Non avevo mai notato che dalla finestra della mia camera da letto si vedessero le montagne.
In lontananza, che spiccano fiere a toccare le nuvole basse.
Mi sono sempre fermata a guardare la strada e i suoi passanti, il campo da tennis che d’estate lasciano scoperto, il giardino con gli alberi già in fiore e poi i palazzi, i tetti di tegole di Milano e le piccole terrazze usate come avamposto da vedette sempre di fretta, sempre in guerra con i ritmi cittadini.
Non avevo mai allungato lo sguardo al di là delle gru, del grattacielo che sale dalle mura spagnole, oltre il rumore delle auto e dei motorini che sfrecciano veloci.
Oggi mi sono fermata a fissare fuori per rimettere a posto le idee, per prendermi una pausa, per sistemare i pensieri che non vogliono prendere forma, e le ho viste.
Sono sempre state lì, in questi intensi anni e dolorosi e belli passati in questa città?
Quante volte limitiamo il nostro sguardo a quello che ci sta intorno e non proviamo a guardare oltre. Quante volte ci sentiamo perduti perché non riusciamo a immaginare che ci sia molto altro oltre il nostro piccolo mondo. Quanto spesso non siamo in grado di cogliere soluzioni e opportunità perché ci dimentichiamo di alzare la testa dalle nostre abitudini rassicuranti.
E basta un solo attimo di felice distrazione per scoprire che all’orizzonte c’è così tanta grandezza ancora da esplorare.
![Se ti concentri, li vedi in lontananza anche tu.](http://www.dottoressadania.it/wp-content/uploads/monti-1024x768.jpg)
Perché molto spesso non vediamo le cose come sono ma come siamo abituati a vederle.