Dicono che, circa duemila anni fa, di venerdì, un uomo di trentatré anni fu arrestato, torturato, condannato, deriso, messo a morte su una croce e dopo tre giorni resuscitò.
Dicono che ieri, venerdì, una donna decisamente più giovane, dopo aver festeggiato con fiumi di grappa il suo nuovo contratto precario, abbia perso il lume della ragione e sia crollata pietosamente sul tavolo dell’osteria (e non riprenderà i sensi prima di tre giorni).
Nessun collaboratore a progetto potrà mai salvare il mondo.
Auguri di buona Pasqua a tutti!
ank’io sono una lavoratrice a progetto e quando sono in crisi penso a coloro che non hanno neppure quello… certo nn stiamo bene ma meglio ke essere disoccupate, no? Buona Pasqua 😀
clarita: ero disoccupata fino a ieri (e il prossimo contratto non l’ho ancora firmato).
Ho preferito festeggiare lo stesso, per scaramanzia
auguri.manca poco che nevichi anche sotto al Vesuvio.
che parola desueta: OSTERIA (vino, paste e fagioli, baccalà….. che mitici posti scomparsi. I soliti affezionati ubriachi: come cambiano i tempi: anche le dott.sse stese sui tavoli o a dar numeri….)
auguri di Buona Pasqua e che la sopresa delle tue uova di Pasqua sia all’altezza….
luigi: desueta? Si vede che vivi molto distante dal nordest.
Qui è ancora – per fortuna- pieno di osterie, di frasche e di mescite.
Non saremo trendy come i milanesi, ma l’alcol qui è sacro
auguroni!…
Non ho nemmeno comprato un uovo, quest’anno.
hai saltato osmice e private
anche per dire della pluralità dei luigi
Luigi (quello che sa): qui nel fareast amiamo ancora le tradizioni 😉
Complimentissimi, son contenta!
zoe: grazie (anche da parte del fegato:)
Anche dalle parti di casa mia le osterie continuano ad esistere (non proprio dalle parti di casa mia ma se vado ai castelli hai voglia) solo che al posto del baccalà va molto di più la porchetta.
Buona pasqua!
anche da me (matera) ci sono ancora… di fronte a casa mia c’è L’Osteria La Stalla 😀 ma nn c sono animali… cioè ce ne sono, ma solo morti e pronti per essere mangiati
Legati alle tradizioni…!!!
io sono ancora in prova.. intanto sono in un cantiere sotto la VelaRossa arint’ a 167! Secondigliano…
Nemesi: come siete messi a munnezza?
malament’!
over malament’…
da queste parti “stato” è il participio passato del verbo essere!
sei tu la modella del link lingerie?
napoleone no
E quanti han quella croce!
Auguri tesora, per tutto! (per la Luna, ci sarà sempre quella del mese prossimo ;-*)
Tancj auguris di BUINE PASCHE! (fracait achì)
scriva “infinitamente più giovane”, non “decisamente”
(s’abbia tutta la mia solidarietà di lavoratrice assunta a tempo indeterminato e paga del proprio lavoro, ma comunque infinitamente più vecchia di lei, se ciò potesse servire)
auguri molto laici e iperpirettici, cara Dania
Olè! Mi racconterai.
Buona Pasqua.
sempreinspiaggia: gli stilisti ce le hanno fatte passare come moda, le croci.
Mitì: l’aspetto con naso all’insù
Chris Buine Pasche!
Evacarriego: la prendo ad esempio, cara signora, e spero un giorno di essere paga quanto lei (mi basterebbe il biglietto giusto alla lotteria o il compagno giusto al mantenimento)
D*: le botte di culo arrivano sempre quando sai osare. Eh eh!
Certo, a noi rimangono solo i Giuda.
Se vuoi posso riciclarti la cioccolata delle innumerevoli uova ricevute dalle tue nipotine….Famiglia mono reddito,in periodo di prova (il reddito, non la famiglia….),mono mutuo,mono tutto….tempo di ristrettezze
Matteo ha ricevuto 2 uova….da entrambe è uscita una cravatta….identica….MATTEO-CRAVATTA…..ti rendi conto?!?!?
Lui puntualizza che una cravatta già l’aveva: una con la riproduzione di “notte stellata” di VAN GOGH…quando si dice LO STILE
Betta: cioccolata che, spero, tu abbia messo via senza nemmeno guardare
falconemaltese: peggio! Ci rimangono i Barabba
una pacca sulla spalla…
e, come dice Lui, “buon lavoro”
(ti ho rovinato il gusto per l’assunzione, eh?)
Sono testimone che Dottoressa regge bene l’alcool. Alla quarta grappa era ancora abbastanza lucida…
Posso assicurare che la blogger titolare di questo post era in precarie condizioni di salute, che ha stoicamente brindato troppo ma che alle 19.15 – dopo quattro ore di osteria – riusciva ancora ad agitare il dito medio al mio indirizzo, pur china sul tavolaccio tra carte da briscola e bicchieri svuotati.
(faceva anche tenerezza ma non lo ammetterò mai)