CATEGORIE E POPOLO

Dilaga la protesta dei tassisti contro il decreto sulle liberalizzazioni delle licenze.

Vorrà dire che anche questa settimana, come tutte le altre, prenderò il bus.

15 commenti su “CATEGORIE E POPOLO”

  1. A Milano gli autobus non ci sono mai quando ne hai bisogno, come la metro… in compenso alle fermate fai spesso begli incontri!

  2. Poveri tassisti, vogliono vedere rispettato il loro diritto a chiederti 100 euro per farti percorrere 1Km, poveretti. Che pena che mi fanno, in fondo è giusto che continuino a praticare tariffe-salasso, mai stati a Roma? Ecco, quello è il regno dei taxi coi cerchioni d’oro…

  3. Queste novità inserite dei taxisti, delle farmacie, del passaggio di proprietà di cretinate senza notaio etc… è la prima riforma che approvo di un governo di sinistra. Che stia diventado lentamente ma inesorabilmente comunista? :)

  4. A parte che le tariffe (se non vengono manipolati i tassametri) sono stabilite non dai tassisti, ma regolamentate, a me le liberalizzazioni fanno venire i brividi: mi vengono in mente le assicurazioni RCA, la benzina ed altro. Più che il consumatore ad essere tutelato è stato chi vende, con cartelli ed accordi vari.

    A me, sinceramente, del taxi non frega niente, quando lo prendo sono spesato, per cui…

    però noto come, non appena si toccano alcuni interessi, ecco che scattano le proteste…

    e poi, avete notato? Un governo di sinistra fa le liberalizzazioni e l’opposizione di destra protesta? Ma dove siamo finiti?

    Biondo

  5. è ora di finirla!

    Non se ne può più!

    Indignazione!©

    Ne approfitto per salutare l’anonimo che l’altro giorno si è arrabbiato per la fatwa. Era una fatwa fatua, of course 😉

    digitareStanca (in un paese in cui anche il prode Gattuso deve badare alle pubbliche relazioni…)

  6. Se un commerciante protesta contro i tassisti?

    Come dice la Cdl: questo governo se la prende con le categorie più svantaggiate! (avvocati, notai, commercianti, tassisti…)

  7. In dialàt mudnès, “ciaperel in dal bus” a vol dir un eter quel! Sta atéinta! 😀

    [Parte la musichina in stile pieroangela (quella di Bach che da sempre apre Quark). Da leggersi con voce risonante e ben modulata, da narratore di documentari]

    In dialetto modenese, bus significa buco.

    Tipicamente usato nel sintagma “bus dal cul”
    , tale vocabolo è dall’inizio dei tempi fonte di malintesi ed imbarazzanti incomprensioni. Già nel basso medioevo bla bla b la

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