Reality shock

Un milione e seicentomila persone in fuga. Assalti, saccheggi e distruzione. Una battaglia senza fronti. Una natura aspra e selvaggia. Poco cibo e poca acqua.

Gli autori della Endemol si mangiano le mani per non aver scritto loro il format.

20 commenti su “Reality shock”

  1. Ti voglio bene e, in addition, mi riporterei al mio precedente commento sul post IKEA, ma in questo caso mi sento di farTi un piccolo appunto.
    Mi piace l’ironia, sia essa leggera o dissacrante, ma questo non è un argomento su cui fare ironia.
    Lì si muore davvero ed i primi a morire sono i bambini, gli anziani, le donne.
    Spesso li ammazzano a colpi di machete, per non sprecare pallottole …..
    Contestualizzare la situazione al nostro mondo col richiamo ai reality della Endemol mi sembra un po’ superficiale. Scusami se lo scrivo ma è quel che provo.
    Fossi l’ONU recluterei un po’ di dirigenti da Lehman Brothers, dalla Federal Reserve, dai vari enti di controllo americani, dai vari Istituti di Credito Cip e Ciop salvati dalla bancarotta e li manderei lì a rimediare ad un po’ di guai fatti …. oltrechè a far capire l’importanza del denaro e di ogni altra risorsa naturale.

  2. Paoletto: non sono affatto d’accordo. Non esistono argomenti tabù per la satira, proprio perché essa serve a far notare alla gente comune che ‘il re è nudo’.
    La sensibilità dell’interlocutore fa la differenza nella provocazione satirica.
    La tv continua a propinarci munnezza reality, piena di vipponi in declino che digiunano e si scannano per un pugno di riso, mentre indossano i loro abiti griffati simil-africani e piangono per l’assenza della sauna e della loro BMW, e poi intermezzano col servizio sul Congo, breve e conciso, ché la gente se si emoziona davvero smette di guardare le scimmie ammaestrate e inizia a pensare.
    La satira nota l’assurdo che c’è nel sistema socio-antropologico e culturale contemporaneo e, col paradosso, lo sottolinea e lo evidenzia.

    Il discorso buonista populista (“non si scherza con le cose serie”), sempre un po’ pregno di ipocrisia benpensante, dovrebbe essere fatto ai politici e mai, MAI,ai giullari.

  3. Mi hai battuto sul tempo perche’ stavo per rispondere nello stesso modo.
    Il cinismo provocatorio di Dania serve a far pensare ,verbo ormai sconosciuto a tanta gente.

  4. Mi chiedo dove sia Frattini in questo momento.
    L’ultima volta era alle Maldive.
    O cosa pensi il signor La Russa, quello stesso La Russa che si preoccupava dei diritti civili in Cina durante le olimpiadi.
    Però i nostri soldati sono impegnati in difficilissime ed importantissime missioni in Afghanistan, o nel centro di Milano, o a girare spot pubblicitari di propaganda fascista che il Governo sta trasmettendo in TV.
    Grazie ragazzi.

  5. era un po` che non passavo..siamo un po` in ribasso con i commenti ai post?
    di media vedo siamo sui 10
    sara` sto buco nell’azoto 😀

  6. vabbè intanto potremmo cantare:
    Penso che un sogno così non ritorni mai più;
    mi dipingevo le mani e la faccia di blu,
    poi d’improvviso venivo dal vento rapito
    e incominciavo a volare nel cielo infinito…

    obama… oh, oh!…
    obama… oh, oh, oh, oh!

    frapre

  7. Non Ti facevo giullare.
    E comunque sul disegno c’hai un bel culo.
    Io i giullari col bel culo non li ho mai visti.
    Adesso che ci penso neppure ho mai visto un giullare.
    Forse a carnevale?

  8. io sono talmente minoranza che faccio un gruppo a parte dove ci sono solo io me medesimo :)

    weee figo quei parrucconi della stampa hanno pubblicato …dopo un adeguato ritardo ..il mio commento all’ articolo

    allora la democrazia esiste ancora in questo paese?
    no forse `e perche` non ero stato abbastanza caustico:(((
    spesso mi censurano:(((
    almeno tu no..te ne do ` atto anche se spesso sono critico ostico e rompicoglioni e vado controcorrente e irrido i leccaculo che sui blog sono sempre e comunque d’ accordo su qualsiasi cosa scriva la tenutaria del blog :)

    tanto non ve la da` bavosi! hahhaha 😀

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