L’ANGOLO DELLA CRUSCA

Geremia scrive: mi mandi una foto?
Dania scrive: no!
Geremia scrive: xkè?
Dania scrive: perché usi le K, questo vuol dire che non leggi il mio blog.
Geremia scrive: uso le k? quindi?
Dania scrive: quindi non sei un mio lettore…
Geremia scrive: xkè? nn posso usare le k ed essere tuo lettore?
Dania scrive: no, altrimenti sapresti che detesto chi uccide l’italiano.
Geremia scrive: beh italiano a parte, io sono un feticista dell’italiano e ne sono fiero

30 commenti su “L’ANGOLO DELLA CRUSCA”



  1. Lasciatemi cantare, con la chitarra in mano

    Lasciatemi cantare una canzone piano piano

    Lasciatemi cantare, perché ne sono fiero

    Sono un italiano, un italiano vero

  2. Beh, cazzo a parte, anche io sono ricchione. (la logica a volte la gente la ripone nello scaffale più basso, tra il Dixan e il prodotto per il legno)

  3. se entri nel mio blog Dania c’è un altro esempio di K utente… si chiama punky899 e mi sto divertendo da matti a farla incazzare (anzi inkazzare).. ti dico solo una cosa adora gli articolo 31 ahahahahahahahaaaa!!! sono matto si si si

  4. Più che un feticista, mi pare un fetentone!

    E piantatela con tutte quelle “k”,

    anche lei Dottoressa, l’ho vista!

    :-)

    Andrea

  5. “detesto chi uccide l’italiano”

    … mi piace, Dania, mi piace!

    Potrebbe essere il titolo di un saggio, il ritornello di una canzone, la frase finale di un romanzo, la battuta di un killer in tv.

    Cammino per una via intasata di gente, a un certo punto uno sconosciuto mi blocca con una mano sulla mia spalla, mi fissa negli occhi e mi dice lentamente:

    «detesto chi uccide l’italiano…»

    Oppure

    Sto guardando un film dei Vanzina al cinema: a un certo punto mi giro e alla mia sinistra c’è un uomo col naso aquilino e una strana tunica indosso, a destra un uomo che ha il capo mozzato dal tronco e che tiene in mano, come una lanterna; io sto per dire, sollevando una coca:

    «Ehi… ma io ti ho già visto!! »

    Ma lui:

    «detesto chi uccide l’italiano…»

    Oppure

    Entro in un enorme parco, alberi ovunque. Fontane, giochi d’acqua, statue greche. Entro in un edificio, bianco, imponente. Ricordi della Grecia e di Roma si confondono con reperti della prima guerra mondiale. Arrivo in una stanza vuota. Per terra c’è un uomo con una sottoveste bianca, una apertura all’altezza delle pudenda, ha una piccola lastra di vetro posata sul viso e una donna ci sta cagando sopra. Io spalanco gli occhi e dico:

    «Ehi ma tu…»

    Lui allontana gentilmente la donna, sposta un po’ di merda che gli era finita in faccia, mette il pince-nez che aveva posato accanto e dice:

    «detesto chi uccide l’italiano…»

    Oppure

    Fermo la macchina in una piazzola di sosta. Scendo e faccio qualche metro per pisciare senza che le macchine che passano mi vedano. Mi appresso ad un albero. A un certo punto sento:

    «Coglione! Mi hai pisciato i fogli!! Stronzo!!»

    «Eh??»

    Mi giro e c’è un uomo con una corona d’alloro sulla testa, un libro di S. Agostino accanto che sembra antichissimo e una serie di pergamene sparpagliate e piene di annotazioni, in ogni angolo.

    «Ehi, ma tu» gli dico «tu… perché dici tutte queste parolacce? »

    «Ma guarda tu questo pezzo di merda», lo sento borbottare mentre raccoglie tutti i suoi fogli e si alza

    «Ma guarda tu questo pezzo di merda…» dice mentre se ne va.

    «Ehi» urlo «Ehiiii, ne hai dimenticato uno, dove vai, guarda, guarda… ‘Chiare.. fresche…’ e non so che cosa… ehiii… dove vai? Ehiiiiiiiiii»

    «Ma vaffanculo» mi urla, gettando via anche gli altri fogli «detesto chi uccide l’italiano…»

    (mia mamma ha fatto il mirto troppo zuccherino questo natale, uno non si regola)

  6. E gli accenti acuto e grave costantemente confusi da numerosissimi assassini della nostra lingua non li vendica nessuno?

    Perché?

    Ahimè!

    Baci,

    M.

  7. …io odio chi mette le ‘x’ al posto dei “per”….. mamma mia!!

    esempi vari:

    xché? , sxo , xverso, x fortuna, xdonami ect….

  8. Le “o” sono evidentemente rimaste schiacciate sotto il peso della cultura letteraria del tuo ammiratore.

    Assenti giustificate.

    M.

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