi rispondeva facendo spallucce dal momento che fare un baccano tremendo la domenica mattina non è vietato!

Non esistendo nessuna ordinanza comunale che vieta ad una testa di cazzo di svegliare i suoi vicini, tutte le domeniche, con i più fastidiosi rumori da cantiere, in barba al comune senso civico e al più elementare livello di educazione, lo stronzo trapana. E, quando può, martella, lima e sposta pesantissimi oggetti, cercando di fare più rumore possibile.

È dunque questa l’amata civiltà? Fracassare timpani e testicoli ai tuoi vicini nei limiti permessi dalla legge?

Sonoramente gli risposi dove poteva ficcarsi il suo trapano. Nessuna ordinanza lo vieta.

Grazie alla forza della rabbia ottenni due ore di silenzio.

21 commenti su “TRANQUILLO, COME DOMENICA MATTINA”

  1. lo so…

    …a dire “dove andremo a finire, non c’è più educazione, non c’è più rispetto…” si fa la figura dei vecchi barboni col luogo comune sempre pronto, però un po’ è vero…

    l’unica soluzione è il pan per focaccia: chessò, hai da fare verso le 4 del mattino??

  2. Al mio vicino è appena morto il cane-discoteca che rivaleggiava sicuramente con il tuo trapano. Non posso dire di essere infelice: ho esposto paramenti arcobaleno.

  3. è l’odiosa sindrome da costruzione del nido.

    l’unico antidoto conosciuto è cercare di trasferirsi in quartieri per single (o persone normali, che dir si voglia).

    in alternativa, trasformarlo in un condominio single-oriented con feste continue negli orari consentiti e vocalizzazioni sessuali ad ogni ora (anche registrate).

    entro 3 mesi se ne vanno.

  4. Però che peperino la ragazza! ;0) Io ho da due mesi le impalcature della vodafone sul terrazzo… fortunatamente però di domenica dormono anche loro. Solidarietà! ;0)

  5. Ti posso suggerire l’uso della Loctite: devi semplicemente sporcare l’interno del blocchetto della serratura attraverso uno spillo o una chiave grondante la supercolla, non appena sei certa che non ci sia nessuno in casa. Certo, una volta entrati torneranno a giocare col trapano… una volta entrati…

    saluti

    kri

  6. Argomenti curiosi, da quando leggo questo blog (questo “da” va senza accento, vero?… vedi che imparo presto, maestrina). Prima la Biennale, poi il rumore del trapano, da qualche altra parte i ritardi del treno, insomma nella maggior parte dei casi disagi, insoddisfazioni, malesseri. Poi anche la parentesi del dildo, ma raccontata in terza persona, vivadio non lo so se è un buon segno. Non è che ti gira un po’ male, danietta?

  7. perche’ solo INDICARE dove riporre l’amato trapano?!?!?

    come mi piaci quando fai la rissosa!!!

    zora

  8. sì ma così pensano ai teppistelli e alla fine si abituano (ho scoperto che certa gente si abitua a tutto!)

    invece devono proprio capire che non è zona per loro!

    a meno che con la chiave tu non faccia disegni osceni…

  9. La soddisfazione più grande è stata sentire piangere la vicina, ieri, perchè gli operai hanno fatto male un lavoro:)

    Luca: non è necessario trovare del marcio ovunque. Racconto spesso di disavventure perché riderci sopra mi aiuta a vivere più serenamente. Scrivere “che bella giornata, ho fatto la cacca e ho perso tre etti” non mi darebbe la stessa soddisfazione che mi dà esorcizzare la sfiga.

    That’s all, folks!

  10. Suggerisco di ricambiare con rumori altrettanto sonori ma di tutt’altra natura in orari da lui considerati sacri. Prova a immaginare un concertino di gemiti e mugolii mentre ha a cena genitori e/o suoceri e/o capoufficio…

    In perfetto stile Malafemmena, direi…

  11. Siete in molti a darmi questo consiglio (tra l’altro, entornata Daisy) ma non voglio concedere a quella coppietta insulsa il lusso di poter imparare qualcosa da me 😉

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