Ho letto in anteprima il nuovo romanzo di Elena Ferrante, La vita bugiarda degli adulti. Ricevutane un copia dall’editore, a 48 ore dall’uscita a scaffale, ho rinunciato al sonno per poterlo finire in fretta, orfana da anni di trame e personaggi di un’autrice che ho amato con la pancia, prima che con la testa. La lettura di getto e notturna mi è sembrata un gesto di devozione dovuto e, a pochi minuti dall’ultima riga, ho deciso di rispolverare un luogo di …continua…
Non so più scrivere
Non so più scrivere. Magari è solo un blocco. Magari imparerò di nuovo. Magari il prossimo libro smetterà di tormentarmi e prenderà forma. Per adesso, non so più scrivere. E soffro.
Se mio figlio potesse capire
Se mio figlio potesse capire, se riuscisse a comprendere, gli direi che quei bambini vestiti di rosso, quelli che avevano la sua età, che saranno stati lunghi poco più di ottanta centimetri, che forse non arrivavano a dieci, undici chili, gli direi che quei bambini erano in mare per un caso. Perché per caso, figlio mio, tu sei nato qua e loro là, per caso tu hai il triciclo, i pupazzi, il seggiolone che si reclina e loro, sempre per caso, hanno …continua…