Fuori fa freddo, però sul divano ho bevuto una birra ghiacciata, guardando un po’ il soffitto, un po’ la TV, un po’ i palazzi gelidi di Milano al buio.
Mi sono sentita leggera, perché è arrivato il momento, quel momento in cui non mi mancano più, il momento in cui non aspetto ritorni, il momento in cui cerco, in cui non mi guardo più alle spalle, non ritorno sui miei passi a pensare dove potrei aver perso il cuore.
Non è vero che chi va via si porta tutto, chi va via lascia sempre qualcosa. Anche il vuoto è qualcosa. Qualcosa da riempire.
Poi arriva il momento che non ci pensi più e ti senti così serena e fai solo quello che ti va di fare e non vuoi altro che stare bene, da sola, in compagnia di qualcuno di passaggio che ti scaldi un po’ i piedi una serata, degli amici che ti conoscono meglio di te, che sanno capire quando è il momento di presentarsi a casa con del buon vino e con tutto il futuro.
Mi piace stare al caldo a bere birra ghiacciata, mentre fuori Milano gela e inghiotte tutto, tutto il passato, tutte le attese deluse, tutti i sospiri che non tornano più, tutte le coincidenze che ci siamo evitati, tutti gli incontri infelici, tutti i sorrisi abbozzati, quelli sinceri, quelli feriti, tutta la fretta, tutta la distanza che ci ha separati, fino e renderci estranei e nuovi.
Mi piace stare al caldo a bere birra ghiacciata e ci sono tante cose da fare, ma io resto qui a pettinare la noia, carezzando il gatto, canticchiando canzoni imbarazzanti, fantasticando su domani, riempiendo il vuoto di scatole nuove con dentro i nuovi incontri, i nuovi progetti, l’incoscienza e un po’ di fottuta fiducia.