Tutte le altre vite

C’è che io le scelte che non ho fatto, le decisioni che non ho saputo prendere, le storie in cui non ho avuto il coraggio di tuffarmi le vivo tutte nella mia testa.

Passo giornate intere, nella mia fantasia, a continuare amori mai nati, a fare lavori che non ho fatto, a dire frasi che non ho mai detto, a costruire castelli in cui non ho abitato, a baciare bocche che non ho baciato, a prendere treni che non ho preso, a scrivere frasi che non ho scritto, a sorridere nei momenti giusti, a dire resta a chi, invece, se n’è andato, a dire ti amo al posto di gridare ti odio, a dire proviamo al posto di finiamo, a essere felice invece di essere triste.

Passo giornate intere a vivere la mia vita e le vite che non ho vissuto, tutte insieme, tutte nel cervello, negli occhi e nel cuore.

Passo giornate intere a vivere così tanto che poi, la sera, sono distrutta.

Ma non riesco mai dormire, perché, di notte, c’è tanta, ancora tanta vita perfetta da immaginare.

35 commenti su “Tutte le altre vite”

  1. Complimenti, davvero toccante… hai messo in parole emozionanti quello che penso, provo, sento, vivo anche io da tempo, forse da sempre!

  2. in questo periodo, quando entro qui da te, è come se andassi dallo psicologo. Mi rispecchio in quello che scrivi, faccio confronti con la mia vita, con le mie sensazioni… ho realizzato che se tu fossi un uomo probabilmente a quest’ora mi chiederei perché mi hai mollata per una più gnocca! 😉 bacioni (casti)!

  3. Anche io ho vissuto queste situazioni. Fino all’oblio. Ma ho capito che questo modo di pensare e come un modo come di non perdonarsi delle scelte fatte e rimpiangere decisioni (o non decisioni) prese in un secondo tempo.
    Mi sono reso conto che il tempo passato non ritorna più, purtroppo. Allora credo che è opportuno perdonare se stessi, come sto facendo da tempo, cosi da accettare me stesso più profondamente nel mio animo e vivere finalmente il presente e prepararmi al meglio per il futuro, qualunque esso sia.
    Non sara certamente peggiore, sarà solo diverso. E forse più consapevole.

  4. è da un pò che seguo il tuo blog e volevo farti i complimenti.
    quest’ultimo post, poi, è fantastico.
    anche a me succede di vivere scelte non prese…ma non sarei mai riuscito a tradurlo in parole come hai fatto tu.

    grandissima

  5. Sei grande! Infatti ti seguo su Twitter.. ti scoccia se condivido su Facebook?! Ovviamente scrivo che l’autrice sei tu!

  6. Grande!! Da 1/2 ora sto facendo si con la testa, ogni msg è una perla. Che bella scoperta sto blog.

  7. MrGegius mi riconosco nel tuo commento.
    Dania scrivi, scrivi e scrivi.
    Io ti vedo come Melissa P.
    Auguri

  8. Capita anche a me comunque, ma più che una condanna, la fantasia, è un posto unico e solo nostro in cui non bisogna rifugiarsi, ma sorridere. Dania è perfetto come lo descrivi ma prova anche a immaginare le vite future, non solo quelle passate… a volte ti ci ritroverai dentro davvero.

  9. occorre trovare un editore.
    numerosi pezzi sono da stampare, su carta. Insieme farebbero un libro, di quelli da infilarci il naso e respirare il profumo della carta.

  10. Finchè ero single ragionavo così. Poi ho scelto di vivere la vita reale. Tutt’altro che idilliaca… ma onesta e sincera nei confronti di entrambi.

  11. …certo che ,senza togliere nulla alla “commestibilita’” di cio’ che scrivi….i commenti : “ma che bonta’,ma che cos’e’ questa robina qua!”.

  12. capita anche a me, continuamente.
    anche se cerco di vivere la mia vita vera, non ce la potrei fare senza le “vite” della mia fantasia…sono uno sfogo, un desiderio, un angolo nascosto, un rifugio, uno spunto di riflessione. sono indispensabili.
    sei davvero forte!

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