Sarà che tanti anni fa ci ho lasciato un pezzo di cuore (e sarà pure che le rivoluzioni non violente non hanno quasi mai cambiato il mondo), ma io spero davvero che in Egitto trovino un po’ di pace.
In sha’ Allah.
Sarà che tanti anni fa ci ho lasciato un pezzo di cuore (e sarà pure che le rivoluzioni non violente non hanno quasi mai cambiato il mondo), ma io spero davvero che in Egitto trovino un po’ di pace.
In sha’ Allah.
I commenti sono chiusi.
Secondo me ti sbagli: le più grandi rivoluzioni sono state proprio quelle non violente: quella di Gandhi, quella di Martin Luther King, quella di Nelson Mandela e speriamo quella si Aung San Suu Kyi.
Non sono d’accordo, soprattutto se pensi al ruolo dei Fratelli Musulmani, alla grande mano degli Usa e alla situazione globale in Medio Oriente. Comunque speriamo, davvero.
Anche io penso che le rivoluzioni migliori siano state quelle “silenziose”. Certo, più lunghe, ma senz’altro più fruttifere!
Certo, perché la rivoluzione francese, la rivoluzione d’ottobre, la rivoluzione iraniana del ’79, la rivoluzione cubana di Fidel per voi non esistono. Le rivoluzioni silenziose, in contesti come quello egiziano, ahimé, non funzioneranno mai. Però è bello credere che il mondo sia un posto ideale.
…tutti a sbracciarsi,a cominciare come al solito dagli americani,che cadono sempre dalle nuvole.
“delle tre focacce che mangiano durante il giorno gli egiziani,una la pagano gli americani” Igor man.
Buona giornata agli egiziani a dania ed a tutti.
Commento qui perchè di là “i commenti sono chiusi”.
Bel post.
Bella persona (tu).
Bella persona (lui).
Bello, in ogni caso, il rapporto che avete avuto, qualunque fosse, dato il segno e il ricordo profondo che ha lasciato.
(erano chiusi perché preferivo non commentaste)