Secondi i dati dell’Associazione Italiana Editori, leggono solo 4 italiani su 10.
Gli altri 6 aspettano il film.
Secondi i dati dell’Associazione Italiana Editori, leggono solo 4 italiani su 10.
Gli altri 6 aspettano il film.
I commenti sono chiusi.
Nunn’è overo. 3 aspettano ‘o film gli altri 3 se lo faranno raccontare (braccini corti)
numeri gonfiati, c’è chi compra i libri per arredamento…
Il libro ha i suoi svantaggi, ci vuole più tempo per sapere la storia e costa di più che andare a vedere il relativo film. E poi ha quel maledetto vizio di richiederti un po di intelligenza ed immaginazione.
Visto il tuo appeal, per frenare questa deriva dovresti iniziare una trasmissione culturale.
Tipo : “Ha letto con Dania”.
Non riesco proprio a immaginarmi la versione cinematografica di “Cotto e Mangiato” della Parodi.
Chi potrebbe interpretare il marito frustrato per il fatto che non può mai farsi una pasta?
Mah..
mi stavo appunto chiedendo quanti libri legge un italiano nell’arco della sua intera vita
E tre di quei quattro leggono Moccia, Vespa e Morelli, mentre quelli che vanno al cinema mantengono i Muccino, i Vanzina, i Neri Parenti e quel rincoglionito dalla nascita di Pupi Avati.
giuro che questa è vera.
stamattina prendo l’ascensore con una tizia che conosco appena, le guardo nella borsa e dico:
ehy stai leggendo il signore degli anelli
lei: si perchè?
no sai perchè io ho tatuata una roba sulla schiena, insomma la scritta, poi sai mia madre leggeva questo libro quando stavo nella sua pancia e lo leggeva pensando di leggerlo a me, e insomma io l’ho letto quattro volte.
Pensa ho anche la foto di Tolkien appesa in salotto
lei: a no lì non ci sono ancora arrivata, per ora hanno parlato solo di Bilbo
😐
Ah ah ah. Ehm.
Tolkien con il cognome che aveva, poteva ritargliarsi un cameo nel racconto.
Buongiorno!
Mi vengono in mente due spunti comici: il primo è una strip del mio caro e fraterno amico Silver, papà di Lupo Alberto.
Glicerina, il papero, dice entusiasta ad Alcide, il maiale (l’intellettuale – si usa ancora questa parola? – della fattoria): “Sai, ieri ho visto un film per tivvù: la Bibbia di John Huston!”
“Ah”
“C’era la torre di Abele…”
“… Babele”
“E quando Mosé costruisce l’arca…”
“… Noé”.
“Bello, eh!”
“Eh, già”.
(Pausa) “… Chissà se c’è anche il libro…”
Il secondo è personale e – lo giuro sul machete che mi lasciò in eredità Bonvi – assolutamente autentico.
Cinema. Hamlet di Kenneth Branagh (lo adoro, quando non si fa cogliere dalla megalomania: 4 ore scorse via magnificamente). A film finito, due ragazzine a fianco – al massimo diciassettenni – mormorano, delusissime: “Ma come? Muoiono tutti! … Che peccato!”
Io: “Ehm, ragazze, ma è una tragedia!”
(Piccate) “Sì, ma PROPRIO TUTTI!”
“… Non avevate letto il libro, prima?”
“No!”
Besitos
Meglio che se avessero detto che il film era meglio del libro…
:oDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDD