Dire, fare, baciare quando capita

Sono stata a pranzo con gli amici e ho bevuto tanta birra. Ho gli amici artisti, che scrivono, giocano a poker, fumano sigarette dai nomi strani e raccontano storie divertenti. Beviamo molto e io mi dico sempre basta! è l’ultima volta, ché poi ingrasso a bere tutto quest’alcol. Ma siamo i trentenni precari, noi. Ce lo meritiamo un po’ di alcol, adesso che possiamo permettercelo. Allora metto su un paio di chili e penso che non ho più un fidanzato con cui lamentarmene. Mi tocca andare in palestra.

Ho mangiato una mela Granny Smith, una di quelle mele verdi e grosse e un po’ aspre. La prima volta che ho mangiato Granny Smith è stato da bambina in Olanda, quando abitavamo a Den Haag e ricordo che a Napoli non c’erano le mele verdi, mamma comprava sempre le mele annurche e la Granny Smith era l’esotismo, la trasgressione. È come quella benedetta madeleine proustiana, la mela verde, mi fa pensare a mio padre, come adesso, che provo a finirla e non mi va e mi perdo nei ricordi.

Sto provando a portare in Italia un progetto francese che si chiama Adotta un ragazzo. AdottaUnRagazzo è un social network in cui decidono le donne, gli uomini sono messi negli espositori, li puoi tenere nel carrello un po’, li puoi adottare, ci puoi uscire, scherzare, dire, fare, baciare. È un progetto che mi sta divertendo molto. Potete iscrivervi qui.

Ho deciso di vendere la casa padovana per diventare veramente milanese e non so ancora se Milano è la città per me. Non mi ha mai corteggiata molto, non mi fa le fusa, non è galante. È un po’ come gli uomini di cui mi innamoro, per questo mi piace tanto.

21 commenti su “Dire, fare, baciare quando capita”

  1. Milano cara Dania non corteggia mai nessuno. E’ una città attezzosa, se la tira, un po’ come le donne; la devi conoscere a fondo, devi entrarle nelle viscere, comprenderla, come le donne; allora la sopporti nonostante il suo atteggiamento perché sai che può essere diversa, come le donne.
    Io son scappato da Milano tanti anni fa perché quello che mi offriva sembrava un po’ finto, precario, non definitivo, come le donne.
    Però torno a Milano a seconda delle stagioni o dei mesi perché, come le donne, ne hai bisogno. Però solo un po’.

    Ciao
    Giovanni

  2. La casa, se vuoi, vienila a trovare in penisola sorrentina, non a Milano… Non sarà mitteleuropea ma ha tanto fascino degno di una dott. come te… Ciao

  3. Comunque Dania non devi preoccuparti se va tutto in malora.E’ tutto assolutamente necessario.E sarà così forse ancora per un paio d’anni.Credo sia necessario che a volte ci siano momenti così.

  4. ma è spudoratamente copiatooo, e i diritti di autore di questo sito? non puoi rubare un’idea in tutto e per tutto, anche le immagini!!! non si fa

  5. milano uccide. se devi andartene dal nord est (ti avrei visto piu’ a trieste che a padova) meglio la svizzera italiana dove le persone capaci come te possono vivere dignitosamente del proprio lavoro.
    non sara’ il brasile ma e’ il posto piu’ vicino al belpaese dove in caso di necessita’ o di nostalgia in un paio di ore di treno rientri nel paese che tanto male ti tratta in quanto donna, giovane, laureata, ecc.

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