LEGGE 8 MARZO 1975, n. 39

Carlo Rossella sul caso Noemi: -Non userei la parola minorenne a vanvera… È un termine vecchio.
Semmai, direi che la ragazza di cui si sparla aveva meno di 18 anni.-

Anch’io non userei la parola trentunenne a vanvera.
Semmai, direi che ho più di 18 anni.

13 commenti su “LEGGE 8 MARZO 1975, n. 39”

  1. Io non userei neppure la parola giornalista a vanvera.
    Semmai, direi che gente come Rossella si possa semplicemente definire “infame scribacchino frustrato e sottomesso”.

  2. Grande sono d’accordissimo con Te.

    Comunque la cosa scandalosa, per me, non è che Berlusconi si faccia una minorenne,
    che a 18 anni ha una fila lunghissima di fidanzati e che mi sembra essere un pò …, ma che ben presto questa rischia di diventare Ministro, vedi Carfagna.

    Salutoni ci vediamo domani alle 22.00.

  3. La cosa incredibile è che lui, come un sultano, prometta a tutte le sue concubine, minorenni e non, posti in tv o in parlamento, come se fossero la stessa cosa! Avesse il buongusto di piazzarle solo nelle aziende di famiglia (o crede che l’Italia sia una sua proprietà?).

  4. Ora – questo è il progresso – i vecchi lavorano, i vecchi hanno rapporti sessuali, i vecchi non hanno un momento, un attimo da sottrarre al piacere, non un momento per sedere e pensare; o se per qualche disgraziata evenienza un crepaccio s’apre nella solida sostanza delle loro distrazioni, c’è sempre il soma, il delizioso soma, mezzo grammo per un riposo di mezza giornata, un grammo per una giornata di vacanza, due grammi per un’escursione nel fantasmagorico Oriente, tre per una oscura eternità nella luna; donde si ritorna per trovarsi dall’altra parte del crepaccio, sicuri sul terreno solido giornaliero e della distrazione correndo da cinema odoroso a cinema odoroso, da ragazza a ragazza pneumatica, dal campo di golf elettromagnetico a…

  5. Rossella aveva sostituito Mentana al tg 5 perche’ piu’ leccaculo…quindi continua su questa riga direi…

  6. quindi, ad esempio si può dire “non promosso” anziché “bocciato? oppure, “non vivo” in luogo di “morto”? et così via? … sono dei miti! perderemo sempre!

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