La sorella dello sposo

Speriamo che i vertiginosi tacchi che ho scelto per l’evento non mi impediscano di ballare la salsa, tutta la notte, come una vera sudamericana!

Auguri di cuore a mio fratello Paolo e alla sua compagna Irma, che, oggi pomeriggio, qui a Santa Cruz de la Sierra (Bolivia), rinunceranno volontariamente alla loro libertà per convolare a nozze.

17 commenti su “La sorella dello sposo”

  1. AUGURIIIIIIIIIIIIIIIIIIII!!!!Ho provato a contattarvi telefonicamente ma non ci riesco!!!!!Dania balla (e non solo…) anche per me!!!!!!!!!!!

  2. Posso venire anch’io?Dai ,ti prego voglio ballare fino a stordirmi ..a proposito AUGURI A tutti E per TUTTO!

  3. Siamo sopravvissuti alla cerimonia, nonostante la quantità di cibo e alcol.
    La cosa più imbarazzante è stata dover ballare la tarantella (!!!???) che l’orchestra ha suonato pensando di farci un piacere.

    Abbiamo improvvisato una specie di sirtaki… mah! :)

    Betta: gli avanzi di torta sono qui in frigo :)

  4. …che scorno non sai ballare la tarantella….. che napoletana sei?
    Bisogna ripudiarti, mandarti in esilio in Friuli.

    Bando agli scherzi perchè in esilio ci sei andata per davvero: auguri agli sposi per un radioso futuro, e a te e al tuo compagno auguri per un Anno veramente nuovo.
    luigi

    P.s.: Diavoli di Boliviani, scommetto che suonavano la tarantella montemaranese (Campania interna, Irpinia profonda) quella che ha come ritornello …nun vulimmo faticà, nun vulimmo faticà… e che dura fino allo sfinimento del corpo e all’elevazione dell’anima. Se non la conosci cercala in Web potrebbe essere il leit-motiv del tuo ex blog-precario.

  5. Oh, ballare la salsa, che meraviglia! Non vedo l’ora di riprendere. E anche ad indossare i tacchi, sì. Appena mi spancio faccio un falò di sneakers e ballerine.

  6. La tarantella sono in grado di ballarla, ma solo dopo aver bevuto molto e senza tacchi :)

    Qui piove, vado a bere un mate di coca.

  7. frapre Non puoi nemmeno immaginare che significhi festeggiare un addio al celibato in un paese dove l’alcolico “offerto” costa 2 euro. :)

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