Miracoli italiani

Nelle ultime 5 settimane, l’architetto e la dottoressa si sono trasferiti da Udine a Padova, hanno trovato lavoro, hanno cercato e -forse- trovato un bell’appartamento in affitto e sono, addirittura, dimagriti.

Domani, martedì 13 maggio, Dania lascerà il suo incarico occasionale per passare a un più dignitoso contratto a tempo determinato.

Visto il periodo storico, i traguardi dei nostri due eroi devono essere attribuiti alla nuova o alla vecchia legislatura?

36 commenti su “Miracoli italiani”

  1. antonio vergara: c’è di peggio! Ad esempio essere a Udine in affitto e non avere, in due, nemmeno lo straccio di un lavoro 😀

  2. Dottoressa Padova già la conosci per averci studiato e lavorato. Per come la conosco io, mi sembra una città gentile. Buone cose e cin cin con un spritz

  3. ninna_r: ma grazie!

    Gianluca: in realtà, mi sono trasferita a Padova, da Napoli, nel ’92 con la famiglia. Quindi è un po’ come tornare a casa (anche se poi a 19 anni me ne sono andata via da lì, per poi tornarci circa 8 anni dopo).

  4. Eugenio Montale: I Limoni
    Ascoltami, i poeti laureati
    si muovono soltanto fra le piante
    dai nomi poco usati: bossi ligustri o acanti.
    lo, per me, amo le strade che riescono agli erbosi
    fossi dove in pozzanghere
    mezzo seccate agguantanoi ragazzi
    qualche sparuta anguilla:
    le viuzze che seguono i ciglioni,
    discendono tra i ciuffi delle canne
    e mettono negli orti, tra gli alberi dei limoni.

    Meglio se le gazzarre degli uccelli
    si spengono inghiottite dall’azzurro:
    più chiaro si ascolta il susurro
    dei rami amici nell’aria che quasi non si muove,
    e i sensi di quest’odore
    che non sa staccarsi da terra
    e piove in petto una dolcezza inquieta.
    Qui delle divertite passioni
    per miracolo tace la guerra,
    qui tocca anche a noi poveri la nostra parte di ricchezza
    ed è l’odore dei limoni.

    Vedi, in questi silenzi in cui le cose
    s’abbandonano e sembrano vicine
    a tradire il loro ultimo segreto,
    talora ci si aspetta
    di scoprire uno sbaglio di Natura,
    il punto morto del mondo, l’anello che non tiene,
    il filo da disbrogliare che finalmente ci metta
    nel mezzo di una verità.
    Lo sguardo fruga d’intorno,
    la mente indaga accorda disunisce
    nel profumo che dilaga
    quando il giorno piú languisce.
    Sono i silenzi in cui si vede
    in ogni ombra umana che si allontana
    qualche disturbata Divinità.

    Ma l’illusione manca e ci riporta il tempo
    nelle città rurnorose dove l’azzurro si mostra
    soltanto a pezzi, in alto, tra le cimase.
    La pioggia stanca la terra, di poi; s’affolta
    il tedio dell’inverno sulle case,
    la luce si fa avara – amara l’anima.
    Quando un giorno da un malchiuso portone
    tra gli alberi di una corte
    ci si mostrano i gialli dei limoni;
    e il gelo dei cuore si sfa,
    e in petto ci scrosciano
    le loro canzoni
    le trombe d’oro della solarità.

  5. Very Very Very Compliments o come diceva il mio prof di ginnastica: …..

    (era muto!)

    Un giorno che passo di lì tienimi in caldo un bel piatto di tortelli!

  6. in bocca al lupo, dottoressa!!
    complimenti per la casa, il lavoro, l’omo e soprattutto per essere dimagrita (dimmi il tuo segreto!)

  7. ovviamente alla nuova e poderosa legislatura. e con la tua precaria situazione cambieranno anche le stagioni, l’inverno sarà freddo e duro, l’estate calda e vigorosa, primavera e autunno torneranno a gratificarci con miti tepori e fumantine nebbie. saranno inoltre previsti vivaci cambiamenti nei costumi: riapriranno, a breve, le case chiuse; si parlerà obbligatoriamente in bergamasco (di sopra) oppure nel dialetto della propria città, previo permesso della questura; avremo, vivaddio, una piccola centrale termonucleare in cortile e i nostri animali domestici avranno l’obbligo di alzarsi in piedi durante l’inno regionale.

  8. attribuitela a voi stessi e dite che ve lo siete meritato

    fuori tema, ti posso mandare su ilmattinodopo.blogspot.com e provare a convincerti a scrivere un racconto anche tu?

  9. Son contenta per i cambiamenti e soprattutto per il conseguimento di quel famoso ‘pezzo di carta firmato’.. un po’ però la tua quotidiana presenza ci manca.

    Besos,

    Selene@ABS

  10. … sempre di politici si tratta. (cmq direi alla nuova legislatura, altrimenti misterB si arrabbia e tira un’altro pugno in testa a Brunetta)

  11. Già ti sei guadagnata un contratto a tempo determinato? Sei una donna in costante e vertiginosa ascesa…

  12. Di contratti a tempo determinato, nella mia vita, ne ho già svolti 2. Da entrambi mi sono licenziata, per motivi lungamente spiegati anche sul blog e non li rimpiango affatto.

    Quest’ultimo, considerato anche che è un lavoro che mi piace, lo terrò fino alla scadenza (salvo proposte migliori o nomine a sottosegretario di qualche ministero dove mancano femmine).

    Detto ciò, ringrazio tutti per l’incoraggiamento e per il sostegno nei giorni bui della più tremenda depressione da disoccupata.
    Sebbene dedicherò meno temo e spazi meno compulsivi alla rete -e di certo non mi farà male- cercherò di curare la social life con lo stesso entusiasmo.

    Ultima nota per l’anonimo che riporta Montale: quella è la poesia che ho discusso all’esame di maturità e la maturità l’ho fatta in un liceo padovano (il Curiel). È una piacevole coincidenza o mi conosci così bene? :)

  13. Stasera sono uscita col tuo uomo….Tu 6 stanca dal troppo lavoro…..ed io ne approfitto!!!!!Baci

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