Oggi pomeriggio andrò a manifestare anch’io, insieme a tante altre donne che chiedono più dignità.
Non lo faccio perché credo che cambi le cose, non lo faccio perché mi aspetto che scendere in piazza sensibilizzi, non lo faccio perché ho smesso di essere cinica e ho iniziato a credere davvero in un cambiamento possibile.
Lo faccio perché -e mi si perdoni la metafora poco femminile- mi sono rotta i coglioni!
Me li sono così fracassati che ho bisogno di uscire, marciare, gridare, stare con gente stufa quanto me, non sentirmi sola, non sentirmi cretina per essere così inadeguata in questo paese, non sentirmi sempre incazzata, non sentirmi sempre una donna fuori luogo, non dover sempre spiegare la differenza tra libertà e mercimonio, tra indignazione e frustrazione.
Manifesterò per il motivo meno nobile e non sono nemmeno convinta che una manifestazione del genere sia qualcosa di positivo.
Però camminare e urlare non ha mai fatto male a nessuna.
E poi fa dimagrire.