La rivolta dei somari

Minacciare la bocciatura è reato.

La cassazione conferma la condanna ad un insegnante che aveva intimorito i suoi alunni con l’ipotesi della bocciatura.

A breve, verrà considerato reato anche possedere un qualsiasi titolo di studio.

Se anche tu sei un somaro, non mancare, domani sera, ad A letto con Dania. Dalle 22, qui.

46 commenti su “La rivolta dei somari”

  1. quindi in pratica…la gelmini istituisce la bocciatura col voto in condotta basso e poi non li puoi neanche minacciare come facevano le maestre uniche dei nostri tempi che quando minacciavano 5 in condotta era 5 e non c’erano santi, solo ceffoni da tuo padre?? Allora perchè ha rimesso pure le maestre uniche? Rimettesse anche i ceffoni obbligatori dei padri invece? A certi studenti farebbero solo bene

  2. no, dai, é una lettura forzata della notizia. Non é minacciare la bocciatura per uno studente cazzone, ma “In particolare, il professore aveva detto a Silvia C. che “non aveva più alcuna possibilità di essere promossa”, per ‘vendicarsi’ di un intervento fatto nell’Assemblea dei genitori dalla mamma della ragazza che proponeva di rimuovere il docente, per la sua scorrettezza, nel triennio successivo.”. E questo in effetti é una cosa un po’ brutta da fare… però il reato di “possesso di titolo di studio” mi sembra verosimile lo stesso

  3. Sei poco informata.
    E’ già reato! E anche il fatto che tu non lo sappia è reato. E il fatto che il fatto che tu non lo sappia è reato, è reato anche quello. E così via in una grande matrioska dell’indecenza.

  4. Azz. allora al secondo anno dello scientifico quando la prof di matematica disse a mia madre (arevamo quasi alla fine del 1°quadrimestre) che mi avrebbe rimandato a settembre, avrei potuto denunciarla. A saperlo prima…
    ad maiora…

  5. Secondo me saranno denunciati i figli degli operai che osano diventare avvocati o medici .Mentre i figli di papa’ somari si compreranno la laurea .Lo dice sempre Silvio che non siamo tutti uguali.

  6. A breve?
    Ma ti sei accorta che Bossi (no, dico, Umberto Bossi) è ministro?
    Fino a due anni fa, il ministro della salute (no, dico, della SALUTE) era uno che si vantava di non avere la laurea…

  7. Cleverance mi unisco al tuo commento.Hai maledettamente ragione!
    e’ la mia “prima volta” quì. Un ciao caloroso in primis alla DottoressaDania e ai suoi fedeli frequentatori :)

  8. vita vissuta di convivente medico (il papa piange ma non so che farci):
    di fronte al cardiologo del pronto soccorso che ha appena salvato la vita a ventenne in overdose di coca, Mamma Italiana prorompe:
    “IL MIO BAMBINO NON SI DROGA”
    il medico risponde:
    “allora si droga lei, signora”
    denunciato.
    finchè le mamme non saranno fuorilegge, c’è poco da sperare

  9. Io vi promuovo se mi aiutate a fare la seguente operazione:

    integrale di e (numero di nepero) elevato ad e (numero di nepero) moltiplicato x^2.

    Grazie

  10. Trovo assurda questa cosa, ma non ho approfondito, ammetto, e mi sono fermata alla notizia.
    Io cerco sempre, quando ho insegnato o insegno, di non essere frustrante, questo in linea generale e di non indurre rispetto con le minacce se non benevole e bene argomentate.
    Non lo faccio per una questione spicciola di pedagogia e per cercare quella reciprocità di intenti e di stima che un bravo insegnante dovrebbe perseguire.
    Ciò non toglie che quando è il caso di mettere dei paletti e di raccontare la situazione come sta io lo faccia, ma non dimenticando mai il tatto anche nelle peggiori situazioni di bulli col coltellino in tasca e sguardo prepotente.

  11. qualche anno fà… in qualità di commissario esterno,presso l’istituto professionale marinaresco “giorgio cini” mi sono sentito in dovere di bocciare ulteriormente un tale omonimo “giorgio cini”…ventenne pluridecorato con la croce al merito per bullismo e menefreghismo.
    nel compito d’esame di “navigazione” chiesi: se per andare da “a” a “b”… insomma… 12 per due quanto fà:
    la risposta di giorgio cini fu: ho bisogno della calcolatrice…
    BOCCIATO!

    la cosa si trascinò in giudizio per anni… ma alla fine anzichè condurre un peschereccio … finì per lavorare ai mercati generali del pesce…

    o tempora o mores…:))

    frapre

  12. Che bello! Due professori (fate proprio al caso mio). Allora: dato un corpo di massa m=2kg sparato con velocità iniziale V(0)=124 m/s in direzione orizzontale e ad altezza h=120 m. Quanto tempo impiega a toccare il suolo? Grazie per l’aiuto! 😐

    Pisellino

  13. Scusate, ma gli articoli che linkate li leggete o vi limitate ai titoli? Un prof dà ripetizioni private ai suoi alunni e si fa pagare, pretende regali, minaccia di bocciatura una ragazza perché la madre si è opposta pubblicamente a questo modo di fare, e non merita la denuncia e la condanna? Da prof, dico che la Cassazione ha fatto una cosa sacrosanta. Oppure qui si vuole confondere autorità con prepotenza?

  14. la domanda sull’integrale! non mi ricordo più niente… :-(

    cleverance: io li lascerei schiattare per terra ma poi chi pulisce?
    floria: vista così in effetti è altra cosa…

  15. Scusa non ho capito chi lasceresti schiattare per terra? Se intendi il ragazzo e sua madre pero’ non e’ molto gentile da parte tua .Un medico deve curare ma non e’detto che possa comunque mancare di sensibilita’ verso un donna gia’ disgraziata per conto suo.

  16. Cara Floria,
    capisco la tua aggressività, dovuta forse alla professione (tempi duri, eh?), ma, facendo seguito all’articolo che sottolinea la clamorosa sentenza della cassazione sull’aggravante della “minaccia”, io mi sono limitata a commentare quella parte della notizia, integrando, al commento 3, il mio pensiero sul resto.
    Da nessuna parte si loda o si giustifica il professore in questione.
    Scusa, ma le discussioni a cui partecipi le leggi o ti limiti ai titoli?

    Con simpatia :)

  17. ehmmm… ecco appunto, come ha titolato ” il.poeta”: “o tempora o biondes”… per la qualcosa mi sono permesso di aggiungere : “mala tempora scurreggiunt”… ho fatto male?

    frapre

  18. cleverance: lascerei schiattare il ragazzo o la madre, è uguale. scusa (ma anche no) il cinismo ma questi dementi sono, come scrisse il poeta “troppo stupidi per vivere” ed io sono l’antitesi del politically correct.
    però gioco bene a tennis!

  19. Continuo a non capire .
    Essere forti da non drogarsi non e’ da tutti ,e la stupidita’ e’sempre dietro l’angolo. Ma ci vuole anche un’etica per vivere e per guardarsi allo specchio .Se poi buttiamo dalla rupe tutti quelli che non ci piacciono vabbe’,allora dillo prima.Ciao

  20. E comunque dalla rupe butterei prima i corrotti e poi semmai un drogato che comunque e’ sempre una vittima inconsapevole di un sistema che ti lascia indenne solo se sei in gamba davvero.

  21. E’ proprio qui che sbagli: è da superficiali criticare una sentenza estrapolando una frase. Inoltre è di pessimo gusto una frase come la seguente: “capisco la tua aggressività, dovuta forse alla professione (tempi duri, eh?)”. Ti ha semplicemente messo in mutande, e se ti documentassi meglio, ti renderesti conto da sola che ha ragione Floria.

    Pisellino

    p.s.
    Quand’è che ti connetti dallo sgabuzzino? Sarebbe figo!

  22. Dai pisellino,
    non sei nemmeno in grado di creare un flame decente. Qui siamo tutti adulti, amanti del cattivo gusto e riusciamo a non confondere la parte con il tutto.
    Floria può esprimere quello che crede con i toni che preferisce, ma questo non limita la conversazione.

  23. Non arrampicarti sugli specchi, dai :)

    Rileggi il testo del tuo post che “maliziosamente hai insinuato”, successivamente rileggi con attenzione la tua risposta delle 21:11 (più volte, se necessario). Decidi poi qual è la tua posizione in proposito (defintiva però).

    Pisellino

  24. Fioi, siamo almeno d’accordo che più che una lettura forzata della notizia si tratta della forzatura di un titolo? Uguale su tutti i giornali? E che i cazzoni che li hanno redatti sono giornalisti (bah!) “professionisti”, che pare si siano telefonati tra loro per uniformarli?

  25. Marco: noi, la cricca del cinismo, siamo d’accordissimo.
    La polemica, però, tira su la popolarità di una blogger. Lasciamola fermentare 😀

  26. @Dania Beh, intanto ricambio la simpatia :) poi ti rassicuro sulla mia aggressività: più che aggressiva sono irruente e tendo ad entrare a gamba tesa nelle discussioni che mi appassionano (grazie a Dio il mio mestiere non mi stressa: i ministri dell’istruzione invece sì, ma solo un pochino). Sull’aggravante della minaccia che poi non sarebbe così grave: se in ufficio un capo minaccia di licenziamento il dipendente che non ci sta a essere il suo stuoino, scusa, non si chiama “mobbing”? E che differenza c’è? Forse la maggiore stupidità, visto che il capo un po’ di potere in autonomia ce l’ ha, il prof (ladro e quel che è peggio prepotente) sa benissimo che la bocciatura non la decide da solo ma, casomai, il consiglio di classe. Detto questo, la tua malizia mi pare un po’ ambigua, e te lo dico sempre con simpatia: scrivi un post a effetto, poi nei commenti aggiusti il tiro … insomma, a parte il rum e cola, prendi una posizione chiara, come recitava la pubblicità della sambuca!

  27. Floria epperò non copiarmi i post! L’avevo già detto io… ecchecazzo!

    Pisellino

    p.s.
    ho preso le bibite, le *ciavatte* ci sono…altro che giog cluni ‘stasera!

  28. @pisellino vero, l’avevi detto. Ma l’appunto di Dania era rivolto a me e quindi ho ribadito. Che aggiungere? Divertitevi, somarelli 😉

  29. @ Piellino No, no non facevo la saccente, scusa. Lungi da me. Mi riferivo alla conclusione del post … se anche tu sei un somaro ecc ecc. Questa discussione, fra l’altro è divertente, e anche molto varia. Non voglio metter su nessun flame, ci mancherebbe.

  30. Siamo solo noi due però, che è successo? Non era domani che Dania si collegava dalla camera da letto?

    Pisellino

  31. Bene,
    mi complimento per il mio tempismo.
    Saluto il gatto statico di Dania e il piatto di spaghetti.
    Uwawo.

  32. @dania: uh il rum e coca, ci ho preso una ciucca al Mittelfest almeno dieci anni fa, bei tempi (dire sempre così)

  33. @ floria : non solo leggo gli articoli ma li leggo da più fonti. Il punto non è il comportamento dell’insegnante che da le ripetizioni ma il fatto che la minaccia di bocciatura venga equiparata alle altre minacce e divenga reato, alle volte oltre a leggere occorrerebbe capire

  34. ciao Dania,
    conoscendo persone e fatti per esperienza diretta, posso diri che, se il professore in questione si è visto imputare una aggravante in effetti apparentemente grottesca, questo è in realtà successo perchè fatti molto più gravi – minacce e violenze psicologiche a tutta la classe, nonchè perversioni particolari su alcuni – non hanno trovato il coraggio di una sola persona che aiutasse Silvia C. nella testimonianza. L’unica cosa sulla quale i suoi compagni di classe abbiano rischiato la verbalizzazione di una testimonianza è stata ammettere che questo professore minacciava bocciature in modo aggressivo ed evidentemente collegato alle proteste della madre di Silvia C. Per tutto il resto però Silvia C. si è trovata a difendere la sua parola contro quella del professore, situazione senza uscita. Inoltre, la stessa Silvia C. si è vista bistrattata dalla stampa di tutti i livelli che ha diffuso notizie in modo quantomeno impreciso: Silvia C. infatti ha anche inviato lettere per smentire e correggere notizie pubblicate sulla stampa locale, che riportavano in modo molto distorto i contenuti di una sua intervista. Non so perchè di questo caso si sia fatto clamore rovesciandone i contenuti – forse i cattivi professori non fanno abbastanza notizia? Meglio un professore martire? O è semplicemente poca attenzione? Lascio stare le dietrologie.. :-) Tornando a bomba, quindi, oltre a tutti i fatti e i comportamenti scorretti provati comprovati e puniti c’era assolutamente anche l’aggravante della violenza psicologia rilevata dalla condanna, data proprio dall’atteggiamento del professore in classe e fuori – di un genere talmente apocalittico e assurdo che mi sono chiesta più volte se non avesse bisogno di cure medico-psichiatriche, questo professore, più che di condanne. Forse invece di giocare a “chi è il più bamboccione” bisognerebbe interessarsi seriamente a questa vicenda. Per esempio io vedo molte responsabilità anche da parte della preside dell’istituto, che avrebbe avuto il dovere di segnalare questi comportamenti al provveditorato, intanto per registrare l’accaduto e poi, se fosse stato valutato opportuno nelle sedi adeguate, per far allontanare dal’insegnamento un professore molto destabilizzante per i ragazzi.
    ti ringrazio per aver ospitato questo sfogo, sono piuttosto indignata con la stampa “ufficiale” ultimamente.
    buona serata :-)
    lulù

  35. Lulù: grazie a te per la preziosa precisazione e il chiarimento da persona vicina ai fatti.
    Come ricordava Marco, certa stampa è meno credibile di noi blogger non professionisti.

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