Non si prendono mai decisioni quando si è stanchi.
Da stanchi tutto sembra più faticoso, insormontabile, fastidioso. Da stanchi ci sentiamo soli, brutti, trascurati, nervosi, emotivi, irascibili.
Io sono molto stanca, lavoro molto per mantenermi in questo altrove. Inizia a non piacermi più. Ma è perché sono stanca.
Se fossi meno stanca avrei il tempo per fare le cose belle, per cercare persone belle, per incontrare occhi nuovi, per ridere, per rimettermi in forma.
Invece sono stanca, mi trascino da un impegno all’altro, da un incontro all’altro, da un cliente all’altro.
La sera, davanti al vino, parlo di lavoro. Io non voglio essere una di quelle persone che, davanti al vino, parla di lavoro.
Poi arrivo a casa e mi ricordo di dover finire delle cose, dico di sì a tutti gli ingaggi perché ho bisogno di soldi. Milano diventa il fine e non il mezzo. Riesco a guadagnare per mantenermi, mutuo e affitto insieme, e non a guadagnare per fare quello che mi piace.
Sono diventata un’adulta e gli adulti sono stanchi, hanno problemi schifosi, non parlano quasi mai d’amore, hanno tanti conoscenti e pochi amici, non sognano ad occhi aperti, non scappano per cambiare tutto, restano e resistono, si sacrificano, vanno avanti, crescono e, spesso, invecchiano.
Io sono molto stanca e poi arriva la primavera. Non ricordo già più quanti caffè ho bevuto stamattina.
Vado avanti e vado avanti e vado avanti. Domani, forse, mi riposo un po’.
Gli adulti sono stanchi, non parlano quasi mai d’amore? Conosci brutti adulti.
Beh, vedila in positivo: stai seminando per raccogliere.
Spesso il cambiare città porta a dover rifare un pezzo di gavetta.
Anch’io sono stanco. Sono un webdesigner libero professionista da quasi 10 anni, ma siccome non scendo quasi mai a compromessi (non lo dico per vantarmi, anzi…) con i clienti o aziende con cui collaboro, mi trovo sempre a fare una gavetta infinita. Mi hanno proposto tante volte di fare il dipendente, ma non riesco proprio ad accettare che qualcunaltro si prenda il merito delle mie creazioni… tantopiù che mi è capitato poche volte di avere dei “superiori” poco lungimiranti o quantomeno che masticassero veramente un po’ di web.
Ogni tanto mi sembra di essere in un tunnel. Ho l’affitto da pagare tutti i mesi, le tasse da quest’anno raddoppiate e vivo con la mia compagna (meno male che c’è lei) che purtroppo è disoccupata.
Non voglio arrendermi, non devo arrendermi, non posso arrendermi.
Il mio non voleva essere un commento patetico, ma solo un momento di condivisione e uno sfogo in casa di una “sconosciuta” (neanche tanto perché ti leggo su twitter e friendfeed).
Se pensi che sia stato inopportuno cancella pure il commento… questo non cambierà la stima per te che comunque come tanti cerchi il tuo angolo di normalità senza per forza diventare omologata.
Ciao
Fabio
Complimenti, semplicemente.
A Milano l’è düra, non parlare solo di lavoro. Come sai, ne ho una qualche esperienza. Tieni duro ancora per un po’: se la primavera sarà abbastanza decente, anche la città ti sembrerà più accettabile. Tra qualche mese, farai un primo bilancio. Intanto, auguri sinceri.
Ci ho vissuto un biennio appena laureata, a Milano.
Mi sentivo come te, a Milano.
Attratta e respinta, da Milano.
Mi sono sentita meglio quando me ne sono andata, da Milano.
Almeno Fabio scopa. Qui ci vorrebbe uno smile con la bocca ritorta.
Puoi sempre trasferirti a Sarzana!
Sara (dei gatti, dei tacchi, del sogno..)
era ora che iniziassi a pagare la mia pensione!:D
…che film ….e quante comparse !
questo lo candidiamo.
ps.:un film senza star……meglio.