le faremo sapere

Secondo un’indagine di Repubblica, solo il 15% degli aspiranti all’assunzione conosce bene la lingua italiana.
Nonostante il proliferare di manuali zeppi di consigli, di modulari, di facsimili, di esempi per stilare come si deve una presentazione, sembra che la maggioranza dei curricula contenga strafalcioni grammaticali e ortografici.

Sorvolando sull’inesattezza del giornalista che, in barba ai consigli della Crusca, continua a usare la parola curriculum anche per indicarne il suo plurale, consci di possedere un’invidiabile esperienza nel campo, ci offriamo come correttori di bozze di cv e redattori di lettere d’accompagnamento per inesperti, sgrammaticati e pigri.

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54 commenti su “le faremo sapere”

  1. Probabilmente il giornalista crede che curriculum sia una parola inglese… Succede anche con media (che tanti pronunciano midia) 😉

  2. Io che di lavoro faccio proprio il selezionatore (che brutta parola) garantisco: il 90% dei curricula è scritto in un italiano che definire precario è un eufemismo….

    mcfatus

  3. Secondo il libro “Come si scrive il Corriere della Sera” curriculum è una parola latina e dunque, essendo la nostra lingua l’italiano, il plurare è curriculum.

    Punto. Le chiacchere degli accademici restano chiacchere!

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