Nessuna via di fuga

Da qualche giorno, causa nube di cenere, l’altoparlante della stazione ripete che tutti i collegamenti per il nord Europa sono pieni fino al 23 aprile.

Inconsciamente mi sento un’italiana in trappola.

Per una sana fuga dalla realtà, stasera alle 22 A letto con Dania.

5 commenti su “Nessuna via di fuga”

  1. Perchè in trappola? dovresti essere contenta di vivere in un paese che non ha disoccupazione, che non è stato toccato dalla crisi e dove tutto è sicuro e al riparo e lontano dalla criminalità (a parte il supemo ovvio che in quanto divino, può)

  2. Io credo fermamente che siamo andati sulla luna e ne riconosco le prove.

    Dell’eruzione del vuolcano Skazzaminkiadallaterradeisigurros invece, dubito l’esistenza.

    Dovrei essere molto piu’ vicino di voi….ma il cielo non e’ mai stato cosi’ terso e trasparentecome nelle ultime due settimane.

    Qui prodest lu casino?
    Alle ferrovie, immagino.

  3. A proposito di trappola, pare che le badanti ucraine soffrano di una forma della depressione, che in patria trattano come una patologia chiamata “sindrome italiana”, per aver badato ai nostri vecchi.
    Sono le solite privilegiate: loro posso tornare in patria a curarsela la depressione, a noi il vecchio ci tiene in trappola direttamente a casa nostra (e senza Prozac)!

    http://www.internazionale.it/home/?p=21234

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