LARGO AI GIOVANI

L’aumento dell’età pensionabile costringe anziani, ormai decrepiti, a continuare a lavorare, nonostante la salute labile.

Con l’aumento del lavoro flessibile, non è raro vedere ultrasessantenni svolgere lavori a progetto, di durata ridottissima, per le più svariate mansioni.

Il fenomeno, oltre a creare disagi per la condizione psico-fisica dei poveri vecchietti, li mette in concorrenza con tantissimi giovani, brillanti, laureati e di sana e robusta costituzione, che del mercato del lavoro conoscono soltanto il lato precario.

Non riesco a capire come abbiano preferito, per un co.pro di una notte, una vecchia brutta e rincoglionita, con una patente scaduta per le scope sotto i 125 cc, a me!

87 commenti su “LARGO AI GIOVANI”

  1. eh che vuoi con la scopa aveva più esperienza! che ci vuoi fareeeee…

    e poi va tanto il vintage (ammuffito!)!

  2. ma no…

    vedrai che la convocazione ti arriverà presto.

    c’è chi porta carbone e caramelle, e chi gira col frustino per punire i bambini cattivi…

  3. mi spiace veramente

    questa cosa mi fa aumentare la voglia di laurearmi il prima possibile….

    visto come si trova bene il lavoro mi sembra il minimo…

    adie

  4. E vabbè, che ci vuoi fare…inizia a darti da fare per carnevale, il costume da biancaneve già ce l’hai 😉

    Captain’s Charisma

  5. Roby: la Legge 30, anche detta Legge Biagi, pilastro dell’attuale precariato, l’ha fatta il tuo amico nano malefico Berlusconi.

    Oltre che poeta da due lire, sei anche molto male informato.

  6. Auspico la rottamazione dei vecchi impiegati. Incentivi statali a chi rottama un impiegato del catasto 60enne: paghi un’impiegata laureata e figa, l’altra te la paga lo stato.

    Ci vuole tanto a scrivere due righe di decreto?

  7. Roby sei un berlusconioano?

    Nooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooo

    Allor stai inguaiato forte!

    Non è che a sinistra stanno facendo belle cose, anzi, ma berlusconiano proprio no,no,votare lo psiconano significa avere qualche squilibrio mentale!

    La Consapevolezza

  8. La solita solfa dell’esperienza.

    Come faccio a farmi le ossa se non mi lasciano lavorare?

    E’ un cane che si morde la coda…

  9. A proposito di lavorare, è meglio che lascio questo blog (è quel culo e sono quei video che mi tengono incollati qua vicino,ah, dovresti metter qualche video in più cara Dania,non lo nascondo vederti mi fa eccitare) e vado a lavorare.

    La Consapevolezza

  10. Ma davvero?

    Beh io penso di essere l’unica con un contratto di lavoro nel pubblico assolutamente a norma (se pure a tempo det.) a soli 22 anni.

    Leggendo post come il tuo mi sento fortunata.

    Eppure Alea Jacta Est: a fine contratto torno a fare la studenta fulltime!

  11. sSeplasia: un contratto a tempo determinato è comunque precariato! Ce li ho avuti anch’io nella mia lunga carriera (concorsucci da amministrativa) e come vedi, sono ancora qui a rubare la poltrona (scopa) alla befana!

    loska: perché invece non ci facciamo fare la copia delle chiavi di casa Confusa e gli svaligiamo l’appartamento?

  12. anche quella è un’idea, ma conoscendolo sicuramente il furbo avrà messo su una serie di trappole che, alla fine, ci porterà a chiedere soccorso tramite il suo blog. E’ un meccanismo perverso e perfetto!

  13. #28: costano in termini di tempo (sottratto alle ore di lavoro, seppur precario). Se lavoro non ho tempo per i video, se giro tanti video qualcuno dovrebbe sponsorizzarli!

    E’ il business, baby :)

  14. sì, hai ragione daniuzza.

    è la stessa cosa di cui si lamentava maicolgeifocs in un film, tanti e taaaanti anni fa.

    poi, se non ricordo male, s’è chiavato la zia e ha fatto carriera…

  15. La legge Biagi, il bonus ai vecchietti per tenerli a scaldare la sedia e mantenere fermo ed alto il livello di disoccupazione, oltre che il precariato produrranno profondi cambiamenti nella società italiana ed anche nei blog.

    Il primo capoverso di questo commento, ad esempio, è ancora soggetto al vecchio contratto a tempo indeterminato, completo di mutua, pensione e garanzie reciproche, e dunque si intende che lo scrivente, anche nel suo interesse, si senta tenuto a fornire un prodotto corretto nella forma e nella sostanza, avendo cura della propria carriera.

    Hil secondo capoverzo invesce succede che e sotto il nuovo contrato del lavoro flezzibile e duncue ki se ne fote, tanto il kontrato scadee tra pochi minuti ah ah ah io me ne sbatto de la forma edel contenuto pure mica sono shemo di farmi un mazzzo cosi a scrivere bbene in cambio di gnente!!! Ze il patrone mi puote licensiare tra tre minuti e macari il proximo contrattto lo facio da machinista ferroviere o pure da geometro, io diko alora che a contrato di merda schrivo di merda, cava dAnnia e cari amizi letori!

  16. machoviledo: Sempre meglio la tua visione di chi sostiene che il precariato è un modo per incentivare alla produzione: se ho paura di perdere il posto, sono più produttivo!

    Da prendere a sassate!

  17. Dania, be’, certo i padroni producono molto di più con il precariato! Tengono i lavoratori per le palle. E se sgarri sei licenziato. Quello che non capiscono è che i consumi non aumentano con i contratti a termine. Non puoi fare mutui e comprarti la casa. Non puoi avere un’auto a rate. Allora mi chiedo: se non aumentano i consumi come cacchio aumenta la produzione? Anche se aumentasse i giovani precari non possono programmarsi un futuro a lunga scadenza. E’ un serpente che si morde la coda. Hanno trasformato una legge inutile in una schifezza. I contratti stagionali sono sempre esistiti. Se l’uva si raccoglie a settembre, un raccoglitore di uva mi serve solo per quel periodo e non per tutto l’anno. Invece, ora li chiamano interinali o contratti a intermittenza. Mica uno deve fare le palle sull’albero di Natale?

  18. Risposta al commento 35 : si,certo, mettiamoci pure con la frusta in mano per far rendere di più i “lavoratori”

    #28: dai baby ,uno una tantum,smack

    #36 Dania, penso che tu , napoletana, abbia capito anche il significato nascosto della parola INTERINALE(cioè lavoro int e’ rinal,cioè lavoro di merda)

    P.S.Scusami per la volgarità ma rende bene l’idea.

  19. bisogna mentire, mentire, mentire, dire che si hanno titoli, esperienze all’estero, esperienze decennali di lavoro, esagerare. dire che sei anche tu una vecchietta che non ha neanche il patentino nè la scopa! tanto se dici il vero ti inc….o con un co.co.pro.!

  20. oramai con i contratti a progetto non assumono nessuno. e i contratti di inserimento di una volta sono praticamente spariti.

    ho scoperto che molte aziende di milano offrono a chiunque lo volesse quindi anche a uno di palermo lavori per un solo mese.

  21. Dania, ma sai che ci ho messo tre giorni a capire un (uno nel senso che è l’unico) commento che avevi scritto da me? ovviamente, non era il tuo scritto che era difficile o incomprensibile, sono proprio io che sono scemo…

  22. Qualche hanno fa c’erano i 15 giorni di prova e poi il contratto a tempo indeterminato. Mettetevi nei panni dei datori di lavoro: assenteismo, malattie inventate, scarsa produttività sul lavoro hanno portato allo stato attuale delle cose. Non condivido l’attuale legge sul lavoro precario, (da medioevo) ma credo che si stia pagando in “paraculismo” di molta gente che ora si lamenta. Mi dispiace che le conseguenze le paghino i giovani.

  23. La solita ridicola accusa: i diritti sindacali portano all’assenteismo.

    Caro anonimo, le cose non stanno così: il datore deve ridurre sempre più il costo del lavoro per aumentare il fatturato e NON ridurre gli sprechi per migliorare la produzione.

    Credi ancora nelle favole?

    La tua versione dei fatti è simile alla cazzata di cui sopra “se sei precario rendi di più!”

    Bah!

  24. Non è una cazzata, è un punto di vista. Lo scarso rispetto verso le opinioni altrui depone a tuo sfavore. Ti invito a parlare con qualcuno che ha esperienza in campo lavorativo. I diritti sindacali sono sacrosanti; ciò che non condivido sono i comportamenti di chi riconosce solamente i propri diritti.

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