IL PREZZO DELL’AMMISSIONE

Negli Usa, un libro-denuncia smaschera il falso mito della meritocrazia nelle scuole americane e rivela: -I figli di papà somari entrano nelle migliori Università grazie alle donazioni elargite alle stesse dalle loro famiglie!-

Gli italiani, ammirati, ancora una volta ammettono la superiorità degli Stati Uniti.

Noi permettiamo ancora ai figli di nessuno di laurearsi, andando ad intasare il mondo del lavoro con le loro pretese da dottori e creando disagi ai rampolli delle famiglie ricche e/o importanti…

32 commenti su “IL PREZZO DELL’AMMISSIONE”

  1. disagi? quali disagi?

    il figlio di un notaio o farmacista o medico che abbia l’intelligenza di seguire il mestiere del padre, non avrà certo disagi 😉

  2. Ma dai. Vuoi mettere la noia di avere decine di pezzenti che entrano nello studio di tuo padre cercando lavoro?

    Per non parlare di quelli costretti a fare concorsi pubblici insieme a tanti poveri illusi, che magari hanno anche studiato…

    :-(

  3. E’ mia convinta opinione che buona parte degli statunitensi siano delle grosse teste di cazzo.

    Sarebbe veramente bello non essere seguaci della moda che impone di copiare il modello USA. Purtroppo molti italiani ne cadono schiavi…

    Chissa’ se prima o poi riusciremo ad imitare Lula, Chavez e tutti quelli che cominciano a ribellarsi al Grande Fratello. Boh!

  4. Ed io che ero convinto che i figlidipapà italiani non facessero un cazzo, oppure che fossero dei fuoricorso eterni dediti al fancazzismo mantenuto!

    Grazie di avermi illuminato.

  5. siete solo gelosi di noi ricconi e intelligenti perche’ riusciamo anche a scoparci quelle galline delle strafighe laureate…..ops, ogni riferimento è puramente casuale ……

  6. io sono per la promozione dei meritevoli e per la soppressione fisica degli immeritevoli.

    Ma l’italia è un degime demoplutocratico.

  7. “Si vede che non sono abbastanza figa per fare carriera.

    Al massimo, per farmi mantenere.”

    . se è sufficiente… seppur subottimo è comunque un risultato 😛

    “Ah ecco come Bush ha preso la laurea, mi pareva ammé!”

    . G.W.Bush è strafiga??!?…

    . deve essermi sfuggito qualcosa… 😛

    poldo_ :¬]

    . un saluto d.ssa…

  8. ..ma i non ricconi non devono cercar lavoro, devono stare in giro per l’Italia e per il mondo e dare lezioni gratis, buttarsi nel sociale, riunirsi in logge massoniche di laureati frustrati dal sistema e ribaltare con la forza del gruppo la situazione che vige oggi qui.

    Se no sembrerà che abbiano studiato solo per fare soldi e allora il dubbio è:

    avranno studiato?

    o meritano di bussare a porte murate?

    Io comunque a scanso di equivoci non ho studiato, e me la cavo.

    E mi diverto, e faccio opere buone, elargisco mazzate agli studiosi da nulla e generalmente imparo da chi ha studiato davvero (perchè non gli costa nulla trasmettermi ciò che ha imparato).

    Insomma se volete fare soldi cari laureati, andate in Cina o in India o in qualche paese emergente, farete la gavetta ma poi vi verranno consegnate le chiavi dello sviluppo di quella nazione…beh magari non della Cina però del Bangladesh si, magari nel Mali..Papuasia dai..


  9. Da un anno moglie della rockstar Marilyn Manson, Dita von Teese e’ una delle protagoniste della mostra “Strenght&Beauty” a New York dal 12 settembre: donne famose provenienti da 15 paesi immortalate da altrettante fotografe. Il settimanale Grazia, in edicola domani, l’ha incontrata per un’intervista nella quale Dita ha svelato i segreti della sua bellezza e di non temere il passare del tempo: “C’e’ solo una cosa che mi spaventa davvero del diventare vecchia e che mi spinge ad andare tutti i giorni in palestra: e’ la paura di non avere piu’ un sedere fantastico”.

  10. loma: dita von teese è una delle protagoniste indiscusse dei miei sogni erotici. puro charme.

    sia le agevolazioni universitarie da fisico che quelle da “fisco”, vanno comunque riportate tra i meriti dei genitori. essendo appunto meriti (nel comune sentire di questa società, non nel mio) in realtà, semplicemente, si avvera una delle forme migliori di meritocrazia.

  11. Sono meriti dei genitori, non dei figli.

    Non doveva essere necessario fartelo notare ma lo è stato.

    Una conferma insomma che i meriti dei padri non devono ricadere sui figli.

    Aiaiaiai..

  12. dania, ti dirò, è uscita da poco dalla classifica la visione delle sue mutande, con il merletto di sangallo, che appariva in alcune delle strisce dei disegnatori più smaliziati.

    e comunque dita è dita, poche balle. tu sei meglio naturalmente e tutto il resto, ma dita seminuda dentro un una enorme coppa di champagne insieme allo champagne…bhe, è tutta da bere.

    :-)

  13. Dita è la numero 1.

    Purtroppo ama Marylin Manson e il giudice mi ha intimato di stare alla larga dalla signora Von Teese di almeno 1200 chilometri :(

  14. tanto la laurea non serve a un cazzo. mio padre mi ha sempre detto che la vita è un immenso abisso senza senso. l’unico consiglio che mi ha dato era di raccogliere bottiglie vuote

    WHOAREYOU

    the man, the blog, the monster

  15. guarda qui cosa ho trovato a proposito della vecchia e buona dita. dania credo che la signora von teese ti sia debitrice di almeno una conturbante idea.

    chapeau pour danià.

  16. boh…sempre detto che devo finire a fare a il barbone sotto qualche ponte londinese, tutti questi “grandi” affari mi fan girar la testa…

  17. Hai proprio ragione. Hai visto quante preoccupazioni creano alla signora Padoa-Schioppa i tre figli ancora precari…?

    Baci, M.

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