Quella che chiamano primavera è già quasi estate.
Pianifico i miei futuri impegni con poca voglia. Mi piacerebbe molto andare al mare, ma dicono che sia ancora marzo, senza darlo troppo a vedere.
Ho tolto le calze, ho indossato i sandali, ho tagliato i capelli ancora più corti. Ho pensato di scriverti, ma poi no, perché va bene così, ché a cercarci troppo e spesso non si godono le attese. Attendo molto, in questa strana primavera, e poi cammino. Lo sapevi che Milano è bella con il sole? E poi sarà quel che sarà. Chissà se tornerà il freddo. Non ricordo più cosa volevo dire quando ho iniziato a scrivere il post. Credo che andrò a fare due passi. Credo che vada tutto bene. Qui è già quasi estate, le stagioni avevano fretta. Tengo le finestre aperte e faccio entrare aria e rumori. Poi posticipo tutto a domani.
Che tenera.
E’ bella
Si sente il tepore di questa primavera quasi estate =)
Mi sa che l’aria milanese è malsana. Non ricordo nessun periodo di fiacca estrema come l’attuale. Oppure è l’età.
Ma io dico, non ti sei stancata ad aspettare? Ma poi che aspetti? Una cosa che già conosci. Io se fossi inizierei a visualizzare il nuovo!! :*
Mai come quest’anno odio l’estate… Attendo il freddo senza preoccuparmi che l’estate vera ancora deve arrivare.
E’ la congiuntura (negativa). Ma si può ancora usare la parola “congiuntura”? http://www3.istat.it/servizi/studenti/valoredati/Tavole/Tav_Congiuntura.htm
tanto il mio domani era già ieri …
i miracoli dell’effetto serra ….
sei bellissima coi capelli corti…