Non ho avuto una famiglia tradizionale, di quelle che madrepadre e divisione dei ruoli e piccoli mulini bianchi e vacanze tutti insieme. Ho avuto però una bella famiglia, di mamma e nonni persi troppo presto e cugini che erano altri fratelli e zie e zii, tanti zii, compresi quelli guadagnati sul campo, perché a Napoli parente lo diventi per presenza, vicinanza, patto di fedeltà e non legame di sangue. Ho avuto poi tante tribù di amici, veri e sinceri, di amiche come sorelle, di confidenti, mentori, compagni di viaggio.
Non credo che serva un’accoppiata di cromosoma XX e XY per creare una famiglia. Non credo che ci sia un solo modo per costruire e far funzionare una casa. Non credo che un uomo e una donna siano a prescindere l’unica combinazione che possa rendere felice un bambino.
Credo che sia importante, decisivo, indispensabile, non solo l’amore, ma il desiderio, la volontà, la maturità, la responsabilità di avere figli, di costruire una famiglia.
La volontà. Il desiderio. L’amore. La responsabilità. La maturità.
Non sarà il tuo organo riproduttivo o la tua inclinazione sessuale a fare di te un buon genitore. Uno buono. Saranno l’impegno, la costanza, l’attenzione, la pazienza, la sensibilità. L’amore amore amore amore.
Perché siamo stati tutti figli e l’unica cosa che abbiamo sempre desiderato è stato essere amati e desiderati. E basta.
Auguri a tutti i papà, anche quelli senza bambini.
ed io ho avuto una famiglia che sembrava quella del mulino bianco , o almeno mia mamma voleva che lo sembrasse (e sottolineo sembrare) con un padre che non si è mai saputo assumere le sue responsabilità ed ancora oggi, che siamo ormai adulti, è sempre più figlio che padre. Ed una mamma che ci ha vomitato addosso tutte le sue frustrazioni di donna e di moglie, fin da piccoli. Abbiamo elemosinato amore come meglio abbiamo potuto. Ognuno di noi tre figli ha cercato e trovato strategie per sopravvivere . Ed oggi ci ritroviamo adulti con le spalle larghe abbastanza, grazie alle “mancanze ricevute” a cercare di perdonarci per poter perdonare loro ed andare avanti.
Auguri a tutti i figli che ce l’hanno fatta anche da soli.
Un saluto @Dania
Si impara ad andare avanti, Rossella. Si cresce forti. E ci si promette sempre che i nostri figli saranno amati molto, molto più di noi.
Un abbraccio.
Amen. E ora ti vado a mettere nelle citazioni che raccolgo su Tumblr…
La mancanza di un esempio valido si sente. Auguri ai papà separati che fanno doppia fatica per la metà del risultato.