Di tutti i momenti belli, io ricordo quella sera che ci siamo sentiti in trappola, con i nostri contratti precari, i soldi che non bastano mai, le fughe alle spalle, la stanchezza dei cambiamenti, la fatica degli anni che passano, la routine delle giornate uguali, diverse dai nostri sogni di vite da artisti, di giovani bohémien, e ci siamo guardati e ci siamo sorrisi e abbiamo pensato usciamo, andiamo a mangiare fuori, andiamo a fare un viaggio breve e intenso, lontano dai noi stessi che non riconosciamo, lontano dal grigiore che non ci appartiene, che non può insinuarsi sotto la nostra pelle.
Abbiamo preso la macchina, abbiamo passato il primo dei nostri ristoranti preferiti e siamo andati oltre e poi oltre il secondo e il terzo e il quarto e tu hai preso l’autostrada e ci siamo infilati sulla strada di notte, tra i camion in corsa, e abbiamo viaggiato un po’ e poi ci siamo fermati in quell’autogrill, che non ricordo nemmeno più dov’era, nemmeno dopo quanto strada abbiamo capito fosse lui.
E abbiamo cenato a un tavolo vicino a una grossa vetrata, con quel cibo che non era buono né cattivo, quelle luci al neon, quei vecchietti che grattavano e non vincevano, il rumore delle tazzine del caffè e le macchine fuori, in movimento, con i fari che ci passavano veloci di fianco per poi sparire lungo la via nera.
Siamo stati in viaggio e felici, fermi in quel posto che non ci apparteneva, ma era nostro, era la strada, era il cammino verso il futuro, sempre avanti, sempre avanti.
Abbiamo finito la birra, tu mi hai accarezzato la mano, ci siamo guardati in silenzio, ci siamo sentiti liberi e sereni, abbiamo sorriso di nuovo e, baciandoci, ci siamo detti «è ora di tornare a casa».
atmosfera dolcissima complimenti e auguri!
Dolcissima
Bellissimo!
Da quando hai lasciato il lavoro
i post sono più belli!
Ho più tempo per scrivere. Il posto fisso ammazza la creatività.
Ma sbaglio o negli ultimi tempi ‘ricordi’ un po’ troppo? E il futuro?
Scrivere del futuro lo lascio fare agli autori di fantascienza.
Bellissmo, davvero.
leggendo quello che scrivi stamattina, come altre volte, mi hai “emozionato”.. mi è partito un “STRONZA”, ma pieno di affetto..