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Copernicana

Un tempo ero quella che dava consigli agli amici e alle amiche in piena tribolazione sentimentale.

Ero una brava a dare consigli, sapevo ascoltare, capivo le persone velocemente, ero abbastanza cinica e abbastanza romantica, mai troppo indiscreta, sempre ponderata, sempre ironica.

Avevo tantissimi amici che mi chiedevano e cosa devo fare? cosa devo dire? tu cosa faresti? e mi dicevano beata te che non hai il cuore in tempesta, che hai trovato, che sei serena, che non sai quanto si sta male e io dicevo le cose pensando che facessero stare meglio ed era bello e mi sembrava facile.

Mi piaceva essere la spalla su cui piangere e gli amici o i presunti tali, soprattutto quelli che cercano kleenex emotivi e non scambi alla pari, mi cercavano, mi chiedevano, raccontavano, piangevano, raccontavano ancora, sbagliavano, sbagliavano volutamente, sospiravano.

Poi è successa quella cosa che l’amore è impazzito, si è trasformato, è cambiato, ha preso un machete e ha iniziato a fare a pezzi, a farmi a pezzi dentro. È stata una rivoluzione e quello che si sapeva prima dopo non serviva più, come quando hanno scoperto che la Terra gira intorno al sole e quelli che prima insegnavano il contrario e sapevano le cose si sono ritrovati a non sapere più nulla, a vivere in un mondo che non conoscevano. Che poi, quelli che dicevano che la Terra gira intorno al sole, i primi dico, non hanno fatto una bella fine e forse le rivoluzioni hanno bisogno di tempo per essere accettate. E io non sono finita sul rogo né ho dato fuoco a nessuno, avrei voluto tanto, ma non l’ho fatto, però ho preso tutti quegli amici che mi cercavano solo come sparring partner sentimentale e li ho gettati via e sono rimasta senza saper dare consigli.

Ne ho chiesti tanti, allora ho capito come ci si sente nel nuovo mondo copernicano e quasi nulla di quello che mi è stato detto mi ha fatto stare meglio, anzi, qualcosa sì, detto da qualcuno a cui non avrei mai affidato nemmeno il mio gatto per un pomeriggio, figuriamoci un cuore.

E non so cosa volevo dire quando ho iniziato a scrivere questo post, probabilmente che il mio mondo è cambiato, non ci sono più certezze, non ci sono più stelle polari con le quali orientarmi e che la gente dà buoni consigli se non può più dare cattivo esempio e smette di dare buoni consigli quando ha di nuovo voglia di sporcarsi le mani con la melma emotiva e sbagliare.

Credo.

O forse è solo una nuova era, quella in cui la Terra gira intorno al sole, il sole intorno a me, tu sei in un buco nero, il mio frigo è incredibilmente pieno, Milano ha questo strano cielo limpido e azzurro e ci sono così tanti pianeti ancora da esplorare.