Sono come un paguro, che cambia casa in base alle esigenze, in base alla sua forma nuova, in base alle conchiglie vuote che trova nel mare.
Sono sempre me stessa, ma le pareti a volte mi stanno strette, allora cerco un’altra sistemazione, dove poter allungare le gambe e i pensieri, cerco un posto che mi faccia sentire a casa, anche se poi non trovo più casa e sono tutti posti in cui stare e sono tutti posti da cui fuggire.
Sono come un paguro, che si trascina dietro il tetto e poi lo lascia senza rimpianti, quando è ora di cambiare, quando è ora di ricominciare. Come un paguro cresco e mi sento pronta al nuovo, come un paguro, spesso, cerco solo un posto diverso in cui nascondermi per un po’.
Sono come un paguro e mi porto dietro questa buffa conchiglia della mia vita e a volte è più leggera, a volte è più pesante, a volte è troppo stretta, a volte è così larga che potrebbe contenere anche te, dovunque tu sia.