Ora e sempre Resistenza!

Lo avrai
camerata Kesselring
il monumento che pretendi da noi italiani
ma con che pietra si costruirà
a deciderlo tocca a noi.
Non coi sassi affumicati
dei borghi inermi straziati dal tuo sterminio
non colla terra dei cimiteri
dove i nostri compagni giovinetti
riposano in serenità
non colla neve inviolata delle montagne
che per due inverni ti sfidarono
non colla primavera di queste valli
che ti videro fuggire.
Ma soltanto col silenzio dei torturati
più duro d’ogni macigno
soltanto con la roccia di questo patto
giurato fra uomini liberi
che volontari si adunarono
per dignità e non per odio
decisi a riscattare
la vergogna e il terrore del mondo.
Su queste strade se vorrai tornare
ai nostri posti ci ritroverai
morti e vivi collo stesso impegno
popolo serrato intorno al monumento
che si chiama
ora e sempre
RESISTENZA

(Lapide ad ignominia – Pietro Calamandrei)

Per ricordare quelli che scelsero di stare dalla parte giusta, di diventare, senza volerlo, eroi e di regalare a me e a voi questa tanto bistrattata libertà.

Vi segnalo il lavoro di questi giovani resistenti della Brigata Barabba, che da un paio di anni raccolgono racconti sui partigiani e li leggono in giro per l’Italia. Oggi esce il loro libro chiamato Schegge di Liberazione, che contiene alcuni dei brani prodotti dai nuovi volontari della memoria nei mesi passati. Hanno fatto anche un’ebook. È bello, leggetelo!

E resistete, sempre!

8 commenti su “Ora e sempre Resistenza!”

  1. I partigiani hanno lottato anche perché io fossi libera di mettere le foto che preferisco sul mio blog e di esprimermi come credo.

    Probabilmente è una libertà che tu reputi eccessiva.

  2. Non parlavo di libertà, parlavo di gusto.
    Per me puoi anche sfilarle le mutande, figurati.
    Puoi farlo liberamente. Anzi. Sentiti libera di farlo.
    Mi piace questa newResistenza modaiola a tacchi alti e gonna corta.

  3. Giudicare le persone dall’abito è davvero una cosa di un’ottusità devastante.
    Per fortuna che a molti interessano gli ideali e non l’aspetto.

  4. Non ti giudico dagli abiti, sei tu che mi giudichi erroneamente.
    Non ti dico che sei ottusa, questo me lo stai dicendo tu. Ti ringrazio.
    Ho detto che leggere una poesia cosí in una pagina piena di scosciamenti é cosa di pessimo gusto.
    Se poi fingi di non capire per recitare il tuo ruolo e fai la partigianina tutta tacchi alti ed autoreggenti… non posso farci nulla.

I commenti sono chiusi.