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Generazione 56k

L’estate dei blogger finisce con i giorni della Blogfest.

Fino all’ultimo giorno indecisa se andare o meno. A Riva del Garda farà freddo, come sempre, pioverà, poi ci saranno troppe persone, troppe poche persone, troppo alcol, troppo poco alcol, troppi amici, troppi pochi amici. Vado. Non Vado. Vado. Non vado.

Alla fine ci sono andata. C’era il sole e un sacco di pioggia. C’erano amici veri e persone che non avrei mai voluto rivedere. C’erano i vecchi blogger e i nuovi abitanti della rete.

Un tempo la Blogfest era la nostra festa, quel momento che ti faceva dire ecco la mia gente! o frasi così. Era una delle poche occasioni per vedersi, nel senso proprio di guardarsi in faccia, di associare la faccia a un nick, di chiacchierare senza uno schermo, di fare sesso dal vivo e non in cam con qualcuno conosciuto tra i commenti di splinder.

Il primo anno lo sponsor aveva spesato tutti quelli che qualcuno aveva definito blogstar. Gli altri, come me, erano esclusi da alcuni posti, eventi, ristoranti. Entravi solo se eri Blogstar. Tutti i blogger sono uguali, ma alcuni sono più uguali degli altri.

Il primo anno è stata una festa fascista, probabilmente in buona fede, e io mi ero detta mai mai mai più.

Poi ci sono tornata sempre, tranne l’anno scorso che proprio no, no, no. Era diventata una festa bella, erano tutti uguali, si mangiava insieme, si discuteva, si scambiavano idee, si creavano connessioni, si cercava lavoro, si cercavano amicizie.

I blogger non ci sono più. Sono in via d’estinzione. Quest’anno c’erano tante facce nuove: facce da twitter, da facebook, da friendfeed.

C’eravamo noi in un angolo, i vecchi dinosauri, la generazione splinder, la generazione che bloggava con il 56k. Guardavamo i giovani e le agenzie venute a fare markette e gli sponsor che chiedevano twit in cambio di alcol, magliette, caffè, spille, borse, penne.

C’erano i barcamp, ma poca partecipazione dal basso. C’erano più momenti di socializzazione che momenti di condivisione di idee e progetti.

La Blogfest è una festa. Non si va per imparare, si va per chiacchierare, abbracciare, salutare, bere, mangiare, accoppiarsi, ballare.

La maggior parte degli amici che c’erano a Riva del Garda li vedo tutto l’anno. Però è bello incontrarci per ricordare solamente come ci siamo conosciuti. Ci siamo conosciuti ognuno sul proprio divano, alla propria scrivania, passeggiando per la rete.

All’improvviso, seduti a un tavolo, riparandoci dalla pioggia, ci siamo messi a rievocare i “vecchi tempi”.

Siamo diventati bambini grandi. Alcuni si sono sposati, altri hanno figliato, altri sono spariti, altri ancora hanno fatto fortuna, moltissimi invece no. Era un po’ come il finale di Sapore di mare, con noi seduti alla Capannina e, in sottofondo, le note di Celeste Nostalgia. Che quasi ci scappa la lacrima.

Sono stata bene. Il mio blog respira ancora, anche se a fatica. Se mi chiedono cosa fai nella vita? la prima cosa che rispondo è sempre la blogger.

I blog stanno sparendo, come i calzolai, come i Blockbuster, come gli impagliatori di sedie. Arriveranno cose nuove e bellissime e ci sarà tanta altra gente che si ama-odia-abbraccia-lavora insieme-disprezza-discute. Noi saremo in un angolo a dirci che siamo stati i primi. Poi inizierà come sempre a piovere e allora ordineremo un altro spritz, guardando il lago grigio e silenzioso.

Cose che non sapevo e che ho imparato alla Blogfest

Molti dei blogger che un tempo leggevo svogliatamente sono diventati cari amici.
E devo sforzarmi di leggerli con più attenzione altrimenti si offendono.

Gli eventi che organizzi per hobby ti massacrano di più degli eventi che organizzi per lavoro.

Reggo più gli spritz che i mojito.

La prossimità di un lago favorisce gli accoppiamenti promiscui tra i blogger.

Il mio blog è un blog erotico.  Anzi, è il miglior blog erotico del 2010 secondo i Macchianera Blog Awards.
Se non vi eccitate leggendolo, avete dei problemi.

Secondo i TweetAwards sono la tweeter più sexy.
In 140 caratteri si nota di più il mio culone che il cervello.

DaniaFest (per non parlar dei blogger)

Dal 24 al 26 settembre, a Riva del Garda, si terrà l’ormai consueto raduno di debosciati abitanti del web, dediti alle gozzoviglie e all’accidia, armati di reflex, alcol e smartphone.

L’evento, che per praticità continuiamo a chiamare Blogfest, vedrà anche quest’anno la partecipazione della dottoressa in qualità di organizzatrice o connivente di alcuni dei barcamp più bislacchi della storia dell’internet.

Di seguito, un breve elenco dei momenti nei quali corri il rischio di inciampare in Dania:

GGDNordest (24 settembre, La Paz Cafe)

A breve distanza dalla prima cena veneziana, in forse fino all’ultimo momento, la seconda cena (che in realtà sarà un aperitivo rinforzato) delle geek nordestine, riservata alle donne che amano la tecnologia e agli uomini che amano le donne che amano la tecnologia. Le iscrizioni sono aperte da oggi.

PhotosafariCamp (25 settembre, Palameeting)

Un safari fotografico alla scoperta dell’animale blogger. Un concorso semiserio con premi serissimi (offerti dalla Kodak) che premierà le migliori foto scattate durante una giornata immersi nell’habitat naturale delle belve 2.0.
Per maggiori informazioni e per iscrizioni visita il wiki e lucida la tua reflex per l’evento.

Techno-SwapCamp (25 settembre, Palameeting)

Un grande swap-party allargato a cose da nerd.
In pratica una grande festa in cui ognuno porta le cose che non usa più (scarpe, vestiti, telefonini, videogiochi, libri, harddisk, borsette, etc.), pulite e in buone condizioni e le scambia con oggetti degli altri. Le postazioni scambio saranno divise tra FASHION, VIDEOGAME, TECHNO, FOOD (con prezioso scambio di ricette) e BOOKCROSSING.

Partecipare è semplicissimo: porta al Palameeting quello che vuoi scambiare e cerca tra le cose degli altri.
Tutto quello che ti avanza e che non vuoi riportare indietro verrà devoluto in beneficenza all’associazione Il giracose.

Per iscrizioni e informazioni, visita il wiki o scrivimi un’email.

Aperitivo Terùn (25 settembre, Palameeting)

Finalmente di nuovo riunito, il direttivo del FaiQuelCazzoCheTiPareCamp organizza l’evento più alcolico della Blogfest.
Un aperitivo organizzato con la famosa regola del CPC (chi porta cosa) che prova a ricreare nel profondo nord un pezzo di meridione buongustaio.

Per iscrizioni e per scrivere cosa porti tu clicca qui.

12camp (25 settembre, Piazza delle erbe)

L’evento a spillo, che vede Dania come fata madrina, è un momento dedicato a donne (e uomini coraggiosi) che vogliono cimentarsi con i tacchi.
Ricchi premi e cotillon per tutte. Qui il sito dell’evento.

Se sei tra i fortunati partecipanti alla Blogfest e temi che i troppi impegni e la scarsa propensione all’ubiquità possano danneggiare le difese immunitarie della dottoressa, offrile da bere!

Se non ci sarai, prega almeno per la mia sopravvivenza.

Grazie.

Sabato ti porterò sul lago

Manca ormai meno di una settimana alla BlogFest e al barcamp più atteso degli ultimi due secoli: l’ErotiCamp.

Il programma della prima non-conferenza per soli adulti, che si terrà sabato 3 ottobre a Riva del Garda, è consultabile sulla pagina del wiki (che, lungi dall’essere un frutto esotico, è il sito dove troverete tutte le informazioni sul camp e la lista degli iscritti che hanno avuto il coraggio di dichiarare pubblicamente la loro partecipazione).

La giornata sarà dedicata, oltre che all’approfondimento dei temi che ci stanno più a cuore -sesso, incontri, feticismi, come farsela dare senza pagare, ecc.-, anche a una serie di iniziative di volontariato per la raccolta fondi per la LILA, tra le quali: aste di beneficenza, vendita di dolci fatti in casa e il banchetto “1 € 1 bacio“, che vedrà alternarsi Dania e altri blogger nell’equo scambio di bacetti e monetine.

logo_lila

Domenica 4, è poi prevista una visita guidata, per blogger o sedicenti tali, a un sex-shop della zona, che aprirà fuori orario solo per noi, con tanto di aperitivo e rinfresco. Un’occasione per i curiosi troppo timidi di scoprire cosa si cela nelle boutique dell’eros e per i più navigati di darsi allo shopping sfrenato. Le iscrizioni sono sempre qui.

Vi ricordo, inoltre, che anche quest’anno, per volere del popolo sovrano, sono in nomination per i Macchianera Blog Awards come miglior blog erotico. Se avete voglia di votare me o gli altri in concorso, potete compilare il form. Il tutto, come sempre, è gloria vana.

Macchianera Blog Awards 2009: Nomination

Postumi da socializzazione compulsiva

Giorno 1
Parti dalla tua città, afosa e bollente, e arrivi a Riva del Garda con la pioggia. Tanta pioggia. E una tromba d’aria. Tanta aria. E freddo.
Ti sorge l’improvviso dubbio di aver sbagliato abbigliamento e di essere una portatrice sana di sfiga.
Poi, incontri altri blogger bagnati come te, ti senti meno sola e decidi che è ora di cominciare a bere, per scaldarsi. Stringi decine di mani, sorridi a decine di facce, cerchi di leggere i nomi/nick sui badge per capire con chi stai parlando, facendo finta di saperlo già con chi stai parlando.
Accetti qualsiasi liquido ti venga offerto. Cerchi di essere più brillante che brilla.
Ti trasporti ad una festa piena di blogstar e blognonstar e sorseggi grappa, flirtando a casaccio.
A notte fonda, litighi col TomTom perché non hai idea di dove tu sia finita e come ci sia arrivata.

Giorno 2
Piove. La campana di una chiesa (maledetta) ti sveglia alle 6:30. Vai a funghi sulla moquette della camera della pensioncina a una stella. Non ricordi chi sei, con chi hai passato la notte, perché sei in una regione a statuto speciale e cosa sia una connessione wi fi.
Ti trascini ad un camp, con gli occhiali da sole, sotto il diluvio, per coprire le occhiaie. Ti accasci su una seggiola, per la stanchezza, e un parrucchiere ti fa la messainpiega, mentre una donna ti trucca.
Passi il pomeriggio a darti arie da pin up, mentre incontri volti vecchi e nuovi.
Baci tutti, sorridi, esageri. Bevi.
La sera, ti accucci su una poltroncina del Palacongressi, aspettando le premiazioni dei MBA.
Hai bevuto aperitivi con tanti nuovi e vecchi amici. Un bicchiere per ognuno di loro. Sei piena come un’otre.
Mentre iniziano le premiazioni, pensi che sarebbe stato il caso di non sfidare troppo la tua vescica. Decidi di aspettare la tua nomination per poi fiondarti in bagno. Quando schizzi fuori dalla sala, comincia a girare il pettegolezzo che tu sia uscita perché delusa e stizzita per non aver vinto. Quando, poi, spiegherai che lo spritz è diuretico, comincerà a girare il pettegolezzo che tu sia poco elegante per aver raccontato a tutti di essere andata al cesso.

Giorno 3
Non piove.
Ancora.
Poi, inizia e tu ti chiedi quanto doveva essere demoralizzato Noè.
Nel tuo percorso per raggiungere le conferenze, chiacchieri e ascolti. Arrivi al Palacongressi in tempo per l’aperitivo. Ti ricordi di avere un blog e cerchi di dire qualcosa d’intelligente che colpisca l’immaginazione dei presenti e dia loro l’idea che sei creativa.
Riesci solo a chiedere: -Dove mangiamo?-
Mangi, ridi, scherzi e bevi grappa. Poi, accendi il pc e digerisci.
Inizia il momento dei saluti. Cerchi di baciare&abbracciare chi ti è piaciuto e di dimenticare chi non non hai apprezzato.
Cerchi la tua umida macchina e ti rimetti in moto.
Dopo 100 km, rivedi il sole che cercavi da 3 giorni e scuoti la testa, sorridendo.

La prossima BlogFest, speriamo la si faccia nel Sahara.

Dania bacia tutti

La bellissima foto è del bellissimo Antonio

Un grazie di cuore a tutte le persone che hanno sorriso con me, in questa umida tre giorni, e in particolare a: Pro-fumo per la pazienza, Maxime per l’associazione a delinquere, Antonio Vergara per le mozzarelle di bufala, Pocacola per la musica, Stefigno per aver detto, mentre, demotivata, guardavo la splendida Lucarelli, che resto, comunque, un ottimo numero due e Roberto Grassilli per lo splendido regalo di non compleanno (con dedica).