Satiri, ninfe e bunga bunghismo

Eppure io, a diciassette anni, non ero mica così marocchina.

11 commenti su “Satiri, ninfe e bunga bunghismo”

  1. Beh, che c’è di strano se in questa repubblica delle banane il capo del popolo dei bingo-bongo si diletta nel bunga-bunga con qualche waka-waka?
    Il ministro Bondi-Bondi, sempre della tribù dei bingo-bongo, è sicuro che si tratti di un attacco degli avversari che cercano di far cadere il governo utilizzando ogni mezzo possibile. Speriamo che non si tratti del solito Bocchino.
    Diverse le reazioni dei diretti interessati: Emilio Fede dice di ignorare che cosa sia il bunga-bunga (di sicuro è un problema di lingua), Berlusconi è certo di sapere chi c’è dietro, mentre Lele Mora tace.
    Per lui non fa una grossa differenza.

  2. Semplicemente, io credo che al nostro caro premier “sfugga” che alcune avvenenti signorine vanno con lui non per il suo irresistibile fascino.
    Ed è per questo che si dice orgoglioso e che pensa di passare per un gran figo…
    Vada a rimorchiare in Guinea Bissau, e vediamo quanto seguito avrebbe il suo “fascino”…ma per favore.

  3. …”amo le donne…”

    se conoscesse davvero qualcosina delle donne,forse saprebbe che,probabilmente, nel fondo del proprio cuore,ogni donna sognerebbe che il proprio uomo fosse andato con lei,e basta.

    Quindi gia’ amo le donne e’ una frase sbagliata.Detta poi da una pelle di daino di settantanni,che orrore ma****a mia.

  4. provate ad immaginare un italiano all’estero che oggi compra il Guardian e legge l’ennesimo ironico articolo su berlusconi e sugli italiani che nonostante tutto lo votano e lo sostengono…
    direi che oggi non lo compro, lo sfoglio distrattamente in biblioteca.
    il fra

  5. allietare bingo bongo col bunga bunga richiede un paio di lauree in illusionismo marziano e parossismo mediatico. Ma Ruby non è Jack, né entra in gioco dopo Lee Oswald… che peccato! ;-(

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