Una buona notizia

Il fatto è che, non so come spiegarlo, ma a un certo punto vivi. Perché la vita non è fatta solo di felicità e tristezza. È fatta di aprire gli occhi, di dormire, mangiare, lavorare, ah! lavorare, di comprare cose, sudare, correre, leggere, bere, camminare. A volte vivi innamorato, altre infelice, altre stanco, altre disperato. A me è successo che pensavo che si sarebbe fermato tutto, che senza l’amore, senza quella passione che mi chiudeva lo stomaco, senza gli abbracci, senza le parole, sempre le stesse, sul mondo immaginato insieme, senza te, lui, lei, gli altri, io non avrei vissuto.

E invece vivo. E faccio fatica come faticano tutti quelli che vivono il prima e il dopo, come faticano quelli che si chiedono cosa sto facendo?, come faticano tutti quelli che hanno avuto il cuore pieno e poi vuoto e poi pieno e poi di nuovo vuoto.

Invece vivo, pensa. Io non ci avrei creduto. E non è che si stia proprio bene, insomma, a vivere così. Si vive.

Ed è già estate, però.

Io penso sia una buona notizia.

14 commenti su “Una buona notizia”

  1. “..E non è che si stia proprio bene, insomma, a vivere così. Si vive” Già. Lo capisco davvero bene..

  2. ma che avete capito? avete un capito vostro??? o c’e’ un capito generale che io invece non ho capito?

  3. Ero quasi arrivata a dire “vivo” anch’io. Dopo essermi fatta il mazzo per alzarmi il mattino, respirare, lavorare e parlare, finalmente sono arrivata a dire “vivo, vivo di nuovo”.

    Poi sabato abbiamo avuto una ricaduta. Sta storia è peggio dell’influenza. Anzi no. E’ una verruca.

    Oggi mi sento quasi bene… Ho avuto la mia dose di lui.

    Domani starò peggio e dovrò ricominciare tutto da capo.

    E allora m’impiccherei per quanto sono cretina.

    Umpff.

  4. Aldolo, ecchetedevodì.
    Al momento ho questo e parlo di questo.
    Poi posso anche crearmene di migliori.
    Al limite t’avverto.

  5. La mia buona notizia è che sto meglio senza.
    Senza quelli che amano così, un po’ per sentito dire. Parenti, amici e ex marito, o presunti tali.
    Così piano piano faccio posto a quelli – pochi – che ne vale la pena, che se non ti sentono in forma si preoccupano almeno un po’. Che sanno che regalo farti per il compleanno e cosa fare per tirarti su il morale.
    E faccio posto a me stessa, che ho dovuto sempre farmi più in là per fare posto a degli ego troppo ingombranti per accorgersi del mio star male.
    La buona notizia è che adesso sono io che scelgo. :)

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